Il fatto del giorno!

[simone03031986]

@L'appiedato
...complimenti per il nuovo avatar

[Zedemel]

Luc, il punto è che non c'è "un qualcuno che ti convince", è semplicemente l'evoluzione economica e sociale del mondo occidentale a portare a certe scelte e comportamenti. In una zona "pericolosa" del mondo, se fai 4 figli e te ne muoiono solo 3 di guerre o malattie è vissuto come un successo. In un paese europeo se non porti il figlio alla laurea e ad un buon lavoro è considerato una sconfitta. Ovviamente ho fatto due ipotesi esagerate, ma il concetto è quello, è come fosse cambiato il livello di "soglia di sopravvivenza", sopravvivenza che non è più considerata il semplice significato fisico del termine.
tutto ciò a me non piace, ma è il solito discorso, il peso che ormai ha il denaro in certe società.

[chippz]

Chissà se hanno mai fatto il seguente esperimento:
Prendere due topi di sessi diversi e calcolare la loro fertilità.
Prendere gli stessi due topi, ma separarli (del tipo il maschio deve fare un intero labirinto per arrivare alla femmina) e calcolare la fertilità.
Prendere lo stesso topo maschio e circondarlo da infiniti topi femmina... ma che può raggiungere solo lasciando qualcosa in cambio (una ferita, meno cibo, ecc) e calcolare la fertilità.

Scommettiamo che le tre situazioni portino tre diversi gradi di fertilità?
Quindi, se questo varia al variare delle situazioni (che tradotto sono intese come sforzo richiesto del maschio per raggiungere la femmina), come è possibile che sia dipeso totalmente o principalmente da altri fattori (chimica, genetica, ecc)?
Non è che l'unica differenza tra anni fa è solo il palese diverso grado di sforzo richiesto?

[lucaliffo]

Luc, il punto è che non c'è "un qualcuno che ti convince", è semplicemente l'evoluzione economica e sociale del mondo occidentale a portare a certe scelte e comportamenti. In una zona "pericolosa" del mondo, se fai 4 figli e te ne muoiono solo 3 di guerre o malattie è vissuto come un successo. In un paese europeo se non porti il figlio alla laurea e ad un buon lavoro è considerato una sconfitta. Ovviamente ho fatto due ipotesi esagerate, ma il concetto è quello, è come fosse cambiato il livello di "soglia di sopravvivenza", sopravvivenza che non è più considerata il semplice significato fisico del termine.
tutto ciò a me non piace, ma è il solito discorso, il peso che ormai ha il denaro in certe società.

hai frainteso, in questo caso non intendevo dire che oggi "qualcuno ti convince" a non figliare*... ma qualcuno ti convince a credere a certe cause del fenomeno che sono fittizie.
quindi la mia ipotesi "gombloddista" non riguardava il fenomeno, bensì la narrativa giornalistica sulle cause del fenomeno.
i media non hanno palinsesti e contenuti "casuali".
se vai a rai3 e esponi le cause che ho detto io ti fucilano seduta stante "fasssista! maschilista! medievale!".


*= sei più giovane di me e non ti ricordi quando negli anni 70, negli ambienti di sx, si criminalizzava famiglia, procreazione e, in casi estremi, perfino la penetrazione (atto fasssista... invece ciucciare era da compagni). procreare era bruttokattivo, rendeva la donna schiava e inoltre era la base della riproduzione dell'ideologia kapitalista. questo è legato anche alla visione positiva dell'omosessualità, cosa rivoluzzzzionaria perchè prendendolo in culo non dai braccia alle perfyde fabbrike

nei secoli precedenti invece fu la chiesa a porre limiti, condizionando la procreazione al previo matrimonio.

insomma, se OGGI non c'è un plagio culturale diretto antiprocreativo, IERI c'è stato a sufficienza. e i neuroni ne sono impregnati senza che te ne accorgi.

[lucaliffo]

a sto punto aboliamo le SEDIE perchè sono discriminanti nei confronti di chi soffre di emorroidi

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/03 ... e/2545066/

[Zedemel]

a sto punto aboliamo le SEDIE perchè sono discriminanti nei confronti di chi soffre di emorroidi

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/03 ... e/2545066/

soprattutto pensa che fregatura è stata per quelli che hanno due papà

[Zedemel]

Chissà se hanno mai fatto il seguente esperimento:
Prendere due topi di sessi diversi e calcolare la loro fertilità.
Prendere gli stessi due topi, ma separarli (del tipo il maschio deve fare un intero labirinto per arrivare alla femmina) e calcolare la fertilità.
Prendere lo stesso topo maschio e circondarlo da infiniti topi femmina... ma che può raggiungere solo lasciando qualcosa in cambio (una ferita, meno cibo, ecc) e calcolare la fertilità.

Scommettiamo che le tre situazioni portino tre diversi gradi di fertilità?
Quindi, se questo varia al variare delle situazioni (che tradotto sono intese come sforzo richiesto del maschio per raggiungere la femmina), come è possibile che sia dipeso totalmente o principalmente da altri fattori (chimica, genetica, ecc)?
Non è che l'unica differenza tra anni fa è solo il palese diverso grado di sforzo richiesto?

tutto fa, ma la maggior percentuale del problema è lo stress, "il logorio della vita moderna" come diceva una vecchia pubblicità. Stress diretto (lo sforzo per trovare il compagno/a) e lo stress indiretto (tutte le altre menate della vita di tutti i giorni, lavoro, stile di vita etc.).
Emblematiche certe storie di coppie che non riuscivano ad avere un figlio naturalmente per anni, riescono con l'artificiale, poi evidentemente si son rilassati ed è arrivato il secondo naturalmente.

[loris]

a sto punto aboliamo le SEDIE perchè sono discriminanti nei confronti di chi soffre di emorroidi

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/03 ... e/2545066/

guarda io ho litigato per 3 anni alla materna per questa cosa.

[lucaliffo]

a sto punto aboliamo le SEDIE perchè sono discriminanti nei confronti di chi soffre di emorroidi

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/03 ... e/2545066/

1) nel caso specifico. bambini senza padre/madre ce ne sono sempre stati, non c'è mai stato problema. perchè ORA sta cosa è un problema da un paio d'anni? perchè ci si è messo di mezzo un fattore nuovo: la GAYSTAPO.

2) ma è sul piano generale che episodi come questo evidenziano il grado di degrado raggiunto dai cervelli occidentali, l'incapacità di ragionare sulle conseguenze della "neo etica dei buoni". allora faccio un discorso antropologico generale.

mettiamo che ognuno di noi ha 100 caratteristiche, in 99 stiamo messi bene o nella media (plus) e in 1 male (minus).
nell'1 in cui stiamo male soffriamo nel compararci agli altri 99 che stanno bene. qualcuno ("buono") decide che "non è egualitario" che soffriamo per questo, soluzione: vietiamo ai restanti 99 di manifestare liberamente il loro stare bene, così noi non soffriamo.
ma la FREGATURA è che anche noi che soffriamo per quel 1minus abbiamo 99plus! arriverà qualcuno che ci vieterà i 99plus.
quindi per evitare 1 sofferenza ce ne causano 99, a tutti.
così creiamo una società di repressi, tristi, asfittici, automi... avviene un EQUALIZZAZIONE VERSO IL BASSO.
criminalizzando i plus e santificando i minus creiamo una società sempre più debole, malata, castrata, schiacciata. priva di palle, priva di esuberanza, priva di pienezza vitale, priva di potenza, priva di felicità.

ora, se uno ha 1 minus CACCI FUORI LE PALLE invece che stare a piagnucolare, invece che reclamare sadicamente vendetta nei confronti degli altri 99... cerchi invece o di correggere quel minus o, se non può, di valorizzare le restanti 99 qualità che ha.
non vi sembra una soluzione migliore, più razionale e anche più etica?

p.s. mentre scrivevo mi sono ricordato della prima volta che rimuginai su sto problema. avevo 5 anni e andavo all'asilo dalle suore. ci facevano giocare al "lupo e l'agnello", il lupo era un maschietto e l'agnello una femminuccia. l'agnello doveva scappare e il lupo rincorrerlo.
arriva il mio turno. BAM, partiti, la pischella corre, io faccio uno scatto e in 10 passi la prendo.
arriva la suora e mi dà una legnata sulla schiena "ma che fai scimunito??? devi andare piano! la devi rincorrere ma NON LA DEVI PRENDERE!"
io non capivo... "ma se sono più veloce perchè cazzo devo autolimitare la mia velocità, se la posso prendere?"
fu così che iniziarono le mie tendenze all'ateismo

[GioPod]

La penso anch'io così: omologazione verso il basso, tendenza a limare/celare/occultare le differenze per una presunta paura di presunte discriminazioni.
Le discriminazioni/il razzismo non si combattono dicendo che siamo tutti uguali; perché non lo siamo. Si combatte con la tolleranza per il diverso