Rendimento in gara rispetto agli allenamenti

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Re: Rendimento in gara rispetto agli allenamenti

Messaggio da Zedemel »

Lord_Phil ha scritto: gio 2 mag 2019, 8:45
Per il tapering, secondo me fa piu danni tirare troppo che scaricare troppo, sempre se prima ci si e' allenati bene.

Pressione psicologica: questa fa brutti scherzi. Sopratt se son gare corte di mezzofondo dove ti giochi "tutto subito". Io mi cagavo letteralmente addosso, dovevo andare in bagno ogni 5 minuti, a fare niente poi. Poi tutto i ltrambusto ritiro pettorale, lascia la sacca, mettiti in griglia, miglialia di persone ecc. ecc. ti agitano
Questo puo pero essere visto come positivo nel senso che ti sveglia fuori.

Giornata giusta: pensa che quando fai allenamento, scegli tu, spesso, il giorno, l'ora, il luogo ec.
Sul tapering mi pongo il dubbio in base al tipo di amatore, gente come disti o spuffy mi pare logico il tapering perché macinano parecchio, mentre per un amatore che fa 4 ore a settimana mah (si beh certo non fare un allenamento di qualità il giorno prima :-) )

l'ansia pre-gara, si, magari sei bello sveglio, ma tipo andare parecchio in bagno non so anche a livello di idratazione corporea se faccia benissimo. Lì sarebbe interessante capire come gestiscono gli elite la cosa, se imparano a vivere tranquillamente le gare, boh... forse son talmente preparati che si aspettano già la gara che verrà. In fondo potrebbe essere come arrivare ad un esame ben preparati o insicuri.

Anche secondo me la giornata conta, alcune volte per un mix di buona giornata mia e ottime condizioni meteo, credo di aver fatto allenamenti superiori a delle gare.
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Re: Rendimento in gara rispetto agli allenamenti

Messaggio da chippz »

Poi va anche preso in considerazione uno quante gare fa e perché. Tipo il master che seguo fa moltissime gare perché gli piace gareggiare, è il motivo per cui si allena, il tempo è secondario. Però comunque in gara rende peggio che in allenamento.
Io invece cercavo di gareggiare il meno possibile, puntando solo a gare che mi piacevano o erano comode (non a caso la selezione partiva in primis dalla vicinanza rispetto casa, poi però l'anno scorso ho trovato piacere nel fare gare lontane da casa.. tipo i 200m a 50 km da casa), ma in ogni caso rendo peggio che in allenamento. :D

Quanto agli elite, per me contano due fattori:
A) Non tutte le gare sono al 100%. Se per 100% è il loro PB, allora in moltissime sanno già di non potersi battere e puntano solo alla posizione, un amatore invece pensa solo al pb... anche perché le posizioni sono impossibili a meno che non sei a livello spuffy (che vince facendo un medio) o un over70.
B) Sono elite, quindi sono guidati un tutto e per tutto. Vanno in gara con tutto lo staff dietro e gli organizzatori della gara sanno che questi elite sono lì. Invece un amatore deve sbattersi, specie su pista: pettorale, cercare di capire in che serie sei, alcuni mettono l'ordine delle serie un minuto prima della partenza, quindi devi poi capire quando fare il riscaldamento e fare il calcolo del tempo... e a me rubava una marea di energie. Specie perché tra la prima e la decima batteria ci potevano passare anche 40 minuti, quindi iniziare troppo presto voleva dire raffreddarsi, troppo tardi voleva dire non finire tutto ecc. E fino all'ultimo non potevi sapere quale era la tua, quindi se poi ti capitava la 5 rischiavi di essere già fuori tempo per il riscaldamento... perché anticipare il riscaldamento e poi magari ti capitava la 10 e rischiavi di dover restare riscaldato per più di 1h :D
Invece un elite o uno forte sa che è sicuramente nella prima batteria e allora stop. Non deve stare lì con l'ansia del quando organizzarsi.
Comunque questo vale solo per gare su pista e brevi, in cui ci sono moltissime serie. Su strada o gare più lunghe la differenza non è così marcata.
Gym: squat 110k / panca 70k / stacco 145k
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
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Re: Rendimento in gara rispetto agli allenamenti

Messaggio da salvassa »

chippz ha scritto: gio 2 mag 2019, 9:57 Invece un elite o uno forte sa che è sicuramente nella prima batteria e allora stop. Non deve stare lì con l'ansia del quando organizzarsi.
e poi c'è parisi che non trovava il padre che doveva dargli la sacca e fece la miguel di due anni fa senza riscaldamento. Risultato 29.59 (ma pare fosse qualche metro in meno rispetto a quest'anno... comunque tanta roba)

Questo per dire che tutto può contare, ma l'essenziale son sempre le gambe (quindi allenamento incluso tapering, oltre che proprio potenziale ovviamente)
PB: 5k 19'07 (passaggio test in pista 29/1/2022) 10k 38'34" (test in pista 29/1/2022) 21k 1h23'23" (Roma Ostia 06/03/2022) 42k 2h58.47 (Milano 2022)
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Re: Rendimento in gara rispetto agli allenamenti

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salvassa ha scritto: gio 2 mag 2019, 10:11
chippz ha scritto: gio 2 mag 2019, 9:57 Invece un elite o uno forte sa che è sicuramente nella prima batteria e allora stop. Non deve stare lì con l'ansia del quando organizzarsi.
e poi c'è parisi che non trovava il padre che doveva dargli la sacca e fece la miguel di due anni fa senza riscaldamento. Risultato 29.59 (ma pare fosse qualche metro in meno rispetto a quest'anno... comunque tanta roba)

Questo per dire che tutto può contare, ma l'essenziale son sempre le gambe (quindi allenamento incluso tapering, oltre che proprio potenziale ovviamente)
anch'io ho fatto ottime gare senza riscaldamento (ma sulla velocità non è consigliabile :-) )

Poi pensavo anche che dipende dal quanto si va più piano rispetto al previsto. Esempio per fare numeri tondi, ritmo 4'10" son 250 secondi, metti di andare 5"/km più piano, una cinquantina di secondi in più alla fine di un 10.000, che equivalgono a.... 200 metri di distacco da sè stessi, 2-3cm a passo, che pensandoci non sono poi molti, e possono dipendere da come ci si sente quel giorno o dalle condizioni esterne meteo e percorso.
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Re: Rendimento in gara rispetto agli allenamenti

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Zedemel ha scritto: gio 2 mag 2019, 10:35 Poi pensavo anche che dipende dal quanto si va più piano rispetto al previsto. Esempio per fare numeri tondi, ritmo 4'10" son 250 secondi, metti di andare 5"/km più piano, una cinquantina di secondi in più alla fine di un 10.000, che equivalgono a.... 200 metri di distacco da sè stessi, 2-3cm a passo, che pensandoci non sono poi molti, e possono dipendere da come ci si sente quel giorno o dalle condizioni esterne meteo e percorso.
Beh allora in un 200m tra un tempo con riscaldamento fatto bene e uno con ansia e riscaldamento fatto in fretta e furia quanto ci passa? 4 decimi? Neanche 4 metri di differenza? Due passi?
Ecco, sì, ci danniamo l'anima per due passi in meno. :D

Comunque meno sei allenato e meno puoi andare "free" in gara. Per dire, per me fare un 100m o una maratona senza riscaldamento non comporterebbe chissà quali differenze, robe risibili. Proprio perché non si sanno correre quelle gare come si dovrebbero correre.
Ovvio lato prevenzione infortuni un abisso di differenza.. :D
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Re: Rendimento in gara rispetto agli allenamenti

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chippz ha scritto: gio 2 mag 2019, 10:49
Zedemel ha scritto: gio 2 mag 2019, 10:35 Poi pensavo anche che dipende dal quanto si va più piano rispetto al previsto. Esempio per fare numeri tondi, ritmo 4'10" son 250 secondi, metti di andare 5"/km più piano, una cinquantina di secondi in più alla fine di un 10.000, che equivalgono a.... 200 metri di distacco da sè stessi, 2-3cm a passo, che pensandoci non sono poi molti, e possono dipendere da come ci si sente quel giorno o dalle condizioni esterne meteo e percorso.
Beh allora in un 200m tra un tempo con riscaldamento fatto bene e uno con ansia e riscaldamento fatto in fretta e furia quanto ci passa? 4 decimi? Neanche 4 metri di differenza? Due passi?
Ecco, sì, ci danniamo l'anima per due passi in meno. :D

Comunque meno sei allenato e meno puoi andare "free" in gara. Per dire, per me fare un 100m o una maratona senza riscaldamento non comporterebbe chissà quali differenze, robe risibili. Proprio perché non si sanno correre quelle gare come si dovrebbero correre.
Ovvio lato prevenzione infortuni un abisso di differenza.. :D
senza contare che puoi anche fare tutto con calma e bene e fare comunque 4 decimi più lento. :-)
Farah è stato considerato deludente, ma ha fatto sotto 2h06', avesse fatto 2h04' erano 2,5-3" in meno a km, può aver preso una giornata storta.
Per me chi ha molta costanza di rendimento, gioca anche su un certo margine, Kipchoge attorno alle 2h03' ha margine e fa quello che vuole..... Ma penso anche ai piloti di F1 che diventano infallibili... anche con il mezzo. Ora Hamilton viene considerato un cyborg, ma ricordo i primi periodi con la mercedes non competitiva quanto sbagliava, o Vettel in red bull e Vettel ora.
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Re: Rendimento in gara rispetto agli allenamenti

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salvassa ha scritto: gio 2 mag 2019, 10:11
chippz ha scritto: gio 2 mag 2019, 9:57 Invece un elite o uno forte sa che è sicuramente nella prima batteria e allora stop. Non deve stare lì con l'ansia del quando organizzarsi.
e poi c'è parisi che non trovava il padre che doveva dargli la sacca e fece la miguel di due anni fa senza riscaldamento. Risultato 29.59 (ma pare fosse qualche metro in meno rispetto a quest'anno... comunque tanta roba)

Questo per dire che tutto può contare, ma l'essenziale son sempre le gambe (quindi allenamento incluso tapering, oltre che proprio potenziale ovviamente)
invece chippz quando non incontra il padre la seduta sui 200 gli viene in 36 invece che in 33.
TUTTI i fattori che avete citato possono capitare a tutti, ma poi cé quello che in 9 gare su 10 é super-performante e quello che é ipo-.
ma in 33 era capacissimo di farla. allora hai voglia a dare la colpa a questo o quello, o anche all´allenamento/allenatore... non parlo a chippz: se si hanno problemi "emotivi" é inutile annaspare cercando di scorporare da sé la "responsabilitá".
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Re: Rendimento in gara rispetto agli allenamenti

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eh beh lì l'unica soluzione se si sbaglia 9 gare su 10 è sperare di beccare la 10 quando serve (quindi fare più gare? boh) O diventare ancora più forte in modo che anche rendendo meno si fa il risultato sperato :-D
PB: 5k 19'07 (passaggio test in pista 29/1/2022) 10k 38'34" (test in pista 29/1/2022) 21k 1h23'23" (Roma Ostia 06/03/2022) 42k 2h58.47 (Milano 2022)
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Re: Rendimento in gara rispetto agli allenamenti

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lucaliffo ha scritto: gio 2 mag 2019, 11:21

invece chippz quando non incontra il padre la seduta sui 200 gli viene in 36 invece che in 33.
TUTTI i fattori che avete citato possono capitare a tutti, ma poi cé quello che in 9 gare su 10 é super-performante e quello che é ipo-.
ma in 33 era capacissimo di farla. allora hai voglia a dare la colpa a questo o quello, o anche all´allenamento/allenatore... non parlo a chippz: se si hanno problemi "emotivi" é inutile annaspare cercando di scorporare da sé la "responsabilitá".
io distinguerei il fattore emotivo. Cioè se fosse ansia da gara, c'è da farci un determinato tipo di lavoro su, psicologico, sempre poi che sia così impattante. Lord si agita, anch'io tranquillo proprio non lo sono, ma non vanno sempre male le gare.
Oppure se il fattore emotivo significa correre male, una cattiva distribuzione dello sforzo, perché uno vorrebbe sbragare il mondo, lì forse ci si può lavorare con l'allenamento.... ovviamente per gran parte tocca alla volontà dell'atleta, perché un allenatore non può fare più di tanto.
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Re: Rendimento in gara rispetto agli allenamenti

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c'è da dire che nelle distanze che facciamo noi (fondo) l'ansia impatta ma fino a un certo punto... Prima della roma ostia andai a far pipì 3 volte una dietro l'altra, la notte prima dormii pochissimo (era LA gara su cui avevamo fatto 3 mesi di lavoro)... Boh forse potevo fare 1h29.59 in altre condizioni, ma siamo lì...

sul mezzofondo e mezzofondo veloce c'è il rischio di impattare molto di più per noi amatori, mi sa. E' anche per quello, credo, che maarco dice che ci vuole tempo per "imparare" a fare una gara da 800m
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