Psicologia

[Zedemel]

Tra l'altro, da laureato, non trovo così corretto ci siano disparità solo per il titolo di studio, ho conosciuto laureati in economia in università molto prestigiosa che non sapevano nemmeno cosa significava monopolio naturale

[Zedemel]

A proposito di titoli di studio, finale della 4x100, e politically correct, ecco un articolo superpolitically scorrect.
Qualche dubbio sulla discussione dei dati però mi sorge.

https://www.rischiocalcolato.it/2017/08 ... iallo.html

Ma Ashton Eaton di che razza è?
I numeri son numeri, però 30 anni fa gli asiatici avrebbero avuto lo stesso risultato?

[zivago]

io ti menziono perchè tu INCREDIBILMENTE continui a negare...

Tu mi menzioni perché son l'unico che ti risponde...
... Sono stato sufficientemente chiaro o tra un mese tocca far ancora copia incolla, spero di no.

Paziente Zedemel,
il tuo errore è quello di volerti confrontare (mettere di fronte, a riscontro, una cosa con l'altra) con chi vuol solo aver ragione; con chi non è interessato a capire ma vuole unicamente vincere la disputa. Ebbene sappi che nessuna prova o discussione può sconvincere i convinti.

È assai difficile dialogare con quelli che pontificano le proprie opinioni e, su quelle degli altri, nemmeno vogliono riflettere. È dura discutere con chi si esprime a slogan oppure, anziché metter nel piatto farina del proprio sacco, attinge qua e là dal pozzo del web, articoli, tabelle, concetti che gli fan più comodo per mortificare l'interlocutore/avversario.

Ora, soprattutto in rete, va di moda il “cattivismo”. Guai a chi si dice tollerante, a chi cerca di comprendere, di prestare attenzione agli altri, di attenersi a regole di comportamento e linguaggio rispettose, o addirittura, non sia mai, di praticare la bontà. Maledetto sia il buonismo di chi aiuta i migranti, sostiene le ragioni delle donne, dei disabili, degli omosessuali, delle minoranze discriminate. Le vicinanza, l'empatia, l'attenzione verso chi è più debole sono sempre considerate ipocrisie, false manifestazioni di perbenismo, nel migliore dei casi stupidità di chi non comprende bene.
Il “cattivo” invece sa come stanno veramente le cose. Sì perché il cinico à la page si aggiorna da fonti fidatissime, che rivelano tutto; mica come quei meschini che ci limitiamo alla lettura dei quotidiani nazionali. Egli, agendo come un investigatore di polizia, sommando centinaia di indizi, leggondo le dichiarazioni degli "imputati", annotando le correlazioni temporali fra fatti accertati, ha fatto il quadro della situazione. Così ha disvelato l'immane inganno che domina il mondo: il politicamente corretto.
Sono quindi da compatire, deridere, se occorre anche insultare, quei poveretti che non capiscono, perchè: o sono stupidi, o sono complici del diabolico complotto.

Dici dunque, tollerante Zedemel, che val la pena continuare a discutere con chi ritene di possedere la verità? Forse sì, forse no. A giudicare dal numero dei partecipanti a questo forum, sempre in riduzione, sembra che prevalga la seconda ipotesi.

[zivago]

... zivago è stato chiaro, l'ha detto che è nazi-femminista

È no! Non basta aggiungere una emoticon ad una malevola provocazione (insulto?) per poi, magari, dire ch'era ironia. La qualifica di nazista, per chi sa cosa sia stato il nazismo, è grave se usata con superficialità; è infamante se attribuita con intenzione.
Non sei spiritoso, anzi: sei noioso con le tue vittimistiche fissazioni sul femminismo o l'LGBT; sei assurdo nel riproporre, sempre, il complotto planetario del politically correct per annullare la naturalità umana, fino all'estinzione della specie; sei vanaglorioso nel vantare le tue (presunte) imprese sessuali; sei fastidioso quando, con la spocchia di chi crede si sapere tutto, dai ad intendere a noi, poveri fessacchiotti, di non aver capito nulla.
Ho perfino dei dubbi sulla tua (auto-vantata) competenza di preparatore atletico: non foss'altro che per le poche o nulle citazioni che si fanno di te nelle pubblicazioni sportive, e lo scarso seguito, pratico e teorico, che hai.
Tu, piuttosto, mi richiami un personaggio proposto da Maurizio Crozza: l'hater NAPALM51 che passa le giornate su internet, plagiato da bufale e complotti che scova in ogni dove, che sa solo criticare e, soprattutto, disprezzare e odiare.

Ebbene sì! Io forse sono femminista e, se così sono considerato, ne sono orgoglioso.
Di sicuro non sono nazista. Sono femminista, omosessualista, progressista, buonista (ma non buono): sto con i negri, gli zingari, le minoranze di ogni genere; sto dalla parte di quelli che, non per colpa loro ma per condizione storica, si trovano in posizione di svantaggio.

Rinvio dunque al mittente la qualifica di nazista. Non mi appartiene il nazi-fascismo che, appunto, si identifica nel “Supeuomo”: dotato di incontenibili (perché “ce l’ha duro”) primordiali istinti; ossessionato da pregiudizi e paure verso le minoranze che contaminano la sua purezza; propenso ad esaltare la cattiveria piuttosto che la bontà; istericamente antifemminista, omofobico, avverso agli “anormali”.

[lucaliffo]

vabbè zivago,
hai vomitato il tuo odio e la tua infamia come sempre, ora vatti a prendere un prozak

[lucaliffo]

A proposito di titoli di studio, finale della 4x100, e politically correct, ecco un articolo superpolitically scorrect.
Qualche dubbio sulla discussione dei dati però mi sorge.

https://www.rischiocalcolato.it/2017/08 ... iallo.html

Ma Ashton Eaton di che razza è?
I numeri son numeri, però 30 anni fa gli asiatici avrebbero avuto lo stesso risultato?

in 30 anni agli asiatici gli hanno drasticamente cambiato la CULTURA. il produttivismo occidentale si è installato sulla loro base tradizionale di obbedienza e asservimento (degli istinti in primis).
ma io non credo al QI, misura creata da occidentali, con parametri occidentali e per fini occidentali.

[spiritolibero]

A proposito di titoli di studio, finale della 4x100, e politically correct, ecco un articolo superpolitically scorrect.
Qualche dubbio sulla discussione dei dati però mi sorge.

https://www.rischiocalcolato.it/2017/08 ... iallo.html

Non è politicamente scorretto: è semplicemente un mucchio di stronzate messe alla rinfusa.
Cioè parte dall'atletica di velocità, per passare al quoziente intellettivo, all'aggressività "naturale", ai cinesi... ma che minchia scrive questo qui? Anonimo per giunta. Sarà il caldo di questi giorni.
Visto che parla tanto di razze, perché non fa un'indagine storica di quante guerre ci sono state nel mondo occidentale dal 476 d.c. al 1945 e con quale frequenza? Poi, i peggiori crimini e stermini di massa li hanno commessi i neri bingo-bongo poco intelligenti? Non mi risulta. La schiavitù chi l'ha praticata fino ai primi del '900? Gli afro-americani?

I fattori economici in prima battuta e culturali subito a ruota sono quelli che determinano i comportamenti e le azioni. Seguendo il ragionamento dell'articolo dovremmo concludere che l'"uomo bianco" -ma poi uomo bianco di che cosa? che siamo a nostra volta un frutto di incroci di etnie preesistenti- avrebbe un gene che lo induce a dominare e sottomettere il mondo. Giulio Cesare, Alessandro Magno, Attila, Carlo V, Napoleone, Hitler erano infatti bianchissimi e "occidentalissimi".

[spiritolibero]

Sto facendo delle lezioni di italiano ad alcuni ragazzi stranieri e ho ripreso i miei libri di antologia delle scuole medie.
Ecco, questi libri, visti con la mentalità di oggi, sono "politicamente scorretti".
Si passa dalla descrizione di un ciclista in braccio alla discesa di Orio Vergani, assolutamente fantastica, alla presa in giro delle liti condominiali con il brano "le pareti sottili degli appartamenti moderni", poi ci sono dei brani di Mark Twain dove i bambini protagonisti allegramente si insultano dandosi del "ciccione pieno di brufoli", dello "scheletrico", dell'"idiota totale" del "frocio" e molto altro ancora, e tra l'altro il testo è stato pure molto "ripulito" di alcune espressioni.
Poi c'è pure una lettera dal carcere di Gramsci inviata al figlio il quale si lamentava che studiare è difficile e la buonanima conclude "sentiamo quali sono questi problemi?". Che sta per dire, studia e non lamentarti, e ringrazia che sono rinchiuso qui dentro altrimenti minimo un paio di ceffoni non te li toglieva nessuno.

Tutto questo "appena" 25 anni fa.
Non so cosa mettano adesso nei libri di scuola, ma oggi mi pare difficile trovare contenuti così "politicamente scorretti".

[GioPod]

Usti... il tollerante ha rivelato la sua natura, come tutti gli empatici: freddo odio in risposta ai diverso-pensanti: altro che haters!

[Ericradis]

A proposito di titoli di studio, finale della 4x100, e politically correct, ecco un articolo superpolitically scorrect.
Qualche dubbio sulla discussione dei dati però mi sorge.

https://www.rischiocalcolato.it/2017/08 ... iallo.html

Non è politicamente scorretto: è semplicemente un mucchio di stronzate messe alla rinfusa.
Cioè parte dall'atletica di velocità, per passare al quoziente intellettivo, all'aggressività "naturale", ai cinesi... ma che minchia scrive questo qui? Anonimo per giunta. Sarà il caldo di questi giorni.
Visto che parla tanto di razze, perché non fa un'indagine storica di quante guerre ci sono state nel mondo occidentale dal 476 d.c. al 1945 e con quale frequenza? Poi, i peggiori crimini e stermini di massa li hanno commessi i neri bingo-bongo poco intelligenti? Non mi risulta. La schiavitù chi l'ha praticata fino ai primi del '900? Gli afro-americani?

I fattori economici in prima battuta e culturali subito a ruota sono quelli che determinano i comportamenti e le azioni. Seguendo il ragionamento dell'articolo dovremmo concludere che l'"uomo bianco" -ma poi uomo bianco di che cosa? che siamo a nostra volta un frutto di incroci di etnie preesistenti- avrebbe un gene che lo induce a dominare e sottomettere il mondo. Giulio Cesare, Alessandro Magno, Attila, Carlo V, Napoleone, Hitler erano infatti bianchissimi e "occidentalissimi".

Il bello di questo articolo, che in gran parte non condivido per come discute i dati (ammesso che siano seri e statisticamente significativi), è che pone delle domande scomode. È vero che la genetica della specie umana è praticamente identica ma tra le tre razze e le relative ibridazioni(come Eaton) esistono differenze fisiche riconosciute. Ci sono anche differenze nelle capacità intellettive?
Sono in accordo con te a dire che fattori economici e culturali sono i più importanti, ma questi sono caratteristici delle etnie, non della razza.
Ora, se ci riferiamo agli afroamericani, se fossero veri i dati citati da Funnyking, significa che nonostante i secoli non formano ancora un'etnia vera e propria con gli americani di origine europea.