maxmagnus ha scritto: mer 10 gen 2018, 12:08
questa me l'ero persa
il presidente daaaaa repubblica francese vuole una legge per reprimere les "fake news" su Internet.
Non ho ben capito chi decide cosa sia fake e cosa no.
Annamo bene
lo decide lui ovviamente e le lobbies (specie extraeuropee) di miliardari e intellettuali malati mentali che ha dietro.
come da noi lo decide zia boldry, repubblika, saviano, un commerciante bolognese, un immigrato venezuelano nerd, asia argento, ecc.
in francia hanno già chiuso un sacco di blogs, anche di insigni economisti come sapir.
qui l'economista alberto bagnai (che è di sx) sulla vicenda, leggetelo tutto perchè è istruttivo circa la gravità della situazione:
manno' che non lo decide lui, non sarebbe democratico
lo decide la CSA
organismo pubblico IN-DI-PEN-DEN-TE
il cui presidente é nominato dal presidente della repubblica
e i consiglieri sono confermati (o meno, a seconda di come si comportano) ogni due anni dai presidenti delle camere, quelli attuali appartengono (in tutti i sensi) entrambi del partito del presidentissimo
Mi domando come mai in questo forum ci sia tanta insistenza sull'argomento "prevaricazione sessuale".
Le posizioni mi sembrano chiare.
Ci sono quelli che ritiengono esagerate o infondate o strumentalmente false le accuse e le denunce che ormai troppe donne fanno per molestie fisiche o psicologiche, per avances o comportamenti sessuali che vanno fino allo stupro.
Altri che invece considerano la prevaricazione maschile sulla donna, un problema reale; che non vogliono certo generalizzare né riferirsi ad ogni tipo di relazione, ma che tuttavia ritengono irrisolta la questione della piena parità tra uomo e donna.
Sono due posizioni, qui espresse più volte, che sono lecite e rispettabili. Sono anche conciliabili? Dipende…
Il confronto ha un senso se mantiene un tono interlocutorio, se il confronto è rispettoso e comprensivo verso altre ragioni, se insieme alla voglia di convincere c'è disposizione ad essere convinti. Il dibattito non serve a niente, perché nulla sposta, se invece procede a proclami e se prevale, in un susseguirsi di puntigliose rivalse, il dispettoso antagonismo .
Ebbene che senso ha riportare, quasi quotidianamente, questo o quell'articolo, la tal dichiarazione, il siffatto link, solo per convincere i già convinti o indispettire la controparte?
Faccio un esempio. Oggi è stata qui riportata ed enfatizzata la dichiarazione di Catherine Deneuve che denuncia l'eccesso di moralismo e il regresso ad un reazionario puritanesimo. Va benissimo se l'intento è quello di far riflettere su un eccesso di moralismo e legalizzazione dei comportamenti relazionali-sessuali. Non ha invece alcun senso se è fatto per sfogare indistinti risentimenti antifemminili o a ripicca di qualcuno.
Per tirar acqua al proprio mulino ognuno potrebbe riportare quello che gli fa più comodo. Dalla rete si può pescare di tutto e il contrario di tutto per avvalorare le proprie posizioni: notizie, dichiarazioni, articoli, studi, tabelle, grafici, etc. .
Che dite se io, in contrapposizione all'appello « la libertà di importunare indispensabile alla libertà sessuale » firmato da Catherine Deneuve e un centinaio di donne, riportassi la notizia che ora anche nella dittatoriale Cina comunista sta esplodendo il movimento #MeToo ?
zivago,
tu puoi riportare qualsiasi notizia, anche dalla cina (pseudo) comunista.
ma la domanda "che senso ha riportare, quasi quotidianamente, questo o quell'articolo, la tal dichiarazione, il siffatto link, solo per convincere i già convinti o indispettire la controparte?" prima che a noi dovresti farla ai media "ufficiali", che platealmente riportano notizie a senso unico, il che farebbe pensare che "è fatto per sfogare indistinti risentimenti antimaschili o a ripicca di qualcuno"?.
noi siamo solo gente comune che si indigna all'unilaterale e iniquo BOMBARDAMENTO CONTINUO, MINUZIOSO, GIORNALIERO della stampa di potere su certi temi.
quindi il nostro quotidiano "riportare notizie" ha senso, ha senso di controbattere le posizioni di potere.
tu riporti la cina? e io posso riportarti molti siti di sinistra che su sti temi la pensano come molti qui:
@zivago
come è già stato scritto, ognuno può scrivere dell'argomento che ritiene interessante, o per difendere una propria posizione, non ci sono limitazioni in un senso o nell'altro.
Personalmente mi sembrano quei dibattiti sul clima/meteo tra "caldisti" e "freddisti", per cui non sono più intervenuto, anche perché poi mi viene automaticamente affibbiata una parte che non mi appartiene
lucaliffo ha scritto: mer 10 gen 2018, 20:11
all'unilaterale e iniquo BOMBARDAMENTO CONTINUO, MINUZIOSO, GIORNALIERO della stampa di potere su certi temi.
è vero, però bisogna dire che appena ha parlato un personaggio "di peso" come la Deneuve, ne è stato dato ampio risalto ovunque, e non ho letto robe che tendessero a far passare per pazza la Deneuve.
Non è forse che a prescindere dalla dimensione del problema, tra la gente che nell'epoca del web viene definita "influencer", si espongono solo o maggiormente quelli diciamo "eccessivamente femministi"?
Zivago, secondo me invece con questa critica al "senso" del postare link o frasi (dici che non ha senso) in realtà non è che un desiderio di censura.
Come è nell'aria da qualche tempo, nei desideri più o meno velati del pensiero politically correct.
Tu in sostanza, come hai già fatto con me tempo fa sicendomi che dovevo argomentare, è come se non volessi riconoscere dignità al pensiero diverso dal tuo, come se dicessi: "non ha senso ciò che dici/fai/, quindi tienitelo per te"
Io se qualcuno qua mi parla di veganesimo non mi sognerei mai di dire "non ha senso".
Al limite dico che è ripetitivo, o me ne vado, ma non tenterei di censurarlo.
E non gli direi neanche: "no tu adesso mi porti le ragioni scientifiche per le quali io dovrei diventare vegano o stai zitto"
lucaliffo ha scritto: mer 10 gen 2018, 20:11
all'unilaterale e iniquo BOMBARDAMENTO CONTINUO, MINUZIOSO, GIORNALIERO della stampa di potere su certi temi.
è vero, però bisogna dire che appena ha parlato un personaggio "di peso" come la Deneuve, ne è stato dato ampio risalto ovunque, e non ho letto robe che tendessero a far passare per pazza la Deneuve.
Non è forse che a prescindere dalla dimensione del problema, tra la gente che nell'epoca del web viene definita "influencer", si espongono solo o maggiormente quelli diciamo "eccessivamente femministi"?
e io ed altri facciamo qualcosa in veste di "aspiriners"
e io ed altri facciamo qualcosa in veste di "aspiriners"
mi sbaglierò ma temo che anche su certi temi ormai valga una sorta di legge del mercato.
Mi viene in mente il pilota Hamilton che prima ha fatto la battuta sul nipote e poi ha dovuto ritrattare.... Fattura praticamente come una grande industria, avrà sicuramente ricevuto una telefonata dagli sponsor, evidentemente la posizione "femminista" turba meno il mercato di quella "maschilista" (messi entrambi tra virgolette eh).
Ultima modifica di Zedemel il mer 10 gen 2018, 20:43, modificato 1 volta in totale.
lucaliffo ha scritto: mer 10 gen 2018, 20:11
all'unilaterale e iniquo BOMBARDAMENTO CONTINUO, MINUZIOSO, GIORNALIERO della stampa di potere su certi temi.
è vero, però bisogna dire che appena ha parlato un personaggio "di peso" come la Deneuve, ne è stato dato ampio risalto ovunque, e non ho letto robe che tendessero a far passare per pazza la Deneuve.
Non è forse che a prescindere dalla dimensione del problema, tra la gente che nell'epoca del web viene definita "influencer", si espongono solo o maggiormente quelli diciamo "eccessivamente femministi"?
e io ed altri facciamo qualcosa in veste di "aspiriners"
