Cos'è esattamente il "medio" e a cosa serve?
Re: Cos'è esattamente il "medio" e a cosa serve?
pure pitteri lo fa più lento del RM
Re: Cos'è esattamente il "medio" e a cosa serve?
Ero sicuro al 100% che mi avresti risposto cosìlucaliffo ha scritto: il ritmo gara è... quello che si fa in gara (ma va?).
se non si è mai gareggiato su una distanza, ogni formuletta di equivalenza è (individialmente) aleatoria. spesso gravemente.
se anelate a trovare certezze in atletica basate su numeri fissi... perdete ogni speranza (forse già te lo dissi).
l'apparente "confusione" in realtà è una razionalissima esposizione di una situazione in cui è impossibile/fallace acquietarsi l'anima col numeretto fisso che ti risolve tutti i problemi.
Riguardo le formulette. Nel tuo blog, tu hai mostrato come le formulette non riescono a predire in maniera accurata gli scarti ne per gli amatori ne per gli elite. Ma io credo che non sia questo il modo in cui usarle: servono per avere riferimenti da usare in termini di obiettivo e di allenamento; dirò di più, è utile anche il fatto che non siano accurate, perchè permettono di capire meglio i propri punti di forza e di valutare l'efficacia di un programma di allenamento.
Infine, io non cerco il numeretto fisso e non mi aspetto che si possa semplificare tutto... cercavo solo di capire meglio.
Oltretutto, non mi sconvolge che ci siano mezzi di allenamento che non possano/debbano essere specificati in maniera precisa. Ad esempio, oltre alla corsa easy (diciamo il lento), tutte le uscite "moderate" che faccio (steady run, progressioni, etc,) sono assolutamente fatte sulla base delle sensazioni e di molte altre variabili (e credo che difficilmente potrebbe essere altrimenti).
A questo punto, alla luce di tutta questa discussione (per me molto utile e istruttiva... spero abbia dato spunti utili anche ad altri), la mia domanda iniziale si può riassumere così:
Confrontando gli schemi di allenamento di autori italiani con quelli di autori anglosassoni, ho notato che l'approccio italiano prevede molte sedute (i medi appunto) che sono veramente al limite tra una seduta hard ed una moderata. Al contrario, nell'approccio anglosassone le cose mi sembrano molto più nette: le sedute moderate sono molto distanti da quelle hard (spesso sia per l'intensità che per il volume della porzione corsa ad un'intensità maggiore di easy). Dopo aver riscontrato questa differenza, che a me sembra abbastanza oggettiva, mi è venuta la curiosità di capire perchè c'è questa differenza? Ha dei vantaggi l'approccio "italiano"? Funziona meglio per particolari obiettivi o per chi ha particolari caratteristiche? tutto qui...
Re: Cos'è esattamente il "medio" e a cosa serve?
Io guarderei chi vince le corse, e non sono italiani, guardati una tabella di canova coi keniani 
Mutante sovrumano
Re: Cos'è esattamente il "medio" e a cosa serve?
1) non so perchè c'è sta differenza
2) che anche il medio all'italiana possa funzionare l'abbiamo dimostrato negli anni 80 ampiamente
3) se oggi il mezzofondo italiano fa pietà non è certo a causa del medio
4) una chicca: negli anni 90 furono proprio gli italiani a insegnare agli americani certe cose, valide soprattutto nel mezzofondo prolungato e maratona. ricordo che gli americani erano fissati, per i lavori, con l'IT a prove brevi, furono gli italiani a dire loro di fare anche ripetute medio-lunghe. hudson ancora oggi a canova gli stende tappeti rossi per terra e gli lustra le scarpe.
per finire, anche la questione se sia meglio il medio all'italiana o all'americana è indefinibile.
ma del resto perfino la matematica non è "definibile" al 100%, come mostrato dai teoremi di godel sull'incompletezza
2) che anche il medio all'italiana possa funzionare l'abbiamo dimostrato negli anni 80 ampiamente
3) se oggi il mezzofondo italiano fa pietà non è certo a causa del medio
4) una chicca: negli anni 90 furono proprio gli italiani a insegnare agli americani certe cose, valide soprattutto nel mezzofondo prolungato e maratona. ricordo che gli americani erano fissati, per i lavori, con l'IT a prove brevi, furono gli italiani a dire loro di fare anche ripetute medio-lunghe. hudson ancora oggi a canova gli stende tappeti rossi per terra e gli lustra le scarpe.
per finire, anche la questione se sia meglio il medio all'italiana o all'americana è indefinibile.
ma del resto perfino la matematica non è "definibile" al 100%, come mostrato dai teoremi di godel sull'incompletezza
Re: Cos'è esattamente il "medio" e a cosa serve?
Io, invece, credo di avere bisogno di più medi: io ho riserve di velocità, ma una tenuta generalmente non all'altezza. Siccome di lunghi ogni tanto ne faccio, probabilmente ho bisogno proprio di medi attorno al RMezza di 13/14km
Re: Cos'è esattamente il "medio" e a cosa serve?
Scusate se riporto su la discussione
Il medio fino a poco fa l'ho fatto seguendo il metodo di Rjo cioè una corsa continua a quella FC che ti permette di correre a passo costante senza deriva per almeno 70'
Ultimamente mi esce intorno ai 4'25'', siccome è a tempo quindi non è in funzione di una distaza specifica da preparare, viene sempre intorno ai 16km. Il passo di 4'25'' è circa 10'' più lento del RG10k, è troppo allegro così?
Ultimamente lo faccio a sensazione poi a casa controllo la FC che in genere è in linea con i vecchi medi dove guardavo spesso il cardio, l'impegno è abbastanza alto ma non al limite, un pò più su di un impegno...medio
Non ci potrei fare una maratona
Diciamo che in gara un pò meglio potevo fare, mi si slacciò una scarpa, ma avrò perso una 30ina di secondi non di più.
Io lo trovo veramente utile perché è un allenamento senza pause che ti obbliga ad un impegno fisico e mentale per un tempo abbastanza lungo. Non capisco perché all'estero non venga usato.
Le threshold run sono più aggressive e corte se non ho capito male, ma non riesco a capire se facendo queste al posto dei medi si cerca di ottenere lo stesso stimolo allenante.
Il medio fino a poco fa l'ho fatto seguendo il metodo di Rjo cioè una corsa continua a quella FC che ti permette di correre a passo costante senza deriva per almeno 70'
Ultimamente mi esce intorno ai 4'25'', siccome è a tempo quindi non è in funzione di una distaza specifica da preparare, viene sempre intorno ai 16km. Il passo di 4'25'' è circa 10'' più lento del RG10k, è troppo allegro così?
Ultimamente lo faccio a sensazione poi a casa controllo la FC che in genere è in linea con i vecchi medi dove guardavo spesso il cardio, l'impegno è abbastanza alto ma non al limite, un pò più su di un impegno...medio
Non ci potrei fare una maratona
Diciamo che in gara un pò meglio potevo fare, mi si slacciò una scarpa, ma avrò perso una 30ina di secondi non di più.
Io lo trovo veramente utile perché è un allenamento senza pause che ti obbliga ad un impegno fisico e mentale per un tempo abbastanza lungo. Non capisco perché all'estero non venga usato.
Le threshold run sono più aggressive e corte se non ho capito male, ma non riesco a capire se facendo queste al posto dei medi si cerca di ottenere lo stesso stimolo allenante.
Re: RE: Re: Cos'è esattamente il "medio" e a cosa serve?
Il tuo medio è un ottimo esempio di quello che mi sembra non abbia equivalenti nei "metodi" non italiani. Tu fai 70 minuti ad un ritmo che potrebbe quasi essere da threshold run. Per me sarebbe un allenamento massacrante. Non sei l'unico che vedo fare quel tipo di allenamento... Per questo mi sembra strano.luirt ha scritto:Scusate se riporto su la discussione
Il medio fino a poco fa l'ho fatto seguendo il metodo di Rjo cioè una corsa continua a quella FC che ti permette di correre a passo costante senza deriva per almeno 70'
Ultimamente mi esce intorno ai 4'25'', siccome è a tempo quindi non è in funzione di una distaza specifica da preparare, viene sempre intorno ai 16km. Il passo di 4'25'' è circa 10'' più lento del RG10k, è troppo allegro così?
Ultimamente lo faccio a sensazione poi a casa controllo la FC che in genere è in linea con i vecchi medi dove guardavo spesso il cardio, l'impegno è abbastanza alto ma non al limite, un pò più su di un impegno...medio
Non ci potrei fare una maratona
Diciamo che in gara un pò meglio potevo fare, mi si slacciò una scarpa, ma avrò perso una 30ina di secondi non di più.
Io lo trovo veramente utile perché è un allenamento senza pause che ti obbliga ad un impegno fisico e mentale per un tempo abbastanza lungo. Non capisco perché all'estero non venga usato.
Le threshold run sono più aggressive e corte se non ho capito male, ma non riesco a capire se facendo queste al posto dei medi si cerca di ottenere lo stesso stimolo allenante.
Curiosità, tu hai fatto anche mezze? A che ritmo? Se fai medi di una 16km a 4'25 dovresti riuscire a fare almeno 4'20...
Poi credo che sui 10 vali sicuramente di più del tempo che hai fatto...
Re: Cos'è esattamente il "medio" e a cosa serve?
io direi che è scandaloso che fai 16km a 4'25 in allenamento e poi hai quelle prestazioni in gara.
questo probabilmente accade proprio perchè il medio lo calcolate su % fisse uguali per tutti e a te, per lo "spettro cardio" che hai, viene fuori un medio eccessivamente tosto.
i miei se in allenamento fanno 16km a 4'25 sui 10k vanno a 4 e in mezza a 4'15, mediamente.
poi non è che in america non lo fanno... lo definiscono o un po' più veloce (threshold o tempo run) o un po' più lento (steady o moderate). ma tu lo fai talmente veloce che si avvicina alla prima definizione americana.
questo probabilmente accade proprio perchè il medio lo calcolate su % fisse uguali per tutti e a te, per lo "spettro cardio" che hai, viene fuori un medio eccessivamente tosto.
i miei se in allenamento fanno 16km a 4'25 sui 10k vanno a 4 e in mezza a 4'15, mediamente.
poi non è che in america non lo fanno... lo definiscono o un po' più veloce (threshold o tempo run) o un po' più lento (steady o moderate). ma tu lo fai talmente veloce che si avvicina alla prima definizione americana.
Re: Cos'è esattamente il "medio" e a cosa serve?
Io ho fatto solo 3 gare nella mia vita corro da un anno e poco più, con un metodo da fine settembre (quello di Rjo) sono anche ex obeso 
la prima mezza esordio assoluto senza averla preparata (3 settimane di specifica) l'ho fatta in 1h34' l'ultimo medio prima della mezza, 10 giorni prima lo feci a 4'30'' sempre 15-16km.
Potevo andare un pò meglio non avedo idea di che ritmo gara impostare feci i primi 11km a 4'30'' il resto accelerando, alla fine non ero molto stanco il che mi lascia pensare che potessi accelerare prima.
Prima della seconda gara 10k a 4'15'' con sfiga e percorso non piatto, il medio era a 4'25''
Prima dell'ultima mezza disastrosa il medio era sempre 4'25''
tutti sempre con la stessa % di FC 88-89% nel mio caso, tutti più o meno con le stesse sensazioni.
Penso che dovrei effettivamente forse tarare meglio il medio, così potrei avere magari più corrispondeza tra quello che faccio e i risultati che dovrei aspettarmi. Perché in effetti manco a me tornano.
Quidi in pratica fino ad oggi avrei fatto delle threshold run lunghe 70' o più, quando come tipologia di allenamento dovrebbe essere più corto...male, molto male
la prima mezza esordio assoluto senza averla preparata (3 settimane di specifica) l'ho fatta in 1h34' l'ultimo medio prima della mezza, 10 giorni prima lo feci a 4'30'' sempre 15-16km.
Potevo andare un pò meglio non avedo idea di che ritmo gara impostare feci i primi 11km a 4'30'' il resto accelerando, alla fine non ero molto stanco il che mi lascia pensare che potessi accelerare prima.
Prima della seconda gara 10k a 4'15'' con sfiga e percorso non piatto, il medio era a 4'25''
Prima dell'ultima mezza disastrosa il medio era sempre 4'25''
tutti sempre con la stessa % di FC 88-89% nel mio caso, tutti più o meno con le stesse sensazioni.
Penso che dovrei effettivamente forse tarare meglio il medio, così potrei avere magari più corrispondeza tra quello che faccio e i risultati che dovrei aspettarmi. Perché in effetti manco a me tornano.
Quidi in pratica fino ad oggi avrei fatto delle threshold run lunghe 70' o più, quando come tipologia di allenamento dovrebbe essere più corto...male, molto male


