Ericradis ha scritto: ven 24 nov 2017, 18:31
Zivago, compra ogni tanto qualche libro, fai girare un po' l'economia. I libri restano...
Ciao
Ericradis,
hai ragione, dovremmo acquistare, e leggere, più libri.
Dici che
« I libri restano... ». È così: la lettura di un libro resta nella nostra mente e nel sentimento più dello
scrolling da
tablet o s
martphone.
Leggere dalla carta stampata consente una lettura più rilassata e riflessiva. Lo sfoglio delle pagine focalizza, anche in modo topologico parole e frasi, permette sottolineature, chiose e appunti. La lettura da un libro vero è agevole in ogni situazione: a letto o dal divano, mentre facciano colazione, quando stiamo al parco, in spiaggia o alla stazione, non c'è bisogno di avere con sé dei dispositivi ed essere “connessi”. Senza “schermo” si legge senza mai astrarci completamente come succede quando ci si perde nella navigazione in rete.
Aggiungo che per me quel che è stampato è più affidabile e verificabile del brodo che troviamo in rete. Si dice che “carta canta” perché quel che è pubblicato non può essere cancellato, corretto,
hackerato; gli autori e gli editori sono chiaramente identificabili; il formato analogico, meglio di quello digitale, si conserva nel tempo per anni e anche secoli.
Io no so caro
Ericradis, se la produzione e l'acquisto di libri abbiano effetti diretti nel “far girare l'economia”. Sono però convinto che il “consumo” di libri sviluppi conoscenza, coscienza, cultura e sensibilità: quindi indirettamente concreta ricchezza individuale e sociale.
Un tempo compravo molti libri ed ero abbonato a giornali e riviste. Oggi, per accedere a questi “media” mi avvalgo prevalentemente delle biblioteche pubbliche. Perché?
1. in questi anni di tremenda crisi ho dovuto drasticamente ridurre il mio per
budget per la cultura;
2. ho sempre amato, in modo quasi feticistico, “possedere” libri ma… la volumetria della mia casa è saturata, in capienza, al ricevere ulteriori volumi; ogni tanto ne dono qualcuno per far posto a quelli che ricevo in regalo;
3. nelle biblioteche pubbliche trovo cataloghi sconfinati di libri difficilmente reperibili altrove: o perché quasi tutte le librerie hanno chiuso o perché molti titoli non sono più ripubblicati;
4. mi piacciono i libri usati e consunti da infinite letture: sono una garanzia di qualità e poi… è comodo tenerli aperti (non tendono a richiudersi) quando leggo mentre faccio la colazione del mattino.
Ad ogni modo, io a Natale regalo sempre libri. I miei figli ci fanno sopra dell'ironia, che io non raccolgo, fingendo di indovinare cosa riceveranno.
Regalo libri anche ai miei nipotini (2 e 4 anni): libri coloratissimi, con fantastici disegni, filastrocche e favole. Più di tutti a loro piacciono quelli che, aprendo le pagine, sollevano sagome di animali, persone e paesaggi; poi, con quelli davanti, vogliono che il nonno (o la nonna) ci inventi sopra e narri delle storie. Noi lo facciamo sempre volentieri; i genitori hanno meno pazienza: l'inseparabile
smartphone li distrae continuamente con
WathApp, Facebook, Instagram, social vari e compagnia cantante.