Quel deficiente di un medico (era l'UNICO medico che non ho ancora insultato perché tanto quel poco che aveva voce in capitolo..) sull'impegnativa ha scritto piede DESTRO!
E mo la devo rifare (domani).


Vero.lucaliffo ha scritto:"CORRI. NON AVRAI MAI PIU' STO PROBLEMA"
nessun medico potrà mai dirti sta cosa... e se te la dice è un pessimo medico.
Strano che tu abbia il tendine d'achille usurato visto che hai circa 23 anni...a me li avevano trovati usurati, ma a 40 anni, non a 23....Comunque nella tua situazione, oltre che nella mia, l'ideale sarebbe cambiare sport, ma non sempre la cosa è fattibile...io ad esempio ho tentato fortuna con la mountan bike agonistica, ma le discese assurdamente pericolose mi hanno convinto a tornare alla corsa, anche perchè, causa trauma cranico subito quando gareggiavo nel ciclismo, ho sviluppato una fobia nei confronti delle auto e perciò il ciclismo su strada che, tra le altre cose è anche più pericoloso della MTB, l'ho messo da parte il giorno che ho avuto il trauma cranico. Come altro sport ci sarebbe il nuoto, ma nel nuoto sono troppo lento, quindi sono tornato alla corsa, seppure facendo pochi mesi all'anno.chippz ha scritto:Boh, probabilmente Luc è il nuovo Nostradamus.. c'aveva già visto giusto un anno e mezzo fa!
Questa mattina risonanza magnetica, poi subito dopo un'altra dottoressa ha voluto farmi anche una veloce ecografia (aggratise!) per commentarmi subito il piede. Ha detto che:
1) il tendine pare essere guarito, dice che è ancora leggermente infiammato ma probabilmente è per il punto 2.
2) il tendine ha diversi punti in cui è meno integro (sto usando parole mie), o meglio che è come se avesse delle zone molto usurate e incomparabili con l'attività che faccio. Secondo lei se dovessi tornare ad allenarmi come prima rischierei sicuramente un'altra lesione. E' una cosa che non c'entra con la lesione, è proprio strutturalmente così. Ed è inevitabile. Anche stando a riposo per anni.
Secondo lei dovrei addirittura cambiare sport. Ovviamente la scelta è mia, ma secondo lei sarà questione di poco prima che si laceri di nuovo, se continuassi ad allenarmi come prima.
Quindi per l'ennesima volta sono punto e a capo. La risposta me la deve dare un podologo (può farlo?) o l'ortopedico. Qualcuno mi deve dire se posso aggirare il problema usando un plantare, se invece è meglio fare distanze più lunghe (come nella peggiore ipotesi prevista da Luc un anno e mezzo fa..) o se proprio devo cambiare sport.
Il fatto è che per ritornare alle lunghe distanze, quindi riassettarmi nuovamente occorrerà molto tempo.
Potrei smettere con gli allenamenti seri e continuare come ho fatto in questi mesi, inserendo qualche corsetta ogni tanto. Ma in questo caso a che mi alleno a fare se non gareggio?
Beh, sicuramente la dottoressa su qualche aspetto ha esagerato. Era persino andata contro la risonanza fatta dal suo collega, quindi aveva qualche complesso di superiorità. Però il monitor non tradisce e c'erano sul serio dei punti neri, che mi ha spiegato non essere lesioni, ma zone in cui il tendine è meno integro. E non si può curare. Forse con altro tanto tempo può migliorare, ma sarà sempre carente..
Ora devo capire se un plantare può fare questi "miracoli"..
Infine mi ha parlato delle infiltrazioni. Dice che sono ottime per curare i tendini, ma non me le consiglia. Da come ho capito pare che ce ne vogliono troppe e non ti danno nemmeno la certezza di guarigione (specie visto che il mio ora è un problema di struttura e non di lesione o altro).
L'esito della risonanza è il 06/10.

