Io ero un euro-innamorato già dalla fine degli anni 80 quando se ne parlava ormai seriamente.
Il problema è che alla prova dei fatti è stata una delusione.
Troppe differenze economiche e di interessi. E manca la solidarietà. Non può esistere un unione senza solidarietà.
D'altra parte c'è da capirli: voi vi mettereste in società, in comunione dei beni, con un socio pieno di debiti e dipendente dalla droga?
Il fatto del giorno!
Re: Il fatto del giorno!
Si può fare tutto, ma ci vuole la volontà, per realizzare un'unione ci vuole una delega ad un vero governo centrale europeo, cioè esautorare i singoli governi nazionali, ma non so quanto questo piaccia ai singoli popoli. Insomma gli stati federali che funzionano sono un'altra cosa, però un cittadino del Colorado e uno del Michigan non sono poi così diversi, un tedesco e uno spagnolo decisamente di più.
Mutante sovrumano
Re: Il fatto del giorno!
eppure ci si sono messi "in società". ed essendo loro gli spacciatori.GioPod ha scritto: mer 12 apr 2017, 7:43 Io ero un euro-innamorato già dalla fine degli anni 80 quando se ne parlava ormai seriamente.
Il problema è che alla prova dei fatti è stata una delusione.
Troppe differenze economiche e di interessi. E manca la solidarietà. Non può esistere un unione senza solidarietà.
D'altra parte c'è da capirli: voi vi mettereste in società, in comunione dei beni, con un socio pieno di debiti e dipendente dalla droga?
anche la francia si mise "in società" con haiti, per trasformarla in un gigantesco campo di canna da zucchero a suon di frustate.
Re: Il fatto del giorno!
Si però non in comunione.dei beni: i nostri debiti sono.nostri
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zivago
Re: Il fatto del giorno!
A proposito di unione-separazione…
Leggo che in Veneto ci sarà un Referendum per chiedere l'autonomia. Però quelli della Provincia di Belluno vogliono separasi dal Veneto e andare con il Trentino.
Sennonché quelli dell'Alto Adige (Südtirol) vogliono tornare sotto Innsbruck. Ma c'è anche una parte austriaca che vorrebbe essere annessa dalla Germania… peccato che quelli della Baviera non vogliono quei “terroni” (siamo tutti terroni di qualcuno).
Allo stesso modo del Veneto, anche nella mia Lombardia l'acuto Maroni vuole indire un Referendum. Epperò noi della Brianza mal sopportiamo l'egemonia di Milano: vorremmo piuttosto, con i "laghée" (quelli che stanno intorno al Lago di Como) e i valtellinesi, congiungerci al Canton Ticino. È un vero peccato che i nostri cugini ticinesi non ci vogliano: pure loro fanno Referendum per respingere "i ratt" (come affettusamente chiamano noi italiani)… e dire che anche loro sono considerati, dai sangallesi più a nord, dei “terroni”.
Da tutta Europa: da Province, Regioni, Stati si leva un coro… Referendum! Referendum! Referendum!
Austria, Danimarca, Francia, Olanda, Polonia, Ungheria vogliono uscire dall'UE e, da ogni Stato, ci sono Regioni che chiedono di uscire. E così di separazione in separazione, diventeremo vasi di coccio tra i vasi di ferro.
Ne approfitteranno le grandi potenze economiche e militari planetarie. Eh già! "Divide et impera".
Noi magari torneremo alle monete nazionali e faremo a gara a chi svaluta di più, ma alla fine il prezzo (la ragione di scambio) del lavoro, delle merci e delle materie prime lo faranno i grandi del mondo.
Ci piaccia o meno la globalizzazione andrà avanti comunque e a nulla servirà il serrarci in casa. La tecnologia renderà sempre più fluidi gli scambi materiali e delle informazioni; le dinamiche demografiche e i cambiamenti climatici determineranno inarrestabili flussi migratori.
Certo l'Unione Europea come è messa adesso non va bene: deve riorganizzarsi; rivedere il suo assetto istituzionale; cambiare le sue politiche economiche e sociali. Se non lo farà si disgregherà: quindi ogni suo Stato (Germania compresa) conterà sempre meno nelle scelte politiche, sociali, ambientali e militari che condizioneranno il nostro futuro.
Ma sembra che, di questi tempi, i più ascoltati siano gli “apprendisti stregoni”: quelli che per cinico calcolo elettorale esaltano irrazionali paure e fomentano odio; evocano improbabili magiche soluzioni; suscitano passioni che, la storia europea ce lo insegna, possono diventare ossessioni incontrollabili e portare al disastro.
Io, per quanto mi sforzi di essere ottimista, vedo molto male l'attuale e, ancor più, la futura situazione. Prevedo tempi duri e, personalmente, già da adesso mi preparo ad affrontare alla meno peggio il peggio che verrà. I miei figli vivacchiano nella quotidianità: perlopiù sono indifferenti e poco si preoccupano del futuro loro e dei loro figli (che differenza rispetto alle generazioni dei loro genitori e nonni!). Sono consapevoli della loro precarietà ma non ne fanno un grande problema… finché potranno appoggiarsi al sostegno dei loro genitori.
Mala tempora currunt!
Leggo che in Veneto ci sarà un Referendum per chiedere l'autonomia. Però quelli della Provincia di Belluno vogliono separasi dal Veneto e andare con il Trentino.
Sennonché quelli dell'Alto Adige (Südtirol) vogliono tornare sotto Innsbruck. Ma c'è anche una parte austriaca che vorrebbe essere annessa dalla Germania… peccato che quelli della Baviera non vogliono quei “terroni” (siamo tutti terroni di qualcuno).
Allo stesso modo del Veneto, anche nella mia Lombardia l'acuto Maroni vuole indire un Referendum. Epperò noi della Brianza mal sopportiamo l'egemonia di Milano: vorremmo piuttosto, con i "laghée" (quelli che stanno intorno al Lago di Como) e i valtellinesi, congiungerci al Canton Ticino. È un vero peccato che i nostri cugini ticinesi non ci vogliano: pure loro fanno Referendum per respingere "i ratt" (come affettusamente chiamano noi italiani)… e dire che anche loro sono considerati, dai sangallesi più a nord, dei “terroni”.
Da tutta Europa: da Province, Regioni, Stati si leva un coro… Referendum! Referendum! Referendum!
Austria, Danimarca, Francia, Olanda, Polonia, Ungheria vogliono uscire dall'UE e, da ogni Stato, ci sono Regioni che chiedono di uscire. E così di separazione in separazione, diventeremo vasi di coccio tra i vasi di ferro.
Ne approfitteranno le grandi potenze economiche e militari planetarie. Eh già! "Divide et impera".
Noi magari torneremo alle monete nazionali e faremo a gara a chi svaluta di più, ma alla fine il prezzo (la ragione di scambio) del lavoro, delle merci e delle materie prime lo faranno i grandi del mondo.
Ci piaccia o meno la globalizzazione andrà avanti comunque e a nulla servirà il serrarci in casa. La tecnologia renderà sempre più fluidi gli scambi materiali e delle informazioni; le dinamiche demografiche e i cambiamenti climatici determineranno inarrestabili flussi migratori.
Certo l'Unione Europea come è messa adesso non va bene: deve riorganizzarsi; rivedere il suo assetto istituzionale; cambiare le sue politiche economiche e sociali. Se non lo farà si disgregherà: quindi ogni suo Stato (Germania compresa) conterà sempre meno nelle scelte politiche, sociali, ambientali e militari che condizioneranno il nostro futuro.
Ma sembra che, di questi tempi, i più ascoltati siano gli “apprendisti stregoni”: quelli che per cinico calcolo elettorale esaltano irrazionali paure e fomentano odio; evocano improbabili magiche soluzioni; suscitano passioni che, la storia europea ce lo insegna, possono diventare ossessioni incontrollabili e portare al disastro.
Io, per quanto mi sforzi di essere ottimista, vedo molto male l'attuale e, ancor più, la futura situazione. Prevedo tempi duri e, personalmente, già da adesso mi preparo ad affrontare alla meno peggio il peggio che verrà. I miei figli vivacchiano nella quotidianità: perlopiù sono indifferenti e poco si preoccupano del futuro loro e dei loro figli (che differenza rispetto alle generazioni dei loro genitori e nonni!). Sono consapevoli della loro precarietà ma non ne fanno un grande problema… finché potranno appoggiarsi al sostegno dei loro genitori.
Mala tempora currunt!
Re: Il fatto del giorno!
Non è proprio così. La famigerata campagna dei "ratt" era contro il dumping salariale delle piccole imprese italiane soprattutto dell'edilizia.zivago ha scritto: mer 12 apr 2017, 15:24 A proposito di unione-separazione…
Allo stesso modo del Veneto, anche nella mia Lombardia l'acuto Maroni vuole indire un Referendum. Epperò noi della Brianza mal sopportiamo l'egemonia di Milano: vorremmo piuttosto, con i "laghée" (quelli che stanno intorno al Lago di Como) e i valtellinesi, congiungerci al Canton Ticino. È un vero peccato che i nostri cugini ticinesi non ci vogliano: pure loro fanno Referendum per respingere "i ratt" (come affettusamente chiamano noi italiani)… e dire che anche loro sono considerati, dai sangallesi più a nord, dei “terroni”
Gli svizzeri, che i conti li sanno fare bene, sarebbero ben lieti di annettere la regione insubrica alla Svizzera. Ha un pil che la Svizzera non si sogna neppure! Qualche tempo fa ci fu anche una proposta politica in questo senso.
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zivago
Re: Il fatto del giorno!
Ciao Ericradis,Ericradis ha scritto: mer 12 apr 2017, 21:40Non è proprio così. La famigerata campagna dei "ratt" era contro il dumping salariale delle piccole imprese italiane soprattutto dell'edilizia.zivago ha scritto: mer 12 apr 2017, 15:24 A proposito di unione-separazione…
Allo stesso modo del Veneto, anche nella mia Lombardia l'acuto Maroni vuole indire un Referendum. Epperò noi della Brianza mal sopportiamo l'egemonia di Milano: vorremmo piuttosto, con i "laghée" (quelli che stanno intorno al Lago di Como) e i valtellinesi, congiungerci al Canton Ticino. È un vero peccato che i nostri cugini ticinesi non ci vogliano: pure loro fanno Referendum per respingere "i ratt" (come affettusamente chiamano noi italiani)… e dire che anche loro sono considerati, dai sangallesi più a nord, dei “terroni”
Gli svizzeri, che i conti li sanno fare bene, sarebbero ben lieti di annettere la regione insubrica alla Svizzera. Ha un pil che la Svizzera non si sogna neppure! Qualche tempo fa ci fu anche una proposta politica in questo senso.
sul come si forma e conteggia il PIL della Svizzera ci sarebbe da filosofare. Ma una cosa è certa: molto di più del dumping degli edili italiani rende il dumping fiscale-finanziario delle banche svizzere.
Re: Il fatto del giorno!
Il pil della Svizzera deriva principalmente dal cioccolato e dagli orologi, Zivago insinuante...zivago ha scritto: gio 13 apr 2017, 11:45Ciao Ericradis,Ericradis ha scritto: mer 12 apr 2017, 21:40Non è proprio così. La famigerata campagna dei "ratt" era contro il dumping salariale delle piccole imprese italiane soprattutto dell'edilizia.zivago ha scritto: mer 12 apr 2017, 15:24 A proposito di unione-separazione…
Allo stesso modo del Veneto, anche nella mia Lombardia l'acuto Maroni vuole indire un Referendum. Epperò noi della Brianza mal sopportiamo l'egemonia di Milano: vorremmo piuttosto, con i "laghée" (quelli che stanno intorno al Lago di Como) e i valtellinesi, congiungerci al Canton Ticino. È un vero peccato che i nostri cugini ticinesi non ci vogliano: pure loro fanno Referendum per respingere "i ratt" (come affettusamente chiamano noi italiani)… e dire che anche loro sono considerati, dai sangallesi più a nord, dei “terroni”
Gli svizzeri, che i conti li sanno fare bene, sarebbero ben lieti di annettere la regione insubrica alla Svizzera. Ha un pil che la Svizzera non si sogna neppure! Qualche tempo fa ci fu anche una proposta politica in questo senso.
sul come si forma e conteggia il PIL della Svizzera ci sarebbe da filosofare. Ma una cosa è certa: molto di più del dumping degli edili italiani rende il dumping fiscale-finanziario delle banche svizzere.
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zivago
Re: Il fatto del giorno!
... e della grovieraEricradis ha scritto: gio 13 apr 2017, 13:17Il pil della Svizzera deriva principalmente dal cioccolato e dagli orologi, Zivago insinuante...zivago ha scritto: gio 13 apr 2017, 11:45Ciao Ericradis,Ericradis ha scritto: mer 12 apr 2017, 21:40
Non è proprio così. La famigerata campagna dei "ratt" era contro il dumping salariale delle piccole imprese italiane soprattutto dell'edilizia.
Gli svizzeri, che i conti li sanno fare bene, sarebbero ben lieti di annettere la regione insubrica alla Svizzera. Ha un pil che la Svizzera non si sogna neppure! Qualche tempo fa ci fu anche una proposta politica in questo senso.
sul come si forma e conteggia il PIL della Svizzera ci sarebbe da filosofare. Ma una cosa è certa: molto di più del dumping degli edili italiani rende il dumping fiscale-finanziario delle banche svizzere.
Re: Il fatto del giorno!
simpatiche tradizioni brasiliane...
1) qua a pasqua si festeggia soprattutto il venerdì santo, ovvero la MORTE di gesù, non la sua resurrezione (uhmmmm...)
2) rituale (molto cristiano
):
- la notte giovedì-venerdì la passano a ubriacarsi senza dormire
- poi alle 6 di venerdì mattina è l'ora del "baba" (partitona a calcetto vestiti da donna
)
- quindi fra canti, balli e ulteriore birra, fanno un fantoccio a grandezza naturale di giuda, lo impiccano a un palo e gli danno fuoco ("queima do judas")
1) qua a pasqua si festeggia soprattutto il venerdì santo, ovvero la MORTE di gesù, non la sua resurrezione (uhmmmm...)
2) rituale (molto cristiano
- la notte giovedì-venerdì la passano a ubriacarsi senza dormire
- poi alle 6 di venerdì mattina è l'ora del "baba" (partitona a calcetto vestiti da donna
- quindi fra canti, balli e ulteriore birra, fanno un fantoccio a grandezza naturale di giuda, lo impiccano a un palo e gli danno fuoco ("queima do judas")

