sull´ultima frase concordo, anzi io ho sempre sostenuto la "polarizzazione", peró pure su sto versante non si deve esagerare, la polarizzazione deve essere funzionale a ció che serve al singolo in quel momento e per la distanza che prepara.zazs ha scritto: ↑dom 21 giu 2020, 9:45 @lucaliffo
Chiarisco meglio il mio pensiero senza voler essere polemico
Avevo interpretato il post di @edorm sulle “marce” in funzione dei ritmi che si esplorano negli allenamenti. Tante è vero che dopo l’ho precisato
Mi era sfuggito che edo aveva anche scritto che gli amatori hanno lo stesso passo su 10, mezza e maratona. Questo mi sembra molto meno diffuso. Qui dentro e sopratutto sull’altro forum leggo di resoconti di allenamento corsi a velocità molto vicine. Anzi se togli i lenti rigeneranti, moltissimi, quelli che fanno anche le ripetute com recupero attivo, si fanno settimana in cui lo scarto veloce lento difficilmente supera i 20” a km nei lavori. Correre sempre sugli stessi ritmi secondo me non ti fa migliorare e raggiungi un plateau molto presto
tieni conto che tu, per natura e per stile di allenamento che facevi, sei un iper-polarizzato perché sei un "velocista" e gareggi su 400-800. uno che gareggia in maratona e per natura é un fondista sará meno polarizzato.
quanto a chi posta allenamenti qui, sono pochi, dei miei solo salvassa mi pare:
- salvassa nei lavori va da 3´15 (200) a 4´25 (medi), quindi 70 e non 20" di scarto. e in prep maratona facciamo anche ritmi gara a 4´40
- disti che é un maratoneta puro fa lavori fra 3´20 e 4´10 mi pare
- il ragazzo di cui parlo qui va da 3´00 a 4´05
- l´unico che scarta poco (30") é correrecorrere, ma perché non fa i medi!