Zedemel ha scritto: mar 21 mar 2017, 23:38
Bah, a parte che mi pare di essere l'unico che gli dà contro...per modo di dire... si fa pour parler.
A me, in soldoni, non piacciono gli eccessi che siano il modello "furor diritti gay femministi" o che siano il modello "a la paolo" (poveretto lo tiriamo sempre in mezzo ma è solo per rendere l'idea). A me a volte sembra che il fatto che ora esista un nuovo estremismo, sia un po una giustificazione per sostenere un modello (a la paolo) che sotto sotto piace, per cui l'ex carnefice ora diventa vittima. Ma per me o i modelli sono entrambi carnefici o entrambi vittime al limite.
ma, e chiudo, potrebbe essere che
1. Interpreto male io, quindi chiedo scusa in anticipo
2. Fosse anche così, ad ogni modo, non credo uno voglia e riesca a convincere l'altro
Mi rendo conto però che facciamo gli stessi discorsi da mesi, per cui forse non ha piu se.nso che intervenga su certi temi, sarebbe più interessante che si esprimessero altri , se vogliono.
Ciao
Zedemel,
ebbene mi metto anch'io a fare il
claquer: ti appoggio in pieno.
Come a te, anche a me non piace il fondamentalismo, amo le sfumature, non mi garba la spocchia.
Viviamo un passaggio d'epoca, il mondo sta cambiando e sempre più cambierà. Sono svanite
“le magnifiche sorti e progressive”: la speranza è stata sostituita dalla lagnanza, la buona volontà dall'accidia, la socievolezza dal rancore, la pietà dalla cattiveria.
Ecco dunque che il neologismo
“politically correct” è diventato attributo di infamia: il confronto corretto e rispettoso è considerato ipocrita; la comprensione delle altrui opinioni è diventata opportunismo; il dubbio è ritenuto debolezza o insufficiente perspicacia; l'esame della complessità un inganno per nascondere la verità.
Che dire poi del sostantivo
“buonista” ? Pare che l'essere buoni significhi per forza essere coglioni. Il cosiddetto “buonismo” è associato al moralismo fastidioso, alla stupida tolleranza, a false e superate idee di “certa sinistra”.
Meglio dunque il “cattivismo” contro il “pensiero unico” (altro
cliché di moda”)? Ma sì! Andiamo giù duri: contro le
élite corrotte, la globalizzazione imperante, gli intellettuali asserviti, i
mass media ingannatori, le confraternite imperial-padronali, la cialtroneria della classe politica, la protervia delle
lobby LGBT .
Pare anche a me che sia diventato di moda l'atteggiarsi a
”politically incorrect”: autocompiacendosi nel fare i rudi; facendo i cinici e i beffardi con le altrui debolezze o deficienze; vaticinanando sul futuro del mondo; concionando di verità rivelate; attaccando sempre (tanto per non passare inosservati) tutto e tutti. Qui da noi, in Brianza, si usa dire:
« Chi vusa püsé la vaca l’è sua! » .
Orbene, caro
Zedemel, non cedere ai
“... seminator di scandalo e di scisma...”: non hai né da chiedere scusa in anticipo (per cosa?), né da temere di non esser chiaro, né di essere poco convincente.
