È la stessa cosa degli stadi, di come almeno erano fino a qualche anno fa.
Lì era convenzione sociale accettata che in quel luogo fosse lecito "insanire". Se facevi una rissa in qualunque giorno della settimana o in qualunque altro posto erano cazzi, se facevi la stessa cosa in uno stadio, o lì vicino, te la cavavi relativamente con poco addirittura nulla.
Stessa cosa per lo spaccio di stupefacenti che ai concerti di Vasco e negli stadi è altissimo. Fate la stessa cosa in Parco Sempione a Milano e vedete quello che vi succede.
La successiva indignazione in giornali e tv faceva parte di questa gigantesca pantomima. Insomma dovevi (devi) dare alle masse lo sfogo di tutte le tensioni maturate e represse.
Mi ricordo un vecchio coro della curva del Brescia, dove tra l'altro si affermava che "se vieni in curva sud la scopata è assicurata".
... Pensandoci a freddo la domanda sarebbe "ma perché devo andare in curva sud per scopare? altrove è proibito?"
Ad ogni modo, le cose sono iniziate a cambiare quando la televisione, con i suoi enormi interessi economici, è entrata con prepotenza nel mondo del pallone. A quel punto tutte queste manifestazioni "esuberanza" devono essere eliminate perché disturbano il prodotto.
Beh la massa troverà altri sfoghi...
Su questi argomenti voglio però sentire l'opinione di Lucaliffo.
1,73m x 57kg
obiettivi: mezzofondista in cerca di sfide
Sì, ma io dico, se tutte queste persone che "trasgrediscono" solo in quei luoghi si ribellassero, non si riuscirebbero a cambiare le cose?
Cioè, perché la gente si oppone al sistema solo in certi luoghi e non sempre? Oppure, perché il sistema non funziona in certi luoghi?
Ripensando alle donne di ieri, io dico che ci sta. Magari la musica e il loro idolo le ha caricate tanto da permettersi certi atteggiamenti e allora sono d'accordo. Però perché non fanno la stessa cosa da qualsiasi altra parte? Ho come l'impressione che se queste ricevessero una palpata "accidentale" in metro affollata siano capaci di denunciarti. Invece rischiare lo stupro di gruppo all'aperto ed essere loro stesse a provocarlo, no.
E poi, possibile che non ci siano altre cose che causano la stessa "adrenalina" alle persone?
PS: E io sto escludendo la droga, magari tutte le persone di ieri erano drogate e allora lo stesso comportamento potevano avercelo anche in qualsiasi altro luogo..
Però siamo punto e a capo. Perché la gente si nasconde e usa diversi comportamenti in base ai luoghi o alle situazioni? Bah..
C'è anche da considerare la statistica, su 220.000 persone, quante erano? Qualche decina? Poi ormai il topless è abbastanza sdoganato anche nelle spiagge. Il problema è la solita Rai cattobigotta.
lucaliffo ha scritto: dom 2 lug 2017, 16:32
chippz,
hai una visione troppo ottimista dei drogati.
spirito,
"se vieni in curva sud la scopata è assicurata"
sì, co sta bellezza qua
Scusa, che c'entrano i serbi?
Se sei "de Roma" sai benissimo di cosa sto parlando, e di cosa ha rappresentato il CUCS per i giovani della capitale negli anni 70-80.
Poi ovviamente doveva per forza di cose degenerare.
Comunque il discorso verteva sui luoghi dove culturalmente è accettato "insanire".
Se non ne vuoi parlare ok. Aspetterò l'intervento illuminante di Zivago.
1,73m x 57kg
obiettivi: mezzofondista in cerca di sfide
Io ieri ero al concerto di Vasco e devo dire che è stato un evento stupendo, qualcosa di unico, bisognerebbe avere il buon senso di ammettere la grandezza di Vasco come artista al di là che la sua musica piaccia o meno.
Un cantante che riesce a far muovere 220000 persone qualcosa di buono l'avrà, magari la sua voce non è delle migliori ma i suoi testi qualcosa dicono, poi ripeto la musica è questione di gusto personale mentre la grandezza dell'artista non si discute.
@spirito mi dispiace ma quella dello "spino libero" è abbastanza una cazzata, ho fatto 5 concerti di Vasco più almeno un altra 20ina tra festival e artisti vari, da Bowie agli Stones ai Supertrump, e non ho mai visto un concerto dove fosse "liberalizzato" l'uso di droghe, poi logicamente quando hai a che fare con una determinata mole di persone, sai benissimo anche tu, che i controlli non possono essere a tappeto ed è impossibile controllare tutti tutti anche per colpa delle leggi, se io mi infilo della marjuana nelle mutande fanno abbastanza fatica a trovarmela.
Non si riesce a fermare lo spaccio in paesini di 5000 abitanti figurati se ci riescono in un concerto con 50/100000 persone o 220000 come ieri.
Ieri oltretutto c'erano dei controlli assurdi, per entrare al parco ho dovuto passare 4 controlli di cui 2 con i metal detector cosa che non mi era mai capitata prima in vita mia e questo grazie ai simpaticoni che inneggiano allah e che hanno il vizio di farsi esplodere e nonostante tutti quei controlli la gente entrava comunque con droghe varie. I cani antidroga hanno avuto il loro da fare visto che si parla di almeno 500 persone beccate.
Io gli unici luoghi dove ho visto le forze dell'ordine chiudere gli occhi ( ne ho avuto anche esperienza personale durante l'anno di leva nell'Arma) sul consumo di droghe sono i centri sociali autogestiti, lì bene che non puoi entrare a dire niente a nessuno, tutti liberi di fare quello che vogliono.
PB:10km: 42'20" -21km: 1'35'58" -42km: 3h27'46" -50km: 4h34'42" -100km: 10h57'11" next: 03/04 Maratona del Lampone - 25/04 50km di Romagna - 21/05 100km Del Passatore
Vuol dire che le cose sono cambiate Loris. L'unico a cui sono andato il livello "stupefacente" era a livelli di liberalizzazione totale.
Meglio così.
Sui centri sociali non conosco per via diretta la situazione, ma più di una persona mi ha riferito che sono praticamente zona franca.
1,73m x 57kg
obiettivi: mezzofondista in cerca di sfide
Quando ci si trova in contesti di massa (raduni, cortei, ammassamenti) scattano dinamiche comportamentali omogenee. La moltitudine, tanto più quando ci si trova in mezzo, eccita gli animi. Gli individui, anche i più prudenti, consapevoli e di spirito autonomo, tendono ad uniformarsi all'andamento generale. Prevale la condotta del branco: soprattutto se c'è un capo-branco che sa bene incitare gli animi. Sospinti, protetti (e celati) nell'uniformità dell'ammasso si fanno cose che mai faremmo da soli o in piccolo gruppo.
Questo comportamento è ben analizzato dal Manzoni quando racconta la trasformazione di Renzo Tramaglino, da pacifico “montanaro” ad acceso rivoltoso, allorché si trovò invischiato ne “Il tumulto di S. Martino “.
« Chi forma poi la massa, e quasi il materiale del tumulto, è un miscuglio accidentale d'uomini, che, più o meno, per gradazioni indefinite, tengono dell'uno e dell'altro estremo: un po' riscaldati, un po' furbi, un po' inclinati a una certa giustizia, come l'intendon loro, un po' vogliosi di vederne qualcheduna grossa … » A. Manzoni - “I PROMESSI SPOSI” Cap. XIII
Nella mia vita molte volte ho rischiato d'essere trascinato dalla moltitudine, e tante volte mi salvai ricordando a tempo quelle pagine.
Una situazione similare a quella che qui discutiamo io la vissi nel 1976 alla “Festa del proletariato giovanile” che si tenne al Parco Lambro di Milano. Si trattò di un'emulazione, in sedicesimo, del “Festival dell'Isola di Wight” svoltosi pochi anni prima.
In 100.000 (non paganti) ci lasciammo trascinare, dalle musiche di Demetrio Stratos, Finardi, Camerini, Toni Esposito, PFM, Don Cherry e, appunto scimmiottando certa trasgressione “alternativa” allora di moda, pure noi ci mettemmo a ballare nudi (il festival era organizzato dalla rivista “RE NUDO”… un nome un programma).
Non vi era brama libidinosa e nemmeno era poi tanta la provocazione in disubbidienza ai costumi borghesi; più di tutto c'era del giovanile esibizionismo e tanta ingenuità.
Capimmo bene più tardi che, se “la rivoluzione non è un pranzo di gala”, neppure è una festa e che il mondo non si cambia con il rock 'n' roll, la musica alternativa, e l'hippie style. Poi molti di quei giovani “alternativi”: o furono risucchiati nel buco nero delle droghe pesanti; oppure, nel giro di pochi anni, da hippy diventarono yuppie.
Eppure... ♫♫♫
Eppure a volte non mi spiacerebbe essere quelli di quei tempi là,
sarà per aver quindici anni in meno o avere tutto per possibilità…
Perchè a vent’ anni è tutto ancora intero, perchè a vent’ anni è tutto chi lo sa,
a vent’anni si è stupidi davvero, quante balle si ha in testa a quell’ età,
oppure allora si era solo noi non c’ entra o meno quella gioventù:
di discussioni, caroselli, eroi quel ch’è rimasto dimmelo un po’ tu…
♫♫♫
P.S. Non ho visto per intero il concerto trasmesso dalla RAI. L'avrei visto volenteri sennonché, dopo la prima canzone (l'ironicissima "Colpa d'Alfredo") non ce l'ho fatta a sopportare il continuo blaterare del Paolo Bonolis. Mi chiedo come ha potuto il "Blasco", così originale e anticonformista, scegliere di essere commentato da un personaggio così gretto.
Infine, devo aggiungere che mi ha messo un po' di mestizia il vedere l'uomo che io idealizzavo nel... ♫♫♫
voglio una vita spericolata
voglio una vita come quelle dei film
voglio una vita esagerata
voglio una vita come Steve McQueen
♫♫♫
... così imbolsito e invecchiato.