Ciao spiritolibero,spiritolibero ha scritto: ven 31 mar 2017, 22:21 Zivago e Califfo, vi dedico questo murales dell'artista più geniale degli ultimi 20 anni che trovate sotto.
Vi suggerisco anche la lettura di questo libro. https://www.ibs.it/traversata-nuova-ide ... 8807172700
grazie per la segnalazione e la citazione (sebbene fatta con immagine).
Nel sistema bibliotecario pubblico della mia zona quel libro ancora non c'è: ho inoltrato richiesta di acquisizione e appena sarà disponibile lo leggerò. Poi magari ne discuteremo.
Di Fabrizio Barca non ho mai letto niente; però l'ho visto in televisione e ascoltato per radio. Mi è sembrato una persona preparata, appassionata e con delle idee originali.
Epperò, dobbiamo dirlo, questo Barca è un irrimediabile “buonista”: è di sinistra e, per giunta, riformista; in fatto di immigrazione è inclusivo; è un convinto europeista; lavora per la ricerca-azione della sinistra. Capisci dunque, caro spiritolibero, che non a tutti piacerà questo “buonista”?
Ma che significa “buonismo”: vuol dire essere buoni, cercare di comprendere le altrui ragioni, mediare tra tesi contrapposte, dialogare per convincere ma con la disposizione a essere convinti?
E chi sarebbero questi “buonisti”? Il Mahatma Gandhi, Martin Luther King, Nelson Mandela, Papa Bergoglio, il Dalai Lama sono “buonisti”? E che dire di quanto “buonismo” ci è venuto dal Cristo di Nazareth, dal Gautama Buddha o del Conficio? Dobbiamo prendere esempi da questi o dai Putin, Erdogan, Assad, Kim Jong-un, Le Pen, Trump?
P.S. Aggiungo una nota curiosa... Del Fabrizio Barca ho conosciuto personalmente il suo papà Luciano. Doveva essere il 1978 o 1979 quando Luciano Barca, storico dirigente del PCI, tenne presso la Federazione Comunista di Milano un incontro con noi giovani Segretari di Sezione della Provincia. Di lui conservo ancora il sui prezioso “DIZIONARIO DI POLITICA ECONOMICA” - 2a Ediz. 1979 Lire 3.500 .
Diverse voci sono ormai datate: Bretton Woods, IRI, MEC, SME, Cassa del Mezzogiorno, Scala mobile. Altre sono ancora validissime: spesa pubblica, sistema tributario italiano, mercato del lavoro, credito. Dalla voce “DIFESA DELL'AMBIENTE” traggo (e vai con le citazioni!) questo attualissimo passo :
« Un sistema produttivo fondato, come quello capitalistico, sulla massima scissione tra valore di scambio e valore d'uso non poteva concepire il rapporto con la natura che come un rapporto di rapina. Alle conseguenze di questo vizio d'origine si sono aggiunte in Italia quelle provocate da un'allenza tra capitalisti e classi pre-capitalistiche, fondata sulle forme peggiori di rendita. »

