IL METODO HADD
- marekminutski
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Re: IL METODO HADD
Poi ovviamente critico una scientificità errata e superficiale. E la propaganda di un metodo che conduce tutti sani e salvi e che sembra l'elisir di eterna giovinezza.
Re: IL METODO HADD
@marek, non credo che a nessuno faccia piacere quando qualcun'altro si infortuna.. Appunto perché tu e molti altri avete fatto un periodo in cui vi allenavate così (e andavate lo stesso forte) che fa si che io non capisca le critiche un po' feroci che rivolgete,( comunque a parte le ripetute, durante la costruzione si fanno parecchi medi eh) che poi detto chiaro io non difendo il metodo in sé ma l'idea che comunque rallentando i canonici lenti si ottengono grossi benefici.
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Re: IL METODO HADD
Io non vorrei entrare nella querelle ma a parlare male di altri metodi c'è il rischio che qualcuno si senta chiamato in causa e che ne chieda conto
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- marekminutski
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Re: IL METODO HADD
@Labboro
Per quanto riguarda ESCLUSIVAMENTE QUELLO CHE PENSO, i miei "cardini" riguardo al vostro metodo è:
1) è vero, durante il metodo non mi trovavo male, anche perché comunque arrivando dal ciclismo avevo una base aerobica ben solida e quindi i lenti non erano proprio delle "camminate veloci";
2) il problema è che quando riprendevo la qualità era un calvario;
3) ho un amico che qualche anno fa fece 1h11 sulla mezza (dopodiché si è concentrato solo su gare dai 5 ai 10k) e che tutti gli anni si fa da dicembre a marzo di costruzione (segue Hadd/Maffetone) e poi qualifica ad aprile. Risultato? Qui c'è un circuito di gare serali molto frequentato (Fosso Bergamasco) e lui si è sempre piazzato nei primi 10 assoluti (diversi podi). Quindi non posso dire che il metodo è solo per "pippe" o che è un metodo che fa andar piano (non posso criticare RJo, visto che ha PB migliori dei miei e che io mi sono spaccato proprio prima che eventualmente avrei potuto far (molto) meglio di lui);
4) quello che critico è semplicemente il fatto che si faccia passare per scientifico e assolutista (nel senso che va bene per tutti) un metodo che in realtà non lo è (né scientifico né assolutista (non penso che si possa definire costruzione un periodo in cui uno sia obbligato a correre a 9'/km solo perché ha appena iniziato e ha 50 anni: prima lo faccio "crescere" un po' e quando ha ritmi decenti al massimo faccio quello che dite voi).
IMHO
Per quanto riguarda ESCLUSIVAMENTE QUELLO CHE PENSO, i miei "cardini" riguardo al vostro metodo è:
1) è vero, durante il metodo non mi trovavo male, anche perché comunque arrivando dal ciclismo avevo una base aerobica ben solida e quindi i lenti non erano proprio delle "camminate veloci";
2) il problema è che quando riprendevo la qualità era un calvario;
3) ho un amico che qualche anno fa fece 1h11 sulla mezza (dopodiché si è concentrato solo su gare dai 5 ai 10k) e che tutti gli anni si fa da dicembre a marzo di costruzione (segue Hadd/Maffetone) e poi qualifica ad aprile. Risultato? Qui c'è un circuito di gare serali molto frequentato (Fosso Bergamasco) e lui si è sempre piazzato nei primi 10 assoluti (diversi podi). Quindi non posso dire che il metodo è solo per "pippe" o che è un metodo che fa andar piano (non posso criticare RJo, visto che ha PB migliori dei miei e che io mi sono spaccato proprio prima che eventualmente avrei potuto far (molto) meglio di lui);
4) quello che critico è semplicemente il fatto che si faccia passare per scientifico e assolutista (nel senso che va bene per tutti) un metodo che in realtà non lo è (né scientifico né assolutista (non penso che si possa definire costruzione un periodo in cui uno sia obbligato a correre a 9'/km solo perché ha appena iniziato e ha 50 anni: prima lo faccio "crescere" un po' e quando ha ritmi decenti al massimo faccio quello che dite voi).
IMHO
Re: IL METODO HADD
Ciao, penso di poter rispondere in maniera neutra, nel senso che sono autodidatta e autoallenantelabboro ha scritto:Ciao a tutti, seguo con interesse le varie discussioni sia di qua che "di là" dove ci sia la possibilità di imparare o conoscere punti di vista diversi riguardo all'allenamento, lungi da me voler difendere qualcosa o qualcuno però mi sembra si sia creato un po' un clima di "battaglia" che francamente fa sorridere, in fondo mi sembra che amiamo e pratichiamo tutti lo stesso sport, quindi mi chiedo quanti di voi hanno provato il suddetto metodo? In cosa vi sembrava non funzionare? Perché l'accusa principale mi sembra sia fa correre solo e "troppo" lento mentre in realtà non è proprio così..
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Per me ha un grosso problema di km svolti/benefici. Mi sembra che comporti molti più kilometri e tempo a parità di miglioramenti. Io son stato fratturato e quando ho ripreso facevo ovviamente ca.gare, ma nell'arco di un mese sono piuttosto vicino ai livelli precedenti, mentre leggendo dei casi dell'altro 3d vedo miglioramenti lentissimi o quantomeno in tempi biblici.
E... ferma tutto... non è di per sè un problema, ma deve esserci una coerenza, perchè se la risposta è "ma a me non interessa andar forte" o "non voglio forzare per paura di infortunarmi", beh allora perchè star lì con tabelle, test e cardiofrequenzimetri? Uno esce e va a fare jogging. In realtà penso (modestissima opinione) che in fondo chi lo segue, punti a dei risultati e a farlo in maniera soft (perchè è innegabile che a certe andature siamo al limite della camminata veloce), ed è una cosa umana, ma la storia di tutti gli sport dice che se si vuole tirar fuori il massimo dal proprio corpo, c'è da farsi il mazzo (con le ovvie cautele), e questo per ogni livello dato da madre natura (c'è chi potrà andare a 3, chi 3'30", chi 4'00"). E poi ci sono gli esempi di come si allenano i campioni che, con le dovute proporzioni, ma non si allenano così.
A suo vantaggio è un metodo che può aver senso per chi vuol fare distanze molto lunghe (ultramaratone, trail), perchè ti abitua psicologicamente a correre per molte ore e dove la velocità di base conta relativamente.
Mutante sovrumano
Re: IL METODO HADD
labboro,
leggo di là che sei uno dei più moderati e aperti.
qualcuno di loro fa ironia sulle "tabelle sexy" e gli infortuni relativi.
io personalmente gli ho fatto una (parziale... non ho letto tutti i mesi) contabilità degli infortuni per verificare se è vero che il metodo ne riduce l'incidenza... e non mi pare. ne ho contati tanti.
quanto ai lenti-lenti, ne sono fautore pure io, però senza legarli a % di alcunchè.
perchè la stessa % va bene per te che hai fcmax alta, mentre per chi l'ha bassa porta a correre a 8-9/km.
cioè, la % sulla fcmax NON E' un buon indicatore di fatica nè di uso di fibre.
io rifiuto (su base sperimentale, non estetica) qualsiasi metodo che individui delle "zone" di fc allenando le quali ti alleneresti meglio.
inoltre (ma questa è una mia posizione filosofica arbitraria) non mi piacciono i metodi cardiocentrici perchè aumentano la "tossicità" da tecnologia
leggo di là che sei uno dei più moderati e aperti.
qualcuno di loro fa ironia sulle "tabelle sexy" e gli infortuni relativi.
io personalmente gli ho fatto una (parziale... non ho letto tutti i mesi) contabilità degli infortuni per verificare se è vero che il metodo ne riduce l'incidenza... e non mi pare. ne ho contati tanti.
quanto ai lenti-lenti, ne sono fautore pure io, però senza legarli a % di alcunchè.
perchè la stessa % va bene per te che hai fcmax alta, mentre per chi l'ha bassa porta a correre a 8-9/km.
cioè, la % sulla fcmax NON E' un buon indicatore di fatica nè di uso di fibre.
io rifiuto (su base sperimentale, non estetica) qualsiasi metodo che individui delle "zone" di fc allenando le quali ti alleneresti meglio.
inoltre (ma questa è una mia posizione filosofica arbitraria) non mi piacciono i metodi cardiocentrici perchè aumentano la "tossicità" da tecnologia
Re: IL METODO HADD
Lo so, ma un conto se prendiamo un keniano da 2'45" e fa i lenti a 4'00", 4'00" è comunque un correre per loro facile ma è meccanicamente correre abbastanza similmente alla loro corsa più veloce.labboro ha scritto: poi detto chiaro io non difendo il metodo in sé ma l'idea che comunque rallentando i canonici lenti si ottengono grossi benefici.![]()
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E può essere così anche per uno che corre a 4'00" e fa il lento a 5'20".
Secondo me per persone che hanno iniziato da poco o hanno caratteristiche cardiache particolari, fare dei 7' o più a km, diventa un altro movimento con relativi rischi sia a livello infortunio che a livello prestazionale a velocità più alte. In questi casi potrebbe essere meglio correre meno, un po' più forte, coi dovuti recuperi, per avere una base di partenza su cui poi eventualmente aumentare kilometraggi e numero di sedute.
Mutante sovrumano
Re: IL METODO HADD
ma per tabella sexy cosa s'intende? settimane piene di lavori quasi tutti i giorni?lucaliffo ha scritto: qualcuno di loro fa ironia sulle "tabelle sexy"
Beh capisco che ci si possa infortunare, ma se una cosa dà dei problemi non è detto che bisogna passare automaticamente agli estremi opposti

Mutante sovrumano
- marekminutski
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Re: IL METODO HADD
Non necessariamente. Diciamo che si intende una tabella in cui si fa qualità piuttosto regolarmente (Pizzolato, Albanesi, ecc)
Re: IL METODO HADD
Un paio di volte alla settimana ci può stare, se poi uno si infortuna lo stesso e spesso, forse deve valutare che è predisposto, e prendere in considerazione altri sport, non è mica un'onta, anzi.
Mutante sovrumano