E i libri?

Parliamo d'altro
Ericradis
Elite
Elite
Messaggi: 7522
Iscritto il: ven 27 feb 2015, 21:58

Re: E i libri?

Messaggio da Ericradis »

L'Appiedato ha scritto: sab 11 set 2021, 17:19
lucaliffo ha scritto:azz, só aumentati i libri...
barbero mi ha molto deluso in un video sulla guerra delle malvinas, s´é scordato che furono rubate dagli inglesi agli argentini nel 1833. vergognoso.
Non è Dio. Poi lui sarebbe un medievista salito alla ribalta pubbilca più per le straordinarie capacità oratorie che per la sua opera da ricercatore. A seguito di questo successo e, immagino, dei vantaggi economici annessi, si è messo a fare divulgazione. È chiaro che un medievista che pretende di parlare di temi che senza soluzione di continuità vanno dall'Impero romano alla guerra in Vietnam qualche errore lo commette. Anche recentemente sul green pass ha fatto per me qualche passo falso; prima di farmi una idea al riguardo mi riservo di ascoltare questo dibattito
https://youtu.be/eelSVYWAmnw
Però, secondo me, da un esponente di una delle categorie più privilegiate e tutelate in questa pandemia ci si dovrebbe aspettare una più forte collaborazione a far sì che finalmente la vita riprenda appieno.

Inviato dal mio SM-A600FN utilizzando Tapatalk
In effetti dal punto di vista di uno storico o di un filosofo la legge del green pass è assolutamente eccepibile, è piena di controsensi e effettivamente porta alle limitazioni della libertà citate.
Però dal punto di vista di chi fa clinical risk management, nella situazione attuale in cui si applica il modello a strati “swiss cheese model”, non puoi mettere nella stessa categoria di rischio chi è vaccinato e chi non lo è. Se togli l’importante fetta dei vaccini un’altra misura alternativa, seppur molto permeabile, la devi porre. Quindi non una misura surrettizia della vaccinazione come accusano i contrari.
Immagine
Avatar utente
L'Appiedato
Elite
Elite
Messaggi: 6014
Iscritto il: dom 8 mar 2015, 13:56

Re: E i libri?

Messaggio da L'Appiedato »

Tristi Tropici...
ho fotografato diverse pagine e quando io leggendo sento il bisogno di fotografare o sottolineare vuol dire che quel che sto leggendo mi sta dando qualcosa e questo non si verifica spesso.
Ma, e qui c'è un ma, questa lettura non mi ha del tutto soddisfatto. Mi sono reso conto di essere molto interessato all'antropologia culturale di cui questo libro offre solo un assaggio mentre sono molto meno interessato alle memorie di Levi Strauss per come ce le propone (o almeno per come le ho avvertite io). Ho trovato intuizioni veramente interessanti ma annegate in pagine di prosa verbosa, faticosa e a tratti criptica. Per esempio, la descrizione del tramonto in mezzo all'Oceano durante la traversata per il Sud America è personalmente qualcosa di illeggibile, chiedo venia. Certe parti le ho avvertite ostiche, vuoi per riferimenti ad ovvietà per un uomo della prima metà del '90 che ora più tanto ovvie non sono, vuoi per un mio limite comprensivo o culturale. In soldoni, la parte centrale è molto bella e mi ha stimolato ad intraprendere uno studio sistematico della antropologia; prime 90 pagine e ultime 40 anche no (il capitolo Apoteosi di Augusto ne è testimone).
" personaggio occulto, un massone, un beato paolo" (cit. Lucaliffo)
http://appiedato.blogspot.it/
lucaliffo
Elite
Elite
Messaggi: 24961
Iscritto il: mar 10 feb 2015, 15:10

Re: E i libri?

Messaggio da lucaliffo »

L'Appiedato ha scritto: ven 24 set 2021, 13:41 Tristi Tropici...
ho fotografato diverse pagine e quando io leggendo sento il bisogno di fotografare o sottolineare vuol dire che quel che sto leggendo mi sta dando qualcosa e questo non si verifica spesso.
Ma, e qui c'è un ma, questa lettura non mi ha del tutto soddisfatto. Mi sono reso conto di essere molto interessato all'antropologia culturale di cui questo libro offre solo un assaggio mentre sono molto meno interessato alle memorie di Levi Strauss per come ce le propone (o almeno per come le ho avvertite io). Ho trovato intuizioni veramente interessanti ma annegate in pagine di prosa verbosa, faticosa e a tratti criptica. Per esempio, la descrizione del tramonto in mezzo all'Oceano durante la traversata per il Sud America è personalmente qualcosa di illeggibile, chiedo venia. Certe parti le ho avvertite ostiche, vuoi per riferimenti ad ovvietà per un uomo della prima metà del '90 che ora più tanto ovvie non sono, vuoi per un mio limite comprensivo o culturale. In soldoni, la parte centrale è molto bella e mi ha stimolato ad intraprendere uno studio sistematico della antropologia; prime 90 pagine e ultime 40 anche no (il capitolo Apoteosi di Augusto ne è testimone).
sono contento. poi lui non é un´artista, uno scrittore o poeta...
allenatore, personal trainer

http://ilcorsarotraining.blogspot.com.br/
chippz
Moderatore
Moderatore
Messaggi: 17351
Iscritto il: mer 11 feb 2015, 17:52

Re: E i libri?

Messaggio da chippz »

L'Appiedato ha scritto: ven 24 set 2021, 13:41 Tristi Tropici...
Ma, e qui c'è un ma, questa lettura non mi ha del tutto soddisfatto. Mi sono reso conto di essere molto interessato all'antropologia culturale di cui questo libro offre solo un assaggio mentre sono molto meno interessato alle memorie di Levi Strauss per come ce le propone (o almeno per come le ho avvertite io). Ho trovato intuizioni veramente interessanti ma annegate in pagine di prosa verbosa, faticosa e a tratti criptica.
Concordo.
Sarà che lo sto leggendo da cellulare e non cartaceo, ma quei punti in cui si perde in descrizioni infinite li ho trovati (ma non sono neanche a metà, mi sono un po arenato) di più difficile lettura rispetto al malloppo Hatha Yoga... e questo la dice lunga. :D

Invece quando è più conciso nello scrivere diventa molto interessante e di ottima scorrevolezza.
Gym: squat 110k / panca 70k / stacco 145k
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
Watt: 20' 318 / 10' 344 / 5' 381 / 1' 549 / max 1052
Avatar utente
Lord_Phil
Simpaticone
Simpaticone
Messaggi: 6620
Iscritto il: mer 11 feb 2015, 18:14

Re: E i libri?

Messaggio da Lord_Phil »

Sto leggendo "Out of thin air" di Michael Crawley, che è praticamente come "Running with the kenyans" di Adharanand Finn ma in Ethiopia.

Ho trovato questo breve documentario: i percorsi sono veramente "assurdi". Foreste, terra, tante pendenze, terreno sconnesso, e tutto tra 2400 e 3100m.Certo che poi quando scendono su una strada asfaltata e piatta vanno come siluri https://youtu.be/BbHeXeDXNH0
100 12”62 200 25”45 400 57”10
800 2'18" - 2'52
1000 3'04” 1500 4'55" - 3'16
3km 10'39" - 3'33" 5km 18'25" - 3'41
10km 38'22" - 3'50" 21km 1h25'32" - 4'02
42km 3h35'58" - 5'07
lucaliffo
Elite
Elite
Messaggi: 24961
Iscritto il: mar 10 feb 2015, 15:10

Re: E i libri?

Messaggio da lucaliffo »

Lord_Phil ha scritto: sab 25 set 2021, 20:54 Sto leggendo "Out of thin air" di Michael Crawley, che è praticamente come "Running with the kenyans" di Adharanand Finn ma in Ethiopia.

Ho trovato questo breve documentario: i percorsi sono veramente "assurdi". Foreste, terra, tante pendenze, terreno sconnesso, e tutto tra 2400 e 3100m.Certo che poi quando scendono su una strada asfaltata e piatta vanno come siluri https://youtu.be/BbHeXeDXNH0
tranne un drill, allenamenti con pendenze non ne ho visti. piú asfalto che sterrato. non mettiamo in giro fake news :)
allenatore, personal trainer

http://ilcorsarotraining.blogspot.com.br/
Avatar utente
Lord_Phil
Simpaticone
Simpaticone
Messaggi: 6620
Iscritto il: mer 11 feb 2015, 18:14

Re: E i libri?

Messaggio da Lord_Phil »

Nel libro descrive allenamenti tutti cosi.
Dice che si allenano solo una volta alla settimana su asfalto
Poi in questo video si vede poco in effetti
100 12”62 200 25”45 400 57”10
800 2'18" - 2'52
1000 3'04” 1500 4'55" - 3'16
3km 10'39" - 3'33" 5km 18'25" - 3'41
10km 38'22" - 3'50" 21km 1h25'32" - 4'02
42km 3h35'58" - 5'07
Avatar utente
gaeshipag
Promesse
Promesse
Messaggi: 1057
Iscritto il: mer 18 nov 2020, 9:22

Re: E i libri?

Messaggio da gaeshipag »

Mi è venuto in mente questo racconto meraviglioso di Buzzati, inserito in "Sessanta Racconti", senza dubbio il mio preferito del libro:


Inviti Superflui



Vorrei che tu venissi da me una sera d'inverno e, stretti insieme dietro i vetri, guardando la solitudine delle strade buie e gelate, ricordassimo gli inverni delle favole, dove si visse insieme senza saperlo. Per gli stessi sentieri fatati passammo infatti tu ed io, con passi timidi, insieme andammo attraverso le foreste piene di lupi, e i medesimi genii ci spiavano dai ciuffi di muschio sospesi alle torri, tra svolazzare di corvi. Insieme, senza saperlo, di là forse guardammo entrambi verso la vita misteriosa, che ci aspettava. Ivi palpitarono in noi, per la prima volta pazzi e teneri desideri. "Ti ricordi?" ci diremo l'un l'altro, stringendoci dolcemente, nella calda stanza, e tu mi sorriderai fiduciosa mentre fuori daran tetro suono le lamiere scosse dal vento. Ma tu - ora mi ricordo - non conosci le favole antiche dei re senza nome, degli orchi e dei giardini stregati. Mai passasti, rapita, sotto gli alberi magici che parlano con voce umana, né battesti mai alla porta del castello deserto, né camminasti nella notte verso il lume lontano lontano, né ti addormentasti sotto le stelle d'Oriente, cullata da piroga sacra. Dietro i vetri, nella sera d'inverno, probabilmente noi rimarremo muti, io perdendomi nelle favole morte, tu in altre cure a me ignote. Io chiederei "Ti ricordi?", ma tu non ricorderesti.

Vorrei con te passeggiare, un giorno di primavera, col cielo di color grigio e ancora qualche vecchia foglia dell'anno prima trascinata per le strade dal vento, nei quartieri della periferia; e che fosse domenica. In tali contrade sorgono spesso pensieri malinconici e grandi; e in date ore vaga la poesia, congiungendo i cuori di quelli che si vogliono bene. Nascono inoltre speranze che non si sanno dire, favorite dagli orizzonti sterminati dietro le case, dai treni fuggenti, dalle nuvole del settentrione. Ci terremo semplicemente per mano e andremo con passo leggero, dicendo cose insensate, stupide e care. Fino a che si accenderanno i lampioni e dai casamenti squallidi usciranno le storie sinistre della città, le avventure, i vagheggiati romanzi. E allora noi taceremo sempre tenendoci per mano, poiché le anime si parleranno senza parola. Ma tu - adesso mi ricordo - mai mi dicesti cose insensate, stupide e care. Né puoi quindi amare quelle domeniche che dico, né l'anima tua sa parlare alla mia in silenzio, né riconosci all'ora giusta l'incantesimo delle città, né le speranze che scendono dal settentrione. Tu preferisci le luci, la folla, gli uomini che ti guardano, le vie dove dicono si possa incontrare la fortuna. Tu sei diversa da me e se venissi quel giorno a passeggiare, ti lamenteresti d'essere stanca; solo questo e nient'altro.

Vorrei anche andare con te d'estate in una valle solitaria, continuamente ridendo per le cose più semplici, ad esplorare i segreti dei boschi, delle strade bianche, di certe case abbandonate. Fermarci sul ponte di legno a guardare l'acqua che passa, ascoltare nei pali del telegrafo quella lunga storia senza fine che viene da un capo del mondo e chissà dove andrà mai. E strappare i fiori dai prati e qui, distesi sull'erba, nel silenzio del sole, contemplare gli abissi del cielo e le bianche nuvolette che passano e le cime delle montagne. Tu diresti "Che bello!" Niente altro diresti perché noi saremmo felici; avendo il nostro corpo perduto il peso degli anni, le anime divenute fresche, come se fossero nate allora.

Ma tu - ora che ci penso - tu ti guarderesti intorno senza capire, ho paura, e ti fermeresti preoccupata ad esaminare una calza, mi chiederesti un'altra sigaretta, impaziente di fare ritorno. E non diresti "Che bello!", ma altre povere cose che a me non importano. Perché purtroppo sei fatta così. E non saremmo neppure per un istante felici.

Vorrei pure - lasciami dire - vorrei con te sottobraccio attraversare le grandi vie della città in un tramonto di novembre, quando il cielo è di puro cristallo. Quando i fantasmi della vita corrono sopra le cupole e sfiorano la gente nera, in fondo alla fossa delle strade, già colme di inquietudini. Quando memorie di età beate e nuovi presagi passano sopra la terra, lasciando dietro di se una specie di musica. Con la candida superbia dei bambini guarderemo le facce degli altri, migliaia e migliaia, che a fiumi ci trascorrono accanto. Noi manderemo senza saperlo luce di gioia e tutti saran costretti a guardarci, non per invidia e malanimo; bensì sorridendo un poco, con sentimento di bontà, per via della sera che guarisce le debolezze dell'uomo. Ma tu - lo capisco bene - invece di guardare il cielo di cristallo e gli aerei colonnati battuti dall'estremo sole, vorrai fermarti a guardare le vetrine, gli ori, le ricchezze, le sete, quelle cose meschine. E non ti accorgerai quindi dei fantasmi, né dei presentimenti che passano, né ti sentirai, come me, chiamata a sorte orgogliosa. Né udresti quella specie di musica, né capiresti perché la gente ci guardi con occhi buoni. Tu penseresti al tuo povero domani e inutilmente sopra di te le statue d'oro sulle guglie alzeranno le spade agli ultimi raggi. Ed io sarei solo. E' inutile. Forse tutte queste sono sciocchezze, e tu migliore di me, non presumendo tanto dalla vita. Forse hai ragione tu e sarebbe stupido tentare. Ma almeno, questo sì almeno, vorrei rivederti. Sia quel che sia, noi staremo insieme in qualche modo, e troveremo la gioia. Non importa se di giorno o di notte, d'estate o d'autunno, in un paese sconosciuto, in una casa disadorna, in una squallida locanda. Mi basterà averti vicina. Io non starò qui ad ascoltare - ti prometto - gli scricchiolii misteriosi del tetto, né guarderò le nubi, né darò retta alle musiche o al vento. Rinuncerò a queste cose inutili, che pure io amo. Avrò pazienza se non capirai ciò che ti dico, se parlerai di fatti a me strani, se ti lamenterai dei vestiti vecchi e dei soldi. Non ci saranno la cosiddetta poesia, le comuni speranze, le mestizie così amiche all'amore. Ma io ti avrò vicina. E riusciremo, vedrai, a essere abbastanza felici, con molta semplicità, uomo e donna solamente, come suole accadere in ogni parte del mondo.

Ma tu - adesso ci penso - sei troppo lontana, centinaia e centinaia di chilometri difficili a valicare. Tu sei dentro a una vita che ignoro, e gli altri uomini ti sono accanto, a cui probabilmente sorridi, come a me nei tempi passati. Ed è bastato poco tempo perché ti dimenticassi di me. Probabilmente non riesci più a ricordare il mio nome. Io sono ormai uscito da te, confuso tra le innumerevoli ombre. Eppure non so pensare che a te, e mi piace dirti queste cose.
800m: 2:11,67(Napoli 24/06/2023)
1500m: 4:36.99(Salerno 03/06/2023)
3000m: 10:08.11(Avellino 29/06/2022)
5000m: 17:57.7 (Avellino 05/09/2021)
10 km: 37:02 (Saviano 05/12/2021)
HM: 01h.21m.04s (Agropoli 03/04/2022)
lucaliffo
Elite
Elite
Messaggi: 24961
Iscritto il: mar 10 feb 2015, 15:10

Re: E i libri?

Messaggio da lucaliffo »

bello.
insomma aveva rimorchiato na zoccola moldava (dissacrator mode on) :lol:
allenatore, personal trainer

http://ilcorsarotraining.blogspot.com.br/
Avatar utente
gaeshipag
Promesse
Promesse
Messaggi: 1057
Iscritto il: mer 18 nov 2020, 9:22

Re: E i libri?

Messaggio da gaeshipag »

lucaliffo ha scritto: gio 30 set 2021, 15:23 bello.
insomma aveva rimorchiato na zoccola moldava (dissacrator mode on) :lol:
Ahah probabile, diciamo che aveva un approccio con le donne antitetico a quello di Bukowski ;)
800m: 2:11,67(Napoli 24/06/2023)
1500m: 4:36.99(Salerno 03/06/2023)
3000m: 10:08.11(Avellino 29/06/2022)
5000m: 17:57.7 (Avellino 05/09/2021)
10 km: 37:02 (Saviano 05/12/2021)
HM: 01h.21m.04s (Agropoli 03/04/2022)