Solo a titolo informativo, oggi ho parlato con un professionista del settore e voglio aggiornare anche voi, semmai ne abbiate bisogno.simone03031986 ha scritto:Chi si intende di giurisprudenza?
Per far valere l'art. 2125 del codice civile (patto di non concorrenza) basta riportare sul contratto "verrà corrisposto un premio di xxx,0 € a titolo di patto di non concorrenza come da art.2125 del codice civile"? Oppure non vale perchè mancano delle specifiche importanti come per esempio l'area geografica,, la mansione precisa ecc...? Devono essere presenti terze figure (oltre a titolare e dipendente) al momento della firma (notaio, commercialista...) .
Grassie!
Quando si stipula un contratto di "patto di non concorrenza", bisogna specificare nei minimi dettagli almeno i seguenti parametri:
-mansione\i per cui viene richiesta la "restrizione", oltre al settore lavorativo
-periodo di tempo (dopo le dimissioni\licenziamento) per cui vale il patto
-area geografica in cui vale il patto
Dopo aver specificato i suddetti parametri, si passa a stimare l'importo da assegnare al prestatore di lavoro per "ripagarlo del suo sacrificio".
Ovviamente firma e controfirma. Resta comunque il fatto che, se questi parametri risultano troppo restrittivi al momento della cessazione del rapporto di lavoro, il patto risulta nullo o comunque ritrattabile.
Ci sono motivi validi di credere che sia il classico esempio di legge all'italiana...





