No ma infatti ho citato i risultati quegli studi quasi per farsi una risata, perchè lasciano un po' il tempo che trovano.lucaliffo ha scritto: mar 26 apr 2022, 10:29bisognerebbe vedere cos´é l´"economia di corsa" e quanto é correlata alla prestazione...NicolaRossi1 ha scritto: lun 25 apr 2022, 23:34 Il reach test, che dovrebbe essere il test di toccarsi le punte dei piedi é correlato NEGATIVAMENTE all'economia di corsa xD
stretching é una cosa, estensibilitá infinita delle fibre un´altra.
ci sono pure studi che correlano positivamente CERTI tipi di stretching e la prestazione (immediatamente successiva).
bolt faceva ore di stretching (pnf) al giorno, nel risc, nel def, nei recuperi fra le ripetute... appena possibile -> lettino (col terapiesta).
io consiglio CERTI tipi di stretching, ma se uno non li vuole fare e va forte non gli raddoppio la retta mensile per punizione![]()
insomma, stretching, drills, forza, sono accessori a volte utili e a volte no.
appiedato manco fa forza né drills, ma tu ne fai fare ai tuoi, credo.
Poi il reach test serve per misurare l'estensibilità degli ischiocrurali/glutei/schiena che nella corsa di endurance non serve a nulla. Magari se si misurasse l'estensibilità dei flessori d'anca, quadricipite, psoas ecc...ecc.. si otterebbe il risultato opposto.
Capitolo stretching pre gara: alcuni studi che dimostrano gli effetti negativi sulla performance fanno fare stretching statico pseudomassimale e subito dopo una prova esplosiva. E' abbastanza ovvio che sia correlato negativamente, no?

Questi studi descrivono la realtà sul campo? NO.
Normalmente succede che l'atleta nel riscaldamento prima di una gara di sprint faccia questa routine con variazioni personali: corsa lenta (5-10'), drills vari (10-15'), stretching pseudo statico/mai massimale/di cazzeggio (10'), allunghi ad intensità crescenti (15-20') e poi gara.
Ora, non ho MAI visto fare uno stretching STATICO e MASSIMALE prima di una gara, la maggior parte degli atleti fa uno stretching di "concentrazione" un po' come Valentino Rossi accovacciato di fianco alla sua moto, ne statico, ne dinamico, quasi di cazzeggio.
Poi, fra lo stretching e la performance passa una mezz'ora buona in cui ci si riscalda con nuovi allunghi o drills. Quindi dubito che lo stretching influenzi negativamente la performance in un contesto osservabile nella realtà.
Personalmente più passano gli anni più aumento la quantità di stretching nei miei allenamenti con i giovani. Arrivano sempre più "gobbi" e legati. Non ci penso nemmeno a diminuirne la quantità, anzi! Forse non sarà utile alla performance (anche se di alcune discipline ancora lo è), ma forse è meglio per la salute