NicolaRossi1 ha scritto: gio 30 lug 2020, 8:32
Giornatina del Giuliano elvetico.
AM: 4 x (1500 R:3' + 2 x 500 R:1'30/5'), 1500 media 4'12 ca, 500 in 1'15
PM: 3 x 800 R: 6-7' + 4 x 200 R: 2'-4', 800 media 2'00 ca, 200 in 25 ca.
Di allenamento per i 10000/mezza non me ne intendo, ma sinceramente non mi piace per nulla.
Chilometraggio 150/170, sempre abbastanza tirato, pochissimi medi/tempo run quasi sempre brevi, abbondanza di ripetute lattacide con recuperi veramente ampi.
Assomiglia di più ad una preparazione per i 1500m
NicolaRossi1 ha scritto: gio 30 lug 2020, 8:32
Giornatina del Giuliano elvetico.
AM: 4 x (1500 R:3' + 2 x 500 R:1'30/5'), 1500 media 4'12 ca, 500 in 1'15
PM: 3 x 800 R: 6-7' + 4 x 200 R: 2'-4', 800 media 2'00 ca, 200 in 25 ca.
Di allenamento per i 10000/mezza non me ne intendo, ma sinceramente non mi piace per nulla.
Chilometraggio 150/170, sempre abbastanza tirato, pochissimi medi/tempo run quasi sempre brevi, abbondanza di ripetute lattacide con recuperi veramente ampi.
Assomiglia di più ad una preparazione per i 1500m
non m´é mai piaciuto e continua a non piacermi.
chiamiamolo "il bandito giuliano"
Ma non è simile alla polarizzazione che si diceva nell'altro thread tempo fa con Dimitry? Quella di Seiler? Dividere tutto in tre zone (dove z1 sta "below aerobic threshold", z2 "tempo e sweet spot", z3 invece fino a mmp6 quindi poco sopra v02max) e fare 75/80% in z1, poco z2 e 10/15% z3.
Quindi tanti lavori fuori soglia e pochissimi medi o ripetute lunghe sub soglia.
Però non mi pare il top per i 10km... praticamente la zona più specifica la si salta a pié pari..
Invece io credo sia una "nuova moda", mi era capitato di leggere di recente un articolo per ciclismo sulla polarizzazione. Si parlava esattamente di ciò che diceva Seiler, ovvero 3 zone e scartare tutto ciò che c'è tra le due soglie (che poi è esattamente il mio metodo di allenamento sui rulli degli ultimi mesi, rifletto a pieno sia le intensità sia la distribuzione sulla settimana.. e infatti è stato il periodo in cui sono migliorato di più, ma non ho il focus sulla soglia, infatti non lo vedo utile per quello).
È una cosa per cui in molti si stanno muovendo ora per pubblicizzare questa metodologia. E da quel che mi sembra di vedere, la polarizzazione viene definita così.
Come se non si intendesse più il polarizzare alterando allenamento hard (che può essere pure un lavoro in soglia o sub soglia, non per forza deve essere a v02max o simili) a N allenamenti easy, bensì ora il polarizzato è questo. O vai nettamente sopra soglia o rigenerante.
Dunque ripetute lunghe e medi non si possono più fare.
Può essere anche che stiano facendo ciò per farlo diventare più veloce? Ha fatto 59' in mezza che di solito lo fa gente molto più veloce di lui nelle distanze più corte.
chippz ha scritto: gio 30 lug 2020, 14:09
Invece io credo sia una "nuova moda", mi era capitato di leggere di recente un articolo per ciclismo sulla polarizzazione. Si parlava esattamente di ciò che diceva Seiler, ovvero 3 zone e scartare tutto ciò che c'è tra le due soglie (che poi è esattamente il mio metodo di allenamento sui rulli degli ultimi mesi, rifletto a pieno sia le intensità sia la distribuzione sulla settimana.. e infatti è stato il periodo in cui sono migliorato di più, ma non ho il focus sulla soglia, infatti non lo vedo utile per quello).
È una cosa per cui in molti si stanno muovendo ora per pubblicizzare questa metodologia. E da quel che mi sembra di vedere, la polarizzazione viene definita così.
Come se non si intendesse più il polarizzare alterando allenamento hard (che può essere pure un lavoro in soglia o sub soglia, non per forza deve essere a v02max o simili) a N allenamenti easy, bensì ora il polarizzato è questo. O vai nettamente sopra soglia o rigenerante.
Dunque ripetute lunghe e medi non si possono più fare.
come sempre quando si segue UNA ideologia si esagera, si storpia, si generalizza, si omette.
magari funge per il ciclismo, per altre cose no
Zedemel ha scritto: gio 30 lug 2020, 14:56
Può essere anche che stiano facendo ciò per farlo diventare più veloce? Ha fatto 59' in mezza che di solito lo fa gente molto più veloce di lui nelle distanze più corte.
se l´intenzione é quella sbagliano perché non é quello il suo problema bensí la resistenza a ritmo intorno a 2´40
lucaliffo ha scritto: gio 30 lug 2020, 14:56
come sempre quando si segue UNA ideologia si esagera, si storpia, si generalizza, si omette.
magari funge per il ciclismo, per altre cose no
Infatti Seiler fa una zuppa unica tra ciclismo, sci di fondo, corsa. Tra l'altro mi sembra c'entri col fondo norvegese.
Rimane il fatto che per scelta o per necessità, i volumi di allenamento (in termini di ore) che si fanno in altri sport, non si fanno nella corsa, quindi dovrebbe essere normale considerare la corsa un mondo a sè stante.