Sono uscite le Mizuno wave rebellion PRO, la supershoe di Mizuno.
Interessanti alcune idee, il tallone un po' "tagliato" per rientrare nella regola dell'altezza della suola. Sotto sono piuttosto scavate a centro scarpa, forse anche per recuperare peso.
È una evoluzione a cui volenti o nolenti ci si deve adattare ma non è l'evoluzione che piace a me. Non mi piace l'idea che debba essere il corridore ad adattarsi alla scarpa e non viceversa. Ora noi [non voglio parlare degli atleti elite, parlo di noi comuni mortali, giovani e meno giovani] beneficiamo di questa tecnologia ma verrà il giorno in cui questa lama a doppio taglio ci ferirà e diverremo ancora più scarsi, deboli e delicati di quanto già siamo; in una parola decadenti.
In effetti ho un po' anch'io quel dubbio. Al di là della gara, per cui ormai la scelta è obbligata, per l'allenamento non so se converrà di più correre su scarpe normali ma che lavorano di più sulle gambe, o usare queste nuove tipologie morbidose perché aiutano a fare volumi maggiori.
Certo che su cose intense o lunghe, uno non è invogliato a tornare old style.