anche perchè io faccio meglio di 51'lucaliffo ha scritto:non l'hai capita?Zedemel ha scritto:Questa non l'ho capita.lucaliffo ha scritto:le teste possono cambiare, ma se il corpo rimane uguale c'è poco da fare.
e parlo di corpo a partire dall'ultimo tapascione da 51' sui 10k che corre da 1 anno e si sente già un dio dell'allenamento e della biomeccanica.
Cmqe a parte questioni di dirigenze e allenatori, ci vogliono talenti e che abbiano voglia di farsi il mazzo, emblematico che il nostro miglior corridore sia un pertile a 42 anni o una grenot che nemmeno è italiana.
mica ce l'avevo con te![]()
è solo un esempio: ogni tanto leggo qualcosa di RF, ci scrivono in migliaia, la maggior parte scarsi, con pochissimo studio e esperienza...il 90% delle cose che leggo sono stronzate allo stato brado ma portate avanti con una convinzione e arroganza...
quello che voglio dire è che c'è un grave problema culturale a partire proprio dal popolino: voler SEMPRE aver ragione a tutti i costi, voler SEMPRE esprimersi a tutti i costi, punire (invece di ringraziare) chi potrebbe raddrizzare la baracca additanto gli errori.
questo "carattere" poi non cambia quando qualcuno di quel popolino va a fare i corsi allenatori o si laurea in SM o diventa dirigente federale.
il pesce puzza tutto, non solo la testa... e infatti nonostante le teste cambino i risultati non cambiano.
Sicuramente c'è una tendenza italiana a voler essere tuttologi, peraltro se uno va in forum è normale che si esprimano pareri (anche c,azzate ovviamente), altrimenti uno tiene un blog e basta.
Uno può anche portare avanti pareri con convinzione e arroganza, ma nello sport parlano poi i risultati, che sono ampiamente quantificabili... e ancora più la corsa dove basta il cronometro.
Sono problemi complessi, UK ha fatto 67 medaglie, Italia 28, non è quindi una questione solo dell'atletica.
Non può essere solo la metodica di allenamento. Riescono a trovare meglio i loro talenti? C'è più voglia di sacrificio negli atleti? Doping di stato meglio organizzato

