Allenamento: la filosofia cardiocentrica

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lucaliffo
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Re: Allenamento: la filosofia cardiocentrica

Messaggio da lucaliffo »

beh almeno agli 800m potrebbero arrivarci, visto che è solo per sforzi inferiori a 1'30 che l'anaerobico supera l'aerobico...
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disti
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Re: Allenamento: la filosofia cardiocentrica

Messaggio da disti »

Ericradis ha scritto: È anaerobico alattacido, per loro praticamente il demonio :evil:
:lol3: :lol3: :lol3:
1km: 3'12" - 23/07/2019
1.5km: 4'59" - 02/10/2020
3km: 10'35" - 01/08/2020
5km: 18'28" - 28/08/2020
10km strada: 37'32" - 16/02/2020
HM: 1h22m51s - 03/11/2019
M: 2h55m09s - 20/10/2019
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lucaliffo
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Re: Allenamento: la filosofia cardiocentrica

Messaggio da lucaliffo »

questo qua consiglia di fottersene della deriva:
http://skodeg-o.com/wp-content/uploads/ ... colare.pdf

ma chiedo ai cuoretici: perchè dovrei fare della deriva il centro delle mie preoccupazioni?
ci sono prove, studi scientifici secondo i quali farlo porta a lungo termine a miglioramenti maggiori del non farlo?
se ho deriva:
- o abbasso progressivamente il passo della seduta
- o imposto fin dall'inizio un passo più lento per non andare in deriva
- o spezzo l'allenamento
ci sono prove, studi scientifici secondo i quali fare ste cose porta a lungo termine a miglioramenti maggiori del non farlo?
ovvero, ci sono prove, studi scientifici secondo i quali abbassare il passo, la potenza erogata, quindi correre con una meccanica sempre più lontana da quella di gara, porta a lungo termine a miglioramenti maggiori del non farlo?

abbiamo riscontri certi sulle cause della deriva, ovvero della diminuzione progressiva del volume sistolico?

c'è gente che in un medio ha deriva finale di 10bpm... possono corrispondere a 30"/km... scendere progressivamente da 4 a 4'30 al km è più allenante che continuare a 4 fregandosene della deriva?

sta derivona siete sicuri che corrisponda a un MOSTRUOSO aumento dello sforzo (30"/km è qualcosa di mostruoso)?

in sostanza continuo ad avere sempre più dubbi sull'equivalenza FC = sforzo = eventi fisiologici = efficacia dell'allenamento.
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Salvo
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Re: Allenamento: la filosofia cardiocentrica

Messaggio da Salvo »

Per quel che può contare, dico la mia. I tuoi dubbi sono più che fondati. A sostegno porto, sinteticamente, la mia esperienza. Dopo una maratona corsa a 4.36 di media (aprile 2014) intrapresi il metodo cardiocentrico. Da maggio a settembre feci "costruzione" con cl tra il 70 e il 75% della FC. Da ottobre iniziai la specifica per poter correre una mezza a fine novembre sub 1h e 30' (PB risalente a gennaio 2014 di 1h.30'.52'').
La mezza si rivelò un disastro. La chiusi @4'45'' di media.
Scottato, ripresi ad allenarmi, nel dicembre 2014, con le tabelle di albanesi. Correvo avevndo riguardo solo al ritmo e fregandomene della FC. Dopo 3 mesi di "ritorno alle origini", nel marzo 2015 tornai in ottime condizioni di forma: corsi infatti la maratona che avevo preparato @4'35'' di media.
Quindi allenamenti secondo il ritmo (e non secondo la FC) per tutta la vita!
Zedemel
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Re: Allenamento: la filosofia cardiocentrica

Messaggio da Zedemel »

lucaliffo ha scritto:questo qua consiglia di fottersene della deriva:
http://skodeg-o.com/wp-content/uploads/ ... colare.pdf

ma chiedo ai cuoretici: perchè dovrei fare della deriva il centro delle mie preoccupazioni?
ci sono prove, studi scientifici secondo i quali farlo porta a lungo termine a miglioramenti maggiori del non farlo?
se ho deriva:
- o abbasso progressivamente il passo della seduta
- o imposto fin dall'inizio un passo più lento per non andare in deriva
- o spezzo l'allenamento
ci sono prove, studi scientifici secondo i quali fare ste cose porta a lungo termine a miglioramenti maggiori del non farlo?
ovvero, ci sono prove, studi scientifici secondo i quali abbassare il passo, la potenza erogata, quindi correre con una meccanica sempre più lontana da quella di gara, porta a lungo termine a miglioramenti maggiori del non farlo?

abbiamo riscontri certi sulle cause della deriva, ovvero della diminuzione progressiva del volume sistolico?

c'è gente che in un medio ha deriva finale di 10bpm... possono corrispondere a 30"/km... scendere progressivamente da 4 a 4'30 al km è più allenante che continuare a 4 fregandosene della deriva?

sta derivona siete sicuri che corrisponda a un MOSTRUOSO aumento dello sforzo (30"/km è qualcosa di mostruoso)?

in sostanza continuo ad avere sempre più dubbi sull'equivalenza FC = sforzo = eventi fisiologici = efficacia dell'allenamento.
avevo già letto quell'articolo.

È abbastanza normale che c entri la termoregolazione, un motore che si scalda troppo diventa meno efficiente, e infatti d'estate si va più piano che in primavera autunno.

torniamo sempre lì, si parla di fitness o di competizioni. Alla fine chi fa gare una certa dose di sensazioni personali le deve saper valutare, non bastano i mezzi tecnologici.
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GioPod
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Re: Allenamento: la filosofia cardiocentrica

Messaggio da GioPod »

Il problema è come integrare la deriva negli allenamenti cuoretici e gli farebbe saltare tutti i conti. Per questo motivo tendono a non considerarla, come chi si allena sul passo. Ma questo comporta degli allenamenti che, soprttutto d'estate, ma non solo, tendono a rallentare il passo verso la fine, quando la deriva, a parità di passo e sensazioni, fa aumentare le pulsazioni

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salvassa
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Re: Allenamento: la filosofia cardiocentrica

Messaggio da salvassa »

Se può servire... oggi ho accompagnato mia moglie a una parkrun queste corse da 5km che si fanno il sabato in uk.

Media 5.52 che per uno scarso come è corsa ultralenta meno di fl1 per capirci.

Risultato media fc 80% massima 170 su 186. Tutto per l'adrenalina della gara e vedere le persone correre intorno. A leggere il grafico dopo due km la fc si è abbassata (pur rimanendo più alta di una corsa rigenerante).
Il cardio era ok da pulsazioni pre e post...

Questo per dire che, certo, la fc può essere un decente indicatore dello sforza ma se la si assolutizza (ho letto di chi suggerisce di fare una mezza impostandola sul cardio) si fanno danni enormi.
PB: 5k 19'07 (passaggio test in pista 29/1/2022) 10k 38'34" (test in pista 29/1/2022) 21k 1h23'23" (Roma Ostia 06/03/2022) 42k 2h58.47 (Milano 2022)
Squat 145 Panca 100 Stacco 185
luirt
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Re: Allenamento: la filosofia cardiocentrica

Messaggio da luirt »

Tranne che per le prime corse da obeso dove schiattavo dopo 2km in genere non ho mai avuto deriva.
Anche con i lunghissimi che facevo con RJo da 3h non andavo mai in deriva, forse perché corro la mattina presto o sono fatto così non lo so.
Pure i medi che si fanno di la, subito sono arrivato a FM4 e ho anche 2 FM5 (90%) senza deriva, però non è che vado più forte di chi ha deriva :hihihi:
Penso che nella capoccia resterò sempre cardiocentrico, il cuore mi indica abbastanza bene che sforzo sto facendo, all'inizio mi è stato molto utile, oggi forse un pò meno, mi baso sulle sensazioni non guardando il cardio e più o meno sempre nella fascia o zona giusta finisco.

In un altro libro ho trovato che parlano di % cardiache, però i lenti poi te li propone in una fascia che va dal 75% all'82% più sotto è indicato solo per warmup e recovery. Su per giù come percentuali su di me ci piglia a 80% in salita ancora respiro facile e solo dal naso a 82% non ho provato, però già vado in un lento sveltino.
lucaliffo
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Re: Allenamento: la filosofia cardiocentrica

Messaggio da lucaliffo »

quando feci un quadro riassuntivo cardio sui miei, a fine 2014, rilevai la cl tra il 73 e l'82%.
sotto al 75 stavano i più giovani e sopra il 78 i più anziani.

cl definita per tutti così: "facile, fatica zero, passo mediamente 1'-1'15/km più lento del 10k"
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luirt
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Re: Allenamento: la filosofia cardiocentrica

Messaggio da luirt »

lucaliffo ha scritto:quando feci un quadro riassuntivo cardio sui miei, a fine 2014, rilevai la cl tra il 73 e l'82%.
sotto al 75 stavano i più giovani e sopra il 78 i più anziani.

cl definita per tutti così: "facile, fatica zero, passo mediamente 1'-1'15/km più lento del 10k"
Il libro è 80/20 di Matt Fitzgerald, non parla solo di % ma anche di passo e RPE che secondo me all'inizio è la più complicata da seguire ma in poco tempo capisci e diventa forse l'indicazione più precisa, magari aiutandoti con gli strumenti che siano passo o FC.
A me il lento viene in una forbice che va da +55'' a 1'20'', anche più piano +1'30'', raro ma capita.

Solo che mi continuo a definirmi cardiocentrico perché per me il cuore non è disgiunto dallo sforzo che stai facendo, non è che va per cazzi suoi. Concordo invece sul non fissare % uguali a tutti che generano sforzi differenti, ad alcuni manco sforzo da corsa :joint: