GioPod ha scritto:Grazie Mad Mat mi hai fatto scoprire una cosa "nuova" (per me) quella che sembra uno dei fondamenti della fisiologia, questa legge di Henneman sul reclutamento delle fibre muscolari.
a vedere dal grafico la domanda nasce spontanea:
se qualcuno scrive che in maratona si usa il 20% della forza massima, in teoria per la corsa di resistenza verrebbe da pensare che appunto bastino le fibre lente. Ma sarà veramente così? io non ne sono convinto.
@Zedemel: Provo a spiegarti io.
Pensa di dover fare uno sforzo molto intenso, ma non proprio brevissimo, come un 400m a palla.
Quali fibre si usano?
1) Il cervello invia degli impulsi elettrici e si iniziano ad attivare le fibre lente.
2) Il cervello si accorge di aver bisogno di molta più energia, allora ci aggiunge altri impulsi e, si attivano ANCHE le fibre più veloci.
3) Il cervello continua a modulare impulsi per attivare fibre e cercare di mantenere il livello di energia richiesto. Più la richiesta sarà elevata, più si attiveranno fibre veloci.. ma nel frattempo saranno state usante anche quelle lente (non tutte, non tanto, ma un po sicuramente).
Analogamente, nella maratona succede l'esatto contrario.
Se IO dovessi correre una maratona ORA arriverei un punto un cui si esauriranno persino le fibre lente! Quindi, il cervello, per non farti fermare, inizierà ad inviare impulsi per reclutare le fibre rimaste... ovvero quelle veloci! Ovvio, quelle veloci magari non lavoreranno bene, ma faranno il loro dovere per quei minuti: mentre lavorano faranno ricaricare per qualche minuto le fibre lente le quali verranno usate nuovamente.. finché si esauriranno tutte le fibre e te crolli.
Guardando alla maratona, si capisce come più le fibre lente sono allenate, più saranno in grado di fare il proprio lavoro da sole.
Però guardando già distanze più "brevi" (mezza in giù) l'importanza di usare anche le altre fibre diventa fondamentale!!!
Chippz, inizio a ringraziarti io! Avevo già letto questa spiegazione ma dopo aver letto la domanda di Zedemel mi mancavano un paio di tasselli per scriverla tutta correttamente e in modo completo ed esaustivo!
Ok!
Ma Chippz, secondo questo ragionamento, il grafico dovrebbe considerare una piccola area d uso di fibre intermedie e veloci, anche per livelli bassi di muscolar force. O il grafo riguarda solo sforzi da palestra?
Zedemel ha scritto:Ok!
Ma Chippz, secondo questo ragionamento, il grafico dovrebbe considerare una piccola area d uso di fibre intermedie e veloci, anche per livelli bassi di muscolar force. O il grafo riguarda solo sforzi da palestra?
è valido per qualunque sforzo, ma in ascissa c'è l'intensità, non la durata dello sforzo.
GioPod ha scritto:Grazie Mad Mat mi hai fatto scoprire una cosa "nuova" (per me) quella che sembra uno dei fondamenti della fisiologia, questa legge di Henneman sul reclutamento delle fibre muscolari.
a vedere dal grafico la domanda nasce spontanea:
se qualcuno scrive che in maratona si usa il 20% della forza massima, in teoria per la corsa di resistenza verrebbe da pensare che appunto bastino le fibre lente. Ma sarà veramente così? io non ne sono convinto.
Per me sì. E per me fa riferimento anche a quelle mistiche percentuali del tipo: i 10 km sono 3% anaerobici e 97% aerobici, gli 800m sono 32% anaerobici e 68% aerobici, ecc.
Comunque io ragiono così:
Più la distanza è breve, più occorre forza muscolare (notare la differente muscolatura tra velocisti e fondisti). Comunque il cervello credo non sappia distinguere quali fibre utilizzare. Pertanto si limita ad usare degli impulsi.
Le diverse fibre sono fatte in modo che per essere attivate occorrono quantità differenti di impulsi. Quelle lente si attivano per prime perché hanno bisogno di meno impulsi elettrici, viceversa quelle veloci.
Numericamente parlando, a parità di impulsi si attivano più fibre lente rispetto le altre. Cioè, esempio, se la fibra lenta ha bisogno di 1 impulso, mentre la fibra veloce IIb ha bisogno di 3 impulsi, prima di attivarne una veloce IIb si attivano 3 lente.
Ovvio, nella realtà non accadrà così matematico, ma come dicevo non credo che il cervello sappia scegliere il tipo di fibra.
In qualche maniera il cervello valuta il tipo di forza richiesto e continua ad inviare impulsi finché le fibre raggiungono la soglia richiesta. Però lui si limita ad inviare impulsi: quindi vengono utilizzate TUTTE le fibre che rispecchiano quegli impulsi.
Quindi, tornando alla domanda di Zedemel, è come se fino ad un certo livello di sforzo le fibre lente compiono tutto il lavoro necessario. Passata quella soglia, gli impulsi inviati saranno da stimolo per attivare ANCHE le fibre più veloci.
Comunque in teoria questo è possibile perché la forza è la somma delle forze fornite da tutte le fibre.
E su questo punto RJO per me ha ragione. O meglio, credo che lui abbia ragionato che "se lo sforzo è pari alla somma di tutto, allora allenare la forza fornita dalle fibre lente serva per aumentare anche la propria forza massima, quindi un metodo adatto anche ai velocisti!".
Quello che sbaglia RJO è che la sua teoria sarebbe vera se fosse possibile creare fibre DAL NULLA.
Nella realtà però non è proprio così. Se è vero che le fibre possono migliorare, dall'altro è anche vero che per farle crescere di numero (con variazioni sostanziali) occorre trasformare le fibre intermedie (o addirittura far diventare le fibre veloci in intermedie e a sua volta in lente). Pertanto alla fine la forza massima espressa sarà minore. Motivo per cui i velocisti evitano allenamenti "lenti".
Alla stessa maniera un maratoneta con pochissime delle fibre veloci rischierebbe di consumare completamente tutte quelle lente e non poter superare il "muro".
Quindi, ricapitolando, prima di riuscire ad attivare TUTTE le fibre lente, il cervello attiva inconsciamente anche qualche fibra più veloce. Pertanto non fa una selezione su quali fibre usare, ma si basa solo sul livello di forza richiesto.
Comunque quel grafico per me è troppo statico, in quanto se il cervello riesce a raggiungere il livello di forza con solo le fibre lente, allora pian piano "spegnerà" le fibre veloci attivate prima per fare posto ad altre fibre lente.
Il punto è che certi livelli di forza sono raggiungibili solamente con il gioco di TUTTE le fibre.
Senza contare che le fibre sono solo una piccola parte di tutto l'allenamento. Cioè, non ho mai sentito Luc dire:"domani faccio ripetute di fibre veloci...".
io direi che sarebbe il caso di lasciarli stare nel loro feudo (poi fate come vi pare) e di scrivere qui... tanto siamo alle classiche tecniche propagandistiche dell'integralismo religioso:
- gente che si riferisce a uno studio fatto sui ratti (di cui manco mette il link)
- gente che dice che bordin faceva lunghi di 80km
- gente che posta un pdf e ha risolto tutto
- gente che non vuole capire che il grafico del reclutamento fibre si applica a ogni sforzo, quindi anche alla corsa, ma a finire alla velocità max, non al vo2max