Gli effetti dell'alimentazione sul corpo e sugli allenamenti

Prima, durante e dopo... parliamo di alimentazione
Dimitry
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Re: Gli effetti dell'alimentazione sul corpo e sugli allenamenti

Messaggio da Dimitry »

C'è un equilibrio tra catabolismo e anabolismo di quelli che sono enzimi respiratori, se non li stimoli più tramite allenamento, il miocita, moolto probabilmente diminuisce il numero di mitocondri tramite lisosomi così come vengono "digeriti" gli enzimi del ciclo di krebs che sono fuori il mitocondrio che diminuiscono di concentrazione fino a livello di quando lo stesso era sedentario (se si smette proprio di correre) e vengono aumentati di concentrazione nel citosol, tramite sintesi proteica, gli enzimi della glicolisi.
Così per mantenere lo stesso ritmo gara di prima, sul totate di ATP necessario, prodotto per vie anaerobiche e aerobiche aumenta la quota prodotta per glicolisi + diminusce la capacità di metabolizzare il lattato sempre per via aerobica, ti ritrovi a fare gli stessi allenamenti di prima, ma con valori di lattato più alti.
Ultima modifica di Dimitry il dom 19 set 2021, 9:52, modificato 1 volta in totale.
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Re: Gli effetti dell'alimentazione sul corpo e sugli allenamenti

Messaggio da Dimitry »

Se prendiamo gli 800/1500 dove quella cosa può succedere di più, si cerca di mantenere l'aerobico vicino alla gara clou tagliandone il volume nei giorni di recupero, che quindi proprio di recupero non lo sono mai. Coe arrivava a fare già 3 allenamenti anaerobici per 10 settimane seguiti poi da altre 4 settimane con 4 allenamenti anaerobici a settimana.

Gli altri giorni erano aerobici, ma giorni di recupero di solo fondo lento non esistevano proprio, si tratta di aerobia qualificata come VO2max, ritmi 5k, e qualcosa tra ritmo 10k e soglia anaerobica, come pure fa Ghidini, agiscono sul volume, nei giorni aerobici tagliano il volume rispetto all'inverno. Coe, solo 20-25 gg prima della gara clou, quando si trovava con 4 allenamenti lattacidi/week, gli altri 3 gg diventano un pò di km a fondo lento di recupero tra i 4 lattacidi. Ghidini, per allentare il carico interno, un mese prima della gara clou, sposta i lattacidi da 24-48 ore alle 72 ore.
Ultima modifica di Dimitry il dom 19 set 2021, 10:05, modificato 1 volta in totale.
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Re: Gli effetti dell'alimentazione sul corpo e sugli allenamenti

Messaggio da Zedemel »

salvassa ha scritto: dom 19 set 2021, 4:38 Cmq lui è in coach ad avvallare certe teorie si auto devasta. Perché un miglioramento di 20"/km se non sei un neofita non te lo dà nessun coach (nemmeno il doping probabilmente).

Quindi o è poco sveglio lui o ritiene che lo siano i suoi clienti che non sanno fare 2+2
Eh ma non dovrebbe essere uno spot ne in un senso ne nell'altro.
Si torna al discorso dell'altro giorno, che c'è una bella differenza tra persone fisicamente atletiche e persone sedentarie. Probabilmente per queste già farli correre con costanza e perdere kg, porta dei risultati.
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Re: Gli effetti dell'alimentazione sul corpo e sugli allenamenti

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lucaliffo ha scritto: dom 19 set 2021, 0:14
e anzi é nell´accelerazione, che avviene per una % maggiore del tempo totale della prova proprio nello sprint, che l´aumento di massa inerte é piú rallentante.
È vero.
Il mio dubbio è se non ci siano masse che decelirino e accelerino ad ogni passo (in parte cadiamo dall'alto e risaliamo ad ogni passo).
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Re: Gli effetti dell'alimentazione sul corpo e sugli allenamenti

Messaggio da lucaliffo »

zazs ha scritto: dom 19 set 2021, 8:02
lucaliffo ha scritto: sab 18 set 2021, 22:29 SEAGRAVE:
"se io prendo una velocista da 10”96, e la carico con 5 kg extra, finirà per correre la distanza in 11”26" -

se pesa 60kg l'incremento è del 8.3%... dovrebbe peggiorare di 0.91"? no, dice che peggiora di 0.30"

http://www.ilcoach.net/intervista-loren ... ea-uberti/
Ho letto tutto l’articolo e al di la del discorso sul peso che mi sembra marginale rispetto alle altre informazioni che da, ho trovato l’articolo interessante e da buoni spunti di riflessione
Mi sono segnato questo passo

“...la continua somministrazione di lavori lattacidi durante tutto l’anno distrugge gli enzimi aerobici, uno stop completo, abbassa il PH”

Chiedo perche non sono un esperto, questo significa che caricando molto il lattacido si perde molto sull’aerobico. È cosi? O ho capito male
Magari oltre a luc ci dice la sua anche @Dimitry
sí é cosí. poi dipende dal quanto e quanto spesso.
e dal SE a un atleta conviene una certa strategia. cioé, certi atleti di indole veloce potrebbero pure fottersene del peggioramento, o mancato miglioramento, aerobico.
a parte gli studi scientifici, giá postai l´esperienza sul campo raccontata da canova a proposito degli 800isti italiani primi anni 90 i quali, intrapreso un periodo di allenamento molto lattacido, videro peggiorare le performance in associazione al peggioramento della SAN. ma si trattava di tutti 800isti puri o resistenti. magari ció non sarebbe avvenuto con un sabia o un fiasconaro.
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Re: Gli effetti dell'alimentazione sul corpo e sugli allenamenti

Messaggio da lucaliffo »

Zedemel ha scritto: dom 19 set 2021, 10:10
lucaliffo ha scritto: dom 19 set 2021, 0:14
e anzi é nell´accelerazione, che avviene per una % maggiore del tempo totale della prova proprio nello sprint, che l´aumento di massa inerte é piú rallentante.
È vero.
Il mio dubbio è se non ci siano masse che decelirino e accelerino ad ogni passo (in parte cadiamo dall'alto e risaliamo ad ogni passo).
accade normalmente a ogni passo (anzi é il motivo preponderante della necessitá continua di immettere energia), ma molto meno della proporzionalitá a causa della suddetta conservazione del moto (che la loro ingenua teoria disconosce).
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Re: Gli effetti dell'alimentazione sul corpo e sugli allenamenti

Messaggio da zazs »

Continuando sullo stello filo di ragionamento potrebbe essere che proprio per l’atleta di indole veloce (800sta) deve curare di piu l’aerobico e meno il lattacido?
Se perde anche quel poco di aerobico che ha, buonanotte il secondo giro?
Ci ragionavo su perche a gennaio facendo molto piu aerobico, velocita sul breve e poco lattacido sono andato forte in gara, poi dopo aumentato i lattacidi e riducendo l’aerobico peggio. Non ho la controprova perche mi sono strappato due volte (femorale ed adduttore) piu una flebite, quindi gli infortuni hanno condizionato tutta la stagione outdoor
Una cosa che noto pero è che se devo fare 10x200 rec 1’ o meno (anche 45”) a 30 mi esce sempre, che stia ammaccato, in forma, stanco o riposato. Se devo fare 4/5x1200 e non sto bene, escono una schifezza totale.
Quindi la domanda è: meglio allenare qualcosa che si sa gia fare o quello che non si sa fare? Ovvero puntare sui propri punti di forza o pravare a migliorare le debolezze?
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Re: Gli effetti dell'alimentazione sul corpo e sugli allenamenti

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zazs ha scritto: dom 19 set 2021, 11:34 Continuando sullo stello filo di ragionamento potrebbe essere che proprio per l’atleta di indole veloce (800sta) deve curare di piu l’aerobico e meno il lattacido?
Se perde anche quel poco di aerobico che ha, buonanotte il secondo giro?
Ci ragionavo su perche a gennaio facendo molto piu aerobico, velocita sul breve e poco lattacido sono andato forte in gara, poi dopo aumentato i lattacidi e riducendo l’aerobico peggio. Non ho la controprova perche mi sono strappato due volte (femorale ed adduttore) piu una flebite, quindi gli infortuni hanno condizionato tutta la stagione outdoor
Una cosa che noto pero è che se devo fare 10x200 rec 1’ o meno (anche 45”) a 30 mi esce sempre, che stia ammaccato, in forma, stanco o riposato. Se devo fare 4/5x1200 e non sto bene, escono una schifezza totale.
Quindi la domanda è: meglio allenare qualcosa che si sa gia fare o quello che non si sa fare? Ovvero puntare sui propri punti di forza o pravare a migliorare le debolezze?
Rudisha mi pare fosse uno di tipologia veloce ma che l'hanno indirizzato maggiormente sull'aerobico (120 km/settimana se non erro).

Però dipende dal livello, caratteristiche e gare.
Alla fine se uno di tipologia veloce può trarre benefici puntando sulla resistenza è anche vero però che proprio in quella farà più fatica a migliorare. Quindi su due piedi non si può dire. Di certo l'ideale è riuscire a mantenere una cosa e migliorare l'altra, se poi si riesce a migliorare entrambe è meglio. :D
Gym: squat 110k / panca 70k / stacco 145k
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
Watt: 20' 318 / 10' 344 / 5' 381 / 1' 549 / max 1052
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Re: Gli effetti dell'alimentazione sul corpo e sugli allenamenti

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zazs ha scritto: dom 19 set 2021, 11:34 Continuando sullo stello filo di ragionamento potrebbe essere che proprio per l’atleta di indole veloce (800sta) deve curare di piu l’aerobico e meno il lattacido?
Se perde anche quel poco di aerobico che ha, buonanotte il secondo giro?
Ci ragionavo su perche a gennaio facendo molto piu aerobico, velocita sul breve e poco lattacido sono andato forte in gara, poi dopo aumentato i lattacidi e riducendo l’aerobico peggio. Non ho la controprova perche mi sono strappato due volte (femorale ed adduttore) piu una flebite, quindi gli infortuni hanno condizionato tutta la stagione outdoor
Una cosa che noto pero è che se devo fare 10x200 rec 1’ o meno (anche 45”) a 30 mi esce sempre, che stia ammaccato, in forma, stanco o riposato. Se devo fare 4/5x1200 e non sto bene, escono una schifezza totale.
Quindi la domanda è: meglio allenare qualcosa che si sa gia fare o quello che non si sa fare? Ovvero puntare sui propri punti di forza o pravare a migliorare le debolezze?
é la domanda da un milione di dollari :joint:
secondo me non c´é una risposta univoca per tutti. a volte nemmeno per lo stesso atleta in momenti differenti. bisogna provare.
il caso poi dell´800/400ista é il piú sinistro di tutti, siamo sempre (noi allenatori) a un centesimo di secondo dal fare cazzate.
io ad esempio da un aumento della polarizzazione (piú aerobico, piú velocitá breve, meno lattacido e specifico) ottenni ottimi risultati con la baggiolini, meno ottimi con alessandro tifi.

aneddoto. dal 2010 al 2015, da molto dietro le quinte, CONSULAI :D enrico riccobon. veniva dal calcio, vinse in quegli anni tutti i campionati italiani cadetti, allievi e junior. compatto e muscolato, poteva sembrare un 800ista veloce ma invece era di tipo RESISTENTE (un pó alla symmonds).
nell´inverno 14/15 mi fu chiesto "é fiacco aerobicamente e poi vorremmo migliorare sto 3´46, secondo te cosa dovremmo fare?".
analizzate le tabelle risposi "aumentate del 20% la durata di tutte le corse lente", solo questo, per me era quella la debolezza visto l´obiettivo.
risultati: 3´42 e sull´800 fece un PB mai piú battuto dopo.
poi cambió squadra, entró in orbita ghidini e non ne seppi piú nulla. ora sta con gigliotti.
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Re: Gli effetti dell'alimentazione sul corpo e sugli allenamenti

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Grazie del feedback
Symmonds e Riccobon mi assomigliano molto fisicamente
Ma io sono una pippa astronomica sui 1500
Che ci sia nascosto dentro di me un 800sta resistente? Mah, mi sento davvero scarso aerobicamente
A Rieti i miei avversari/amici mi hanno fatto tutti i complimenti per il “fisico”. Gli ho risposto, non è una gara di bellezza a chi è piu fisicato ma a chi corre piu veloce. ;-) Chi ha vinto poi infatti mi ha lasciato oltre 50m dietro
Questo per dire che appena faccio un po di pesi mi “gonfio” subito anche e sopratutto nella parte alta
400 53”90
800 2’02”85