Un amico mi manda questo stralcio di un intervento del nuovo ministro dell'economia fatto in tempi non sospetti.
Sti professori di economia populisti-eversivi iniziano a essere troppi.
"A sessant’anni dal Trattato di Roma, le conquiste del percorso di integrazione europea, l’Unione Europea e la #moneta comune, appaiono molto più fragili e precarie di quanto solo alcuni anni fa si sarebbe potuto immaginare. La crescita dei movimenti anti-europei in tutta Europa è una realtà, seppur con un peso e con caratteristiche diverse, nei principali paesi dell’eurozona"!
Per comprendere la portata del fenomeno occorre partire dai tre più grandi #fallimenti dell’Unione monetaria:
1) Il fallimento nel processo di convergenza e di eliminazione degli #squilibri macroeconomici interni;
2) Il fallimento del coordinamento delle politiche macroeconomiche, cioè tra politica monetaria e politica fiscale;
3) Il fallimento della correzione degli squilibri esterni.
Un’Europa sempre più divisa tra “formiche” del nord e “cicale” del sud in perenne conflitto non sembra avere futuro"......
"Il surplus crescente dell’economia #tedesca dimostra che l’espansione monetaria, senza una politica che aiuti la convergenza economica tra i vari paesi, non fa che alimentare uno squilibrio che ci pone in conflitto anche con il resto del mondo", "l’Europa a trazione tedesca non ha volutamente colto, sbagliando, che l’eccesso di virtù (surplus delle “formiche”) produce più danni dell’eccesso di deficit (dei paesi “cicala”).