IL METODO HADD

L'allenamento per tutte le altre distanze e la tecnica di corsa
Zedemel
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da Zedemel »

luirt ha scritto:Domenica ho una gara da 10km, secondo RJo la dovrei correre al ritmo del mio FV che sarebbe 4'05, non credo che possa riuscirci, un pò per la gara in se, strappo di circa 700mt al 12% e discesona in cui so di essere una pippa.
Il FL minimo (70%) è migliorato, il FV anche credo, ma non penso in modo proporzionale, poi vi dico come è andata.
Quello che vi chiedo, ok che il metodo non vi piace per alcune ragioni, ma in un periodo dove sai che non farai gare ha senso aumentare i volumi in maniera anche importante? O indipendetemente dal gareggiare trovate che i volumi siano troppi a prescindere?
secondo me dipende da chi sei, quanto vai, quali sono gli obiettivi.
Spuffy (se non erro) scrisse che fa 120km a settimana, ma per i suoi ritmi saranno 8-9 ore di corsa. Mi pare che qua ci sia gente che con 50-60km a settimana vada piuttosto forte su tutte le distanze.
Per me i volumi sono troppi in proporzione ai risultati. Se vai come Kipsang puoi fare anche 200km perchè sei un professionista e fai un bigiornaliero. Per andare a 4'30" al km si può fare con molto meno. Poi, per carità, uno può dire che corre molto per il piacere di correre, ma allora non vedo la necessità di tempi,test e cardiofrequenzimetri.
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lucaliffo
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da lucaliffo »

giopod,
ho capito benissimo... stiamo dicendo le stesse cose.
"risolto" il problema cardio hai risolto 1/5 dei problemi...
e poi, i miglioramenti che si hanno in gara in quel metodo, non capisco come si fa a imputarli al metodo e non alla fase specifica.
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Zedemel
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da Zedemel »

GioPod ha scritto:ma l'ho provato sulla mia pelle, che con un impegno costante a quelle velocità, o meglio a quell'impegno cardiaco, tra il 70 e l'80% della mia presunta fcmax, il cuore si allena molto, e arriva a fare MENO FATICA (cioè pompare meno) a parità di corsa, o, meglio, a permettere alle gambe di correre più velocemente, a parità di impegno cardiaco (i battiti), ma appena inserisco degli stimoli diversi, le altre grandezze (tipo il consumo di ossigeno, ad esempio, credo, la resistenza all'accumulo di acido lattico, ad esempio, dei lavori più muscolari, ad esempio) fanno "sgonfiare" quel miglioramento.
Non vuol dire che diminuisce, infatti quando ho riprovato a fare lo stesso test dopo 4/5 mesi la velocità era la stessa, non era mica diminuita.
Ma in gara ho avuto miglioramenti inferiori, e di molto.
perchè è tutto un po' troppo cardiocentrico, a correre usi tutto il corpo, il cuore è solo uno dei fattori, e tra l'altro il cuore è uno di quei fattori che giunge prima alla sua massima efficienza.
Dopo lo stop per la clavicola feci un km con notevole fatica raggiungendo 176 bpm. Pochi giorni fa ho fatto lo stesso split time stando costante sui 148bpm. Questo vuol dire che arrivando a 176 bpm l'avrei fatto a velcoità Bekele? No, tra l'altro non arrivo nemmeno più a 176bpm, perchè ben presto i colli di bottiglia diventano altri (efficienza, metabolismo energetico, forza, muscoli etc..).
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da GioPod »

@Zemedel e Luc. Credo che l'«equivoco» sia anche:
il miglioramento sui test nasce da un allenamento cardiaco, che reagisce bene (e comunque è positivo) mentre viene fatto passare (in buona fede) per un miglioramento del «sistema aerobico» corrispondente a quei miglioramenti.
In realtà si allena tanto il cuore e da qua i miglioramenti.
Con i TANTISSIMI kilometri si prepara ANCHE una base aerobica, su questo non ci piove.
Ma i due parametri che migliorano, i BASSi battiti cardiaci e la riduzione di deriva cardiaca, non (edit) sono realmente indicativi di veri miglioramenti prestativi in senso generale.

Probabilmente su sistemi tradizionali non riesci a innestare così tanti km anche per questioni di recupero, non siamo professionisti. Quindi rallentare così tanto i ritmi serve per avere migliori risultati sui test, in modo che dimostrino un presunto miglioramento, e per permettere di fare i tanti km.
Come facevano parecchi preparatori di tanti anni fa: km su km e ancora km.

Comunque dal correre in quel modo io dei benefici li ho avuti. Li avrei avuti lo stesso (ma diversi) con altri metodi
Forse per me è utile dedicarci un periodo dell'anno. Non so ancora quanto (3 mesi mi sembra vada bene) e non so se una o più volte
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da Zedemel »

GioPod ha scritto: Probabilmente su sistemi tradizionali non riesci a innestare così tanti km anche per questioni di recupero, non siamo professionisti. Quindi rallentare così tanto i ritmi serve per avere migliori risultati sui test, in modo che dimostrino un presunto miglioramento, e per permettere di fare i tanti km.
Come facevano parecchi preparatori di tanti anni fa: km su km e ancora km.

Comunque dal correre in quel modo io dei benefici li ho avuti. Li avrei avuti lo stesso (ma diversi) con altri metodi
Forse per me è utile dedicarci un periodo dell'anno. Non so ancora quanto (3 mesi mi sembra vada bene) e non so se una o più volte
ma allenarsi in maniera normale, tipo non fare km esagerati, fare dei lenti e 1/2 lavori a settimana? Non è obbligatorio nè seguire questo metodo nè fare le famose tabelle sexy ;)
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da Ericradis »

GioPod ha scritto:@Zemedel e Luc. Credo che l'«equivoco» sia anche:
il miglioramento sui test nasce da un allenamento cardiaco, che reagisce bene (e comunque è positivo) mentre viene fatto passare (in buona fede) per un miglioramento del «sistema aerobico» corrispondente a quei miglioramenti.
In realtà si allena tanto il cuore e da qua i miglioramenti.
Non sono d'accordo, il Metodo (come tutti gli altri metodi) allena prevalentemente a livello periferico. Peccato però che i muscoli della corsa lentissima non siano esattamente quelli della corsa ai ritmi ai quali uno auspica di andare.
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da Zedemel »

Ericradis ha scritto: Non sono d'accordo, il Metodo (come tutti gli altri metodi) allena prevalentemente a livello periferico. Peccato però che i muscoli della corsa lentissima non siano esattamente quelli della corsa ai ritmi ai quali uno auspica di andare.
considerazione interessante :thumleft: :thumleft: :thumleft:
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da GioPod »

Zedemel ha scritto: ma allenarsi in maniera normale, tipo non fare km esagerati, fare dei lenti e 1/2 lavori a settimana? Non è obbligatorio nè seguire questo metodo nè fare le famose tabelle sexy ;)
Non è la stessa cosa. Non credo che l'eccessiva periodizzazione, come mi sembra dica anche qualche "famoso" vada bene, ma introdurre un lavoro specifico su questo aspetto penso CHE PER ME vada bene e funzioni, anche se solo in parte.
Ti dirò che mi permette di scollegare la testa dai ritmi, che non è una brutta cosa.
Poi con il caldo estivo non mi va di fare lavori troppo veloci. Questo mi permette di allenarmi (fosse anche solo un aspetto) senza strafare per un periodo, correre più spesso, anche a orari strani tipo quelli notturni, e di infilarmi nei boschi, all'ombra.
Insomma mi piace pure. Ma senza lunghissimi, che faccio subito dopo, in autunno, con la preparazione per la maratona.
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da Zedemel »

GioPod ha scritto: Non è la stessa cosa. Non credo che l'eccessiva periodizzazione, come mi sembra dica anche qualche "famoso" vada bene, ma introdurre un lavoro specifico su questo aspetto penso CHE PER ME vada bene e funzioni, anche se solo in parte.
Ti dirò che mi permette di scollegare la testa dai ritmi, che non è una brutta cosa.
sulle singole esigenze/volontà va sempre tutto bene.
Io faccio un discorso più generale, su un principio "massima resa con la minima spesa", cioè migliorare il più possibile, con kilometraggi e tempistiche ragionevoli e compatibili con una vita non professionistica, riducendo il più possibile gli infortuni. Ovviamente una ricetta perfetta non esiste e non è standard per chiunque.
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da GioPod »

Io infatti non seguo lo stesso metodo. Uno simile, che nella variante standard, cioè non come preparazione alle gare di endurance, prevede molte uscite, anche 6, ma alcune di 50 minuti e una settimanale di 1,5/2 ore, niente lunghissimi.


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