Infatti sono molto utili descrizioni come questa
è un buon modo per rappresentare la sofferenza massima (sopportabile) dello sforzo. A questi livelli penso di esserci arrivato solo una volta, altre volte vicino. Con il tempo capirò i giri del mio motore.lucaliffo ha scritto:partivo forte, al terzo km ero già morto ma riuscivo a tenere... nella 2a metà sofferenza indescrivibile, a ogni gara ogni minuto pensavo "mo' mi ritiro"![]()
ps. sto quasi finendo l'autobiografia di mo farah, twin ambitions. molto bella. Mi è venuto in mente quando prima di mosca 2013 dice di aver fatto degli allenamenti talmente intensi da svenire e che Salazar gli disse "non ho mai visto nessuno tirare così in allenamento, sei pronto per il sub 3'30" sui 1500"






