TdF 2020

[marekminutski]

Se vince..... e anche se vince non so quanto sia bello dire:"ho vinto perché al gruppo non gli è importato una mazza della mia azione quindi sono rimasti tranquilli mentre io spingevo e spingevo pregando che non mi raggiungessero".
Penso siano poche le fughe in cui parte uno a 150 km dal traguardo e il gruppo non lo riesce a raggiungere nemmeno impegnandosi a fondo.

Ripeto, non hai la minima idea di quelle che sono le dinamiche nel ciclismo.
Non è che parte la fuga e il gruppo inizia ad inseguire, perché se così fosse non partirebbe manco una fuga.
Succede che la fuga parte, il gruppo va a spasso per 100 km e lascia anche 4-5-6-7-8 minuti alla fuga (perché se tieni il gruppo compatto, comunque qualcuno deve sempre star davanti a tirare e nessuno vuol farlo, quindi meglio che vada la fuga così fai un po’ di km tranquilli). Poi a seconda del tipo di tappa, ci sono determinate squadre che hanno interesse ad andare a recuperare la fuga. Spesso succede che li riprendono, a volte il gruppo sbaglia i conti e la fuga arriva. Sono rarissime le volte (capita solo nella 3a settimana di un grande giro di solito quando sono tutti stanchi) che il gruppo non ha interesse a chiudere sulla fuga e quindi arrivano con 15’ di ritardo.

[orli]

bisogna tenere presente pure l'impatto mediatico per lo sponsor....in Italia l'esempio lampante sono la Bardiani e la Androni del grande Savio....sempre in fuga per la vittoria di tappa ma soprattutto per lo sponsor...

[disti]

Oppure può capitare raramente che il gruppo non riesce a riprendere i fuggitivi per il vento forte. Mi ricordo una tappa in pianura dove Froome, Sagan con un'altra decina di corridori sono riusciti a guadagnare sul gruppo in pianura. In condizioni normali è il gruppo che decide il destino di una fuga

[chippz]

Ma appunto, è quello che dico. La riuscita o non riuscita della fuga è quasi sempre merito o colpa del gruppo. Non c'è nessuno al giorno d'oggi che a 150 km dal traguardo stacca tutti e poi va a vincere con le sue gambe (ovvero che il gruppo non lo riesce a raggiungere non perché gli ha lasciato troppo vantaggio ma perché proprio quello in fuga va più veloce).
Ovvio che la gente ci prova e che si fai l'immagine, come il tizio che era in fuga da centinaia di km poi è stato ripreso dal gruppo e sapendo che poi la telecamera non l'avrebbe mai più inquadrato ha salutato.

Però "è una cosa che racconti ai nipoti", boh. "Una volta ho vinto una tappa di un grande giro perché ero in fuga e il gruppo ha sbagliato i conti e non è riuscito a riprendermi" non mi pare proprio una cosa da vantarsi coi nipoti.
Però ripeto, se lato economico è un'azione che porta guadagno (soldi nei passaggi intermedi e l'immagine dell'avere la telecamera puntata per 2h) ci sta.

[NicolaRossi1]

Sì ma il tizio che si è fatto la fuga di 160 km per poi venire ripreso a pochi km dal traguardo ha guadagnato qualcosa? In senso monetario visto che non può competere per la classifica finale o a punti, altrimenti a che pro sta mega fuga in solitaria?

Questa me l'ero persa.

Hai presente cosa significa per un gregario qualunque vincere una tappa del Tour? Roba che lo racconti ai nipoti.

Se vince..... e anche se vince non so quanto sia bello dire:"ho vinto perché al gruppo non gli è importato una mazza della mia azione quindi sono rimasti tranquilli mentre io spingevo e spingevo pregando che non mi raggiungessero".
Penso siano poche le fughe in cui parte uno a 150 km dal traguardo e il gruppo non lo riesce a raggiungere nemmeno impegnandosi a fondo.

Chippz, mi sa che non hai capito come funziona il ciclismo.

Se quel tizio non va in fuga, ha 0 chance di vincere una tappa, se ci va ha forse l'1%.
Il gruppo, quando non riesce a chiudere la fuga, é perché o sbaglia i tempii o perché lascia andare volontariamente la fuga.

È più onorevole stare a ruota 21 tappe e non vincere comunque nulla o riuscire a vincere una tappa ogni 10 anni grazie alla fuga bidone??

Oltre al discorso tappa, c'é un discorso di visibilità sia dell'atleta che della squadra.
Dal lato squadra più Km fai di fuga, più lo sponsor viene visto e notato, perciò sarà più incline a concederti i fondi per l'anno successivo.
Dal lato atleta, é meglio farsi notare 2/5 volte durante un grande giro rispetto a rimanere nell'anonimato per tutte le tappe.

Es: Masnada ha fatto in Giro d'Italia di buon livello (non mi ricordo se vinse delle tappe) e infatti é passato ad una squadra World Tour.
Se fosse rimasto in gruppo, non avrebbe avuto chance di farsi notare perché non é un velocista, in salita c'era gente molto più forte di lui e non avrebbe potuto "fare classifica".

Io sono un appassionato non praticante e assolutamente non esperto. Ascoltando la telecronaca prima o poi si capisce il giro

[marekminutski]

Oscar Pereiro Sio (uno che in carriera a parte quello vinse praticamente ZERO) ha vinto un tour de france grazie ad una fuga bidone che il gruppo non ha voluto riprendere. Lui sì che la racconta con orgoglio di sicuro ai nipoti.

Pure David Arroyo e Thomas De Gendt a momenti fanno il colpaccio alla classifica generale del Giro grazie ad una fuga bidone lasciata andare (e se il primo era in una tappa vallonata, mi pare arrivo a L’Aquila, nel giro vinto da Basso (poi Arroyo secondo), il secondo era in una tappa con arrivo sullo Stelvio (alla fine Hesjedal vinse quel Giro, Rodriguez secondo e De Gendt appunto terzo)).

[chippz]

@NicolaRossi1 Sono d'accordissimo su tutto! Tranne che se escludiamo l'aspetto economico allora l'azione non è chissà quale impresa (*). Io parlo di onore, di ego, di soddisfazione personale. Ti da soddisfazione vincere una gara a causa della negligenza degli altri? A me no.

(*) Ovvio che per vincere così devi comunque buttarti, ma infatti ho detto che fanno bene a provarci. Dico però che lato personale a me non da quel qualcosa in più, soldi e immagine (quindi ancora soldi) a parte.

[L'Appiedato]

@chippz mi accodo agli altri, stai parlando di cose che non conosci e non comprendi.
Questo vale per tanti ambiti, in generale per apprezzare bisogna prima conoscere, sperimentare, vedere, sentire, assaggiare.
Non ti offendere: stai scrivendo puttanate.

[Zedemel]

Se vince..... e anche se vince non so quanto sia bello dire:"ho vinto perché al gruppo non gli è importato una mazza della mia azione quindi sono rimasti tranquilli mentre io spingevo e spingevo pregando che non mi raggiungessero".
Penso siano poche le fughe in cui parte uno a 150 km dal traguardo e il gruppo non lo riesce a raggiungere nemmeno impegnandosi a fondo.

intanto Bradbury è campione olimpico

[Zedemel]

Oscar Pereiro Sio (uno che in carriera a parte quello vinse praticamente ZERO) ha vinto un tour de france grazie ad una fuga bidone che il gruppo non ha voluto riprendere. Lui sì che la racconta con orgoglio di sicuro ai nipoti.

Pure David Arroyo e Thomas De Gendt a momenti fanno il colpaccio alla classifica generale del Giro grazie ad una fuga bidone lasciata andare (e se il primo era in una tappa vallonata, mi pare arrivo a L’Aquila, nel giro vinto da Basso (poi Arroyo secondo), il secondo era in una tappa con arrivo sullo Stelvio (alla fine Hesjedal vinse quel Giro, Rodriguez secondo e De Gendt appunto terzo)).

Anche Chiappucci è diventato Chiappucci partendo da una fuga bidone (purtroppo non resse fino alla fine).