La gara del giorno

[Paolo]

Che bel paese il Brasile.... mi sa tanto che sono stato un coglione, quando ero giovane ed avevo tutta la vita davanti, a rimanere in Italia, anzi in Sardegna che è pure peggio, anzichè cercare di trasferirmi in Brasile...Penso comunque che in famiglia mi avrebbero impedito di fare una cosa simile, anche perchè a quei tempi vivevo coi miei genitori e non avevo certo la libertà che ho oggi che vivo da solo...In ogni caso non è facile, per uno che fa l'impiegato, trasferirsi in un altro paese...diverso il discorso per chi ha altre attività lavorative, oppure, ancora meglio, una pensione...

[Zedemel]

Certo non è una questione genetica, quello che volevo dire io è che non credo siano inibite nel senso "non faccio questa cosa non faccio quest'altra" (il classico pezzo di legno a letto), ma anche dai tuoi esempi sembra più una questione di approccio e metodi di selezione, perchè in realtà gli scopi principali sono altri ( a livello economico, sociale etc.).
Voglio dire, qua non credo che giri per strada e ci sono le donne che pensano voglio saltarti addosso, ma non perchè sia una roba da scostumate, ma perchè prima vogliono verificare bene se ci sono altre caratteristiche.

[lore75]

gli uomini "troppo virili" (intesi come coloro i quali vogliono ASSOLUTA PARITÀ) fanno ribrezzo e paiono loro arroganti e presuntuosi!

peraltro mi pare siano sempre quelli che trombano di più

Confermo

[lucaliffo]

paolo,
ormai il brasile è finito. oggi è un paradiso solo per i gay.

zedemel,
ci rinuncio.

[Paolo]

Luciano, allora se è un paradiso solo per i gay, lo depenno immediatamente dalla lista! Cercherò un altro paese per passare la mia vita da pensionato, semprechè ci arrivi in condizioni fisico-sessuali decenti alla pensione, visto che stanno spostando l'età pensionabile sempre più in avanti...

[Zedemel]

paolo,
ormai il brasile è finito. oggi è un paradiso solo per i gay.

zedemel,
ci rinuncio.

E come mai il brasile è finito?
Oh poi sono opinioni, io non vedo piani di repressione (a che pro poi?), vedo semplicemente che dove più si aumenta il benessere più si tende ad alzare l'asticella delle pretese, naturalmente non negando che ci possano essere condizionamenti religiosi e/o sociali.

[correreEcorrere]

secondo me è un po come la questione della religione. Dalle mie parti è difficile che qualcuno si dichiari ateo apertamente, il 90% dice di essere cattolico non praticante,l'altro 10% "pratica". Quando provi a fargli capire che la religione è un male (almeno per me) e gli fai l'esempio che i preti non sono quello che in realta' dovrebbero essere ti rispondono che è vero pero' bisogna avere fede...
Io invece uso la logica, religione professata dai preti, i preti sbagliano come tutti, allora la religione è una menzogna. Stop. Non voglio sapere altro. E nessuno lo capisce, anzi dentro di loro è radicato questo concetto pero' purtroppo da piccoli hanno fatto catechismo, sono andati in oratorio, hanno subito un bombardamento religioso, cose del tipo se non credi vai all'inferno ecc ecc e allora da grandi è difficile riuscire a credere diversamente. Anche io ho fatto il catechismo purtroppo, ricordo che a 10 anni la signorina che lo faceva non so perche' ci terrorizzava dicendo che sarebbe venuta la fine del mondo e che dovevamo rispettare i comandamenti che il giudizio divino ci sarebbe stato da un momento all'altro anche in quel preciso istante...ricordo ancora il terrore di noi bambini con la paura che sarebbe cascato il mondo veramente ahahhaha. A casa poi chiedevo spesso ai miei, ma veramente viene la fine del mondo? e loro mi rassicuravano ovviamente dicendo di no. Oggi cerco di terrorizzare io gli altri dicendo che dopo la morte diventeremo polvere e non andremo da nessuna parte (mi pare la cosa piu' logica al momento per me). E' la stessa cosa della coca cola di luc, se da bambino ti inculcano determinate idee è difficile poi che da grande la pensi diversamente anche se ti consentono di scegliere.
E non solo con la religione è cosi, anche con altre cose, potrei fare cento esempi.

[chippz]

@correre: sulla religione la penso come te.
A me, oltre al catechismo, i miei mi portavano a messa ogni domenica, ma sebbene mio padre faccia il segretario del parroco, non mi hanno mai continuato ad inculcare cose religiose. Quindi ad una certa età ho capito che era una cosa illogica andare a messa o credere in qualcosa.

[marekminutski]

Pure io sono d'accordo con te. E con la religione penso che la menzogna della gente sia ancora maggiore che con le abitudini sessuali.

[Zedemel]

Pure io sono d'accordo con te. E con la religione penso che la menzogna della gente sia ancora maggiore che con le abitudini sessuali.

anche perchè un vero religioso dovrebbe essere contento di morire e invece....

Una volta inculcavano e la gente ci credeva, adesso fa molto meno presa. I condizionamenti ci sono, ma non penso perchè ci sia una "spectre" rinchiusa in un palazzo che vuole determinate cose, semplicemente la società si evolve (magari anche in peggio), dando più importanza ad alcune cose e meno ad altre. Una volta per un uomo bastava un pallone da rincorrere e una da trombà ed era contento (anche perchè c'era solo quello), ora le società più opulente e consumistiche offrono molto di più ed inevitabilmente si spostano delle esigenze e ci si accontenta meno.