Il fatto del giorno!

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Zedemel
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Re: Il fatto del giorno!

Messaggio da Zedemel »

Il tasso di fecondità si sta abbassando praticamente ovunque, anche se in alcune zone rimane pur sempre alto.
anche vedere il calo di fecondità degli stranieri in italia, la dice lunga quanto sia rapido l'adattamento allo stile di vita occidentale.
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lucaliffo
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Re: Il fatto del giorno!

Messaggio da lucaliffo »

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Ericradis
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Re: Il fatto del giorno!

Messaggio da Ericradis »

lucaliffo ha scritto: mar 14 mar 2017, 14:53 preparate il burqa va... :)

http://www.dagospia.com/rubrica-29/cron ... 143469.htm
La Francia ha sempre anticipato i cambiamenti. Quando i mussulmani saranno un po' di più, faranno un partito politico islamico che verrà votato in massa e prenderanno il potere. È la logica conseguenza di quello che sta avvenendo.
zivago

Re: Il fatto del giorno!

Messaggio da zivago »

loris ha scritto: lun 13 mar 2017, 20:12
Non ce l'ho con te zivago, diciamo solo che mal sopporto chi si atteggia a superiore e saccente, quelli che sviano sempre dal discorso è che anche di fronte alla cruda verità dei numeri pensano di essere nel giusto...
Ciao loris,
neppure io ce l'ho con te.
Bene! Io cercherò di non fare il saputo e tu, magari... di essere meno categorico.
Insomma ognuno dovrebbe essere bendisposto a cercar di capire le ragioni dell'altro... sempre che non si ritenga di avere già la verità in tasca.

Mi fai delle domande chiedendomi risposte precise.
Io non ti so dire esattamente quanti sono gli immigrati che chiedono scampo dalla guerra, quanti lo fanno per sfuggire la miseria, e quanti invece vengono da noi per “villeggiare”.
Noto che ognuno butta lì le cifre che meglio avvalorano le proprie convinzioni. Io diffido delle ridda di informazioni che si trovano nel web e con cautela valuto anche le inchieste giornalistiche: tutti dicono di sapere, di capire, di avere la soluzione… insomma si sente di tutto e il contrario di tutto.
Per dire quel che è o non è “bufala”, forse dovremmo accedere a studi scientifici, consultare ufficiali e certificate statistiche, viaggiare per vedere di persona cosa succede “al di là del mare”. Io non ho queste possibilità: sia per poca capacità; sia per scarse risorse e tempo. Quindi, caro loris, non so dove stia la vera verità. Considero, faccio confronti, dialogo. Cercando "il giusto" (ma esiste?) svio per diverse strade cosicché... divago.

Nel mio piccolo io cerco di osservare la realtà che vivo: quando sono in giro per lavoro; quando vado a correre; quando vado al bar; nelle frequentazioni con amici, parenti, vicini.
Io, nella mia zona, di giovani immigrati che stanno in giro a far niente ne vedo davvero pochi: ogni tanto qualcuno che elemosina sul sagrato della chiesa o in prossimità del mercato. Noto che ce ne sono molti nei cantieri; tanti ne vedo entrare e uscire dalle fabbriche; numerosissime sono le “badanti” ucraine, filippine e polacche; sempre più bambini di colore frequentano gli asili e le scuole elementari.
La nostra Amministrazione Comunale ha accolto una quota di profughi disposta dal Prefetto: 25 giovani, tutti maschi, sistemati in una vecchia casa cantonale. A questi rifugiati è stato dato l'incarico della pulizia delle strade. Inizialmente nel paese ci furono proteste e un gruppo politico raccolse le firme per allontanarli; poi, col tempo, ogni polemica cessò e addirittura ora sento dire, al bar, che sono apprezzati per il lavoro di pulizia che fanno. Sono inoltre molto attive le Parrochie e le associazioni religiose nell'assistenza e nell'accoglienza di donne e minori.
Aggiungo che i quattro panifici del paese sono stati rilevati da egiziani; nelle imprese di pulizia e giardinaggio son quasi tutti stranieri; moltissime vecchie case lasciate vuote e in disfacimento ora sono abitate e ristrutturate da immigrati.

Sul fatto che in prevalenza vediamo immigrati giovani e maschi, ho un racconto di famiglia.
Noi abbiamo parenti che negli anni 50, dalla Calabria, emigrarono a Perth in Australia. Erano poverissimi e per pagarsi il viaggio dovettero vendersi tutto il vendibile e indebitarsi con gli strozzini.
Dai “sentito dire” pensavano di trovare in Australia tanta abbondanza e molto lavoro.
Fecero un viaggio spaventoso durato settimane. Arrivati a destinazione dovettero sistemarsi in baracche e constatare che per loro, di lavori facili, buoni e redditizi ce n'erano pochi. Perfino per i ragazzi australiani era difficile trovare buoni posti; figuriamoci per gli italiani che, nella scala sociale e nella considerazione razziale degli australiani, venivano subito dopo i negri.
Ma poi, cercando e cercando, di lavoro ne trovarono in abbondanza. Si adattarono a lavorare 12-13 ore al giorno nelle miniere di bauxite o a fare i raccoglitori di frutta. Lì il lavoro non mancava. Come oggi non manca da noi per i raccoglitori di pomodori, per la manovalanza edile, per le concerie, per le badanti, etc. .
Per appianare i debiti con gli strozzini ci misero tre anni. Molti di più ce ne misero per essere accettati e rispettati nella società australiana.
Dovete sapere che proprio lì a Perth c'è la più forte presenza di criminalità mafiosa dell'Australia: in particolare della 'ndrangheta giunta là con i tanti calabresi onesti e lavoratori (la stragrande maggioranza) come i miei parenti. Cosicché per gli australiani (per inciso i primi coloni dell'Australia erano galeotti inglesi) tutti gli italiani sono considerati, più o meno, mafiosi.
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Re: Il fatto del giorno!

Messaggio da lucaliffo »

dico alcune cose a favore del zivago-divago :joint:
il mio quartiere a roma è strapieno di stranieri. i nullafacenti sono rarissimi (suppongo appena arrivati).
bar, negozietti e mercatini: bengalesi, indiani, cinesi.
panettieri e pizzerie: egiziani.
meccanici e carrozzieri; pakistani.
edili: romeni.
badanti: est europa e peruviani.
baracchette ambulanti: africani e islamici vari.
insomma, si adattano e inseriscono bene, facendosi il culo.
non c'è stato il minimo peggioramento della criminalità, anzi, miglioramento continuo. forse non vi ricordate l'italia degli anni 70-80 con indice di omicidi quintuplo di oggi, rapine in banca tutti i giorni, scippi, centinaia di tossici che si bucavano per strada sotto casa. tutta roba italianissima.

questa la situazione oggi, poi se in futuro peggiorerà non so.
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Re: Il fatto del giorno!

Messaggio da loris »

zivago ha scritto: mar 14 mar 2017, 20:52
loris ha scritto: lun 13 mar 2017, 20:12
Non ce l'ho con te zivago, diciamo solo che mal sopporto chi si atteggia a superiore e saccente, quelli che sviano sempre dal discorso è che anche di fronte alla cruda verità dei numeri pensano di essere nel giusto...
Ciao loris,
neppure io ce l'ho con te.
Bene! Io cercherò di non fare il saputo e tu, magari... di essere meno categorico.
Insomma ognuno dovrebbe essere bendisposto a cercar di capire le ragioni dell'altro... sempre che non si ritenga di avere già la verità in tasca.

Mi fai delle domande chiedendomi risposte precise.
Io non ti so dire esattamente quanti sono gli immigrati che chiedono scampo dalla guerra, quanti lo fanno per sfuggire la miseria, e quanti invece vengono da noi per “villeggiare”.
Noto che ognuno butta lì le cifre che meglio avvalorano le proprie convinzioni. Io diffido delle ridda di informazioni che si trovano nel web e con cautela valuto anche le inchieste giornalistiche: tutti dicono di sapere, di capire, di avere la soluzione… insomma si sente di tutto e il contrario di tutto.
Per dire quel che è o non è “bufala”, forse dovremmo accedere a studi scientifici, consultare ufficiali e certificate statistiche, viaggiare per vedere di persona cosa succede “al di là del mare”. Io non ho queste possibilità: sia per poca capacità; sia per scarse risorse e tempo. Quindi, caro loris, non so dove stia la vera verità. Considero, faccio confronti, dialogo. Cercando "il giusto" (ma esiste?) svio per diverse strade cosicché... divago.

Nel mio piccolo io cerco di osservare la realtà che vivo: quando sono in giro per lavoro; quando vado a correre; quando vado al bar; nelle frequentazioni con amici, parenti, vicini.
Io, nella mia zona, di giovani immigrati che stanno in giro a far niente ne vedo davvero pochi: ogni tanto qualcuno che elemosina sul sagrato della chiesa o in prossimità del mercato. Noto che ce ne sono molti nei cantieri; tanti ne vedo entrare e uscire dalle fabbriche; numerosissime sono le “badanti” ucraine, filippine e polacche; sempre più bambini di colore frequentano gli asili e le scuole elementari.
La nostra Amministrazione Comunale ha accolto una quota di profughi disposta dal Prefetto: 25 giovani, tutti maschi, sistemati in una vecchia casa cantonale. A questi rifugiati è stato dato l'incarico della pulizia delle strade. Inizialmente nel paese ci furono proteste e un gruppo politico raccolse le firme per allontanarli; poi, col tempo, ogni polemica cessò e addirittura ora sento dire, al bar, che sono apprezzati per il lavoro di pulizia che fanno. Sono inoltre molto attive le Parrochie e le associazioni religiose nell'assistenza e nell'accoglienza di donne e minori.
Aggiungo che i quattro panifici del paese sono stati rilevati da egiziani; nelle imprese di pulizia e giardinaggio son quasi tutti stranieri; moltissime vecchie case lasciate vuote e in disfacimento ora sono abitate e ristrutturate da immigrati.

Sul fatto che in prevalenza vediamo immigrati giovani e maschi, ho un racconto di famiglia.
Noi abbiamo parenti che negli anni 50, dalla Calabria, emigrarono a Perth in Australia. Erano poverissimi e per pagarsi il viaggio dovettero vendersi tutto il vendibile e indebitarsi con gli strozzini.
Dai “sentito dire” pensavano di trovare in Australia tanta abbondanza e molto lavoro.
Fecero un viaggio spaventoso durato settimane. Arrivati a destinazione dovettero sistemarsi in baracche e constatare che per loro, di lavori facili, buoni e redditizi ce n'erano pochi. Perfino per i ragazzi australiani era difficile trovare buoni posti; figuriamoci per gli italiani che, nella scala sociale e nella considerazione razziale degli australiani, venivano subito dopo i negri.
Ma poi, cercando e cercando, di lavoro ne trovarono in abbondanza. Si adattarono a lavorare 12-13 ore al giorno nelle miniere di bauxite o a fare i raccoglitori di frutta. Lì il lavoro non mancava. Come oggi non manca da noi per i raccoglitori di pomodori, per la manovalanza edile, per le concerie, per le badanti, etc. .
Per appianare i debiti con gli strozzini ci misero tre anni. Molti di più ce ne misero per essere accettati e rispettati nella società australiana.
Dovete sapere che proprio lì a Perth c'è la più forte presenza di criminalità mafiosa dell'Australia: in particolare della 'ndrangheta giunta là con i tanti calabresi onesti e lavoratori (la stragrande maggioranza) come i miei parenti. Cosicché per gli australiani (per inciso i primi coloni dell'Australia erano galeotti inglesi) tutti gli italiani sono considerati, più o meno, mafiosi.
Non capisci o fingi di non capire.
Le cifre che ti ho dato non provengono da Salvini, da Grillo o da qualche altro politicante ma sono le cifre UFFICIALI diramate dal MINISTERO DELL'INTERNI.
Il 5% hanno lo status di rifugiati.
Arrivano l'85% di uomini e solo il 15 di donne.
Il 70% si rifiuta di lasciare le impronte ( e su questo abbiamo subito delle sanzioni anche dalla UE)
Le cifre spese invece le ha diramate Padoan sottolineando che erano cifre già al netto dei contributi dell'UE. Anche perché l'UE partecipa solo alle spese per l'alloggio dei migranti che sono la parte minore della spesa, il grosso è la spesa per le navi usate per il primo soccorso, per i primi aiuti, per tutto il personale impiegati e per esaminare le richieste di asilo.

Quelli di cui racconti che viaggiavano fino in Australia in cerca di fortuna come dici bene si INDEBITARONO per PAGARSI il viaggio non si infilarono su una carretta del mare per farsi ripescare dalla marina militare e fingersi profughi. Alloggiarono in baracche non si lamentavano perché l'hotel messo a loro disposizione era fuori mano e non aveva il wi-fi.

Conosco anche io tanti migranti che si fanno il culo per 2 soldi con lavori di merda ma sono arrivato legalmente in cerca di fortuna non hanno usato sotterfugi come questi qua.

@lucaliffo Luc scusa ma stiamo parlando di due cose differnti, l'immigrazione è un fenomeno naturale, sempre esistito e sempre esisterà. Quello che stiamo vivendo ora è un altro fenomeno, centinaia di migliaia di persone si buttano in mare su barche fatiscenti solo per essere "raccatati" dalle nostri navi in modo da godere del trattamento da profugo quando profughi non sono. Questo fenomeno deve essere fermato. Se voglio arrivare in Italia a cercare fortuna possono tranquillamente spendere quei 2/3000€ per un biglietto aereo.
PB:10km: 42'20" -21km: 1'35'58" -42km: 3h27'46" -50km: 4h34'42" -100km: 10h57'11"
next: 03/04 Maratona del Lampone - 25/04 50km di Romagna - 21/05 100km Del Passatore
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simone03031986
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Re: Il fatto del giorno!

Messaggio da simone03031986 »

Quoto in pieno ed aggiungo che questo non è razzismo verso i profugni...anzi, sono loro che sono razzisti nei nostri confronti, in quanto siamo italiani e ci possono prendere per il culo...grazie governo italiano
188cmx72.5kg,nato86,Ambit2R
PB 1km=2'50''_3km=9'09''_1500=4'24''45_5km=16'27''_10km=36'29''_MM=1h20'20
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Zedemel
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Re: Il fatto del giorno!

Messaggio da Zedemel »

Loris non credo sia così semplice, altrimenti che senso ha rischiare per attraversare mezza africa, rischiare di annegare in una bagnarola, quando basta prendere il primo volo lagos-malpensa?
non sto giustificando la cosa, anzi, però una bella dose di rischi se la assumono per venire qua, io non lo farei solo per fare una vacanza in italia.
non è improbabile che ci sia un tam tam tra di loro, gli viene dipinto un eldorado che poi scoprono non sia così, certe loro reazioni altrimenti sono incomprensibili.
Mutante sovrumano
zivago

Re: Il fatto del giorno!

Messaggio da zivago »

loris ha scritto: mar 14 mar 2017, 22:12 Non capisci o fingi di non capire.
Ciao loris,
il tuo tono non è cambiato: ne prendo atto.
Dici che non capisco o, peggio ancora, che sarei in malafede.
Sulla mia scarsa capacità a comprendere hai sicuramente ragione: ho il limite di non fissarmi su pochi concetti; guardo troppo in giro e mi distraggo nei dettagli; sono angosciato da mille dubbi.
Sul fingere di non capire riconosco che è un difetto piuttosto comune (quindi anche mio): è il limite di chi si irrigidisce nelle proprie convinzioni; l'errore che fanno quelli che non vogliono sentir altre ragioni; è la tara dei fanatici convinti di stare comunque dalla parte dei giusti.

Eh già... quando si dice dell'atteggiamento superiore e della saccenteria!
Non sai, caro loris, quanto ti invidio, come vorrei avere il conforto delle tue certezze.

Raccontavo le esperienze dei miei famigliari immigrati in Australia proprio per sottolineare che essi erano tutti giovanissimi e maschi: andavano, in prospezione, a porre le basi per successivi ricongiunzioni familiari. Quei viaggi erano molto costosi e fatti a debito, ma gli anglosassoni australiani non se ne facevano una ragione. Poteva essere così povera quella gente dalla pelle scura che aveva tanti denari per pagarsi il giro del mondo? E perchè allora, con molta meno spesa, non se ne andavano "a fare fortuna" nelle miniere belghe, negli opifici tedeschi o francesi, nelle fabbrichette brianzole?
Andassero piuttosto a Melano... come cantava Jannacci:
Ohè sun kì
Vignìi giò cun la piena, vignìi giò kì a Milan, kì a Milan
mi g’avevi dü ann forsi tri an apèna….
Ohè sun kì
ma quant sun rivàa kì, mi el terun
tegnìi sü ‘mè un fagot dal papà
cuntrappes da valis de cartun..

Mi piacerebbe prendere visione dei documenti che certificano le cifre che enunci: purché non siano tratte dai blog, maneggiate in siti schierati, copia-incollate qui e là. Attendo dunque l'originale documentazione del Ministero degli Interni, della Difesa, dell'ISTAT, di ogni ONG che ha dati certi e comprovati sui flussi migratori.
lucaliffo
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Re: Il fatto del giorno!

Messaggio da lucaliffo »

e da quando in qua le ONG sono fonte di verità assoluta?
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