lucaliffo ha scritto: mar 15 nov 2022, 15:57
alla stessa conclusione arrivammo 10 anni fa su noivelocisti (dove giravano atleti e allenatori da 10.20 o 1´47).
come sapete non mi fido molto della plio, nonostante personalmente mi piaceva di brutto (amavo saltare, in lungo).
È un dibattito abbastanza complesso però si può ragionare.
Un amatore raramente può fare F.Max, ma puo inserire più facilmente un po' di pliometria. Inoltre credo che a livello di stanchezza indotta la pliometria sia piu coniugabile con un programma di corsa dal mezzofondo in su.
Riporto la mia esperienza: in generale sono sempre stato attento su pliometria, impatti etc etc.. tuttavia sto lentamente cambiando idea per due motivi:
1. Senza plio ci si prepara meno a tollerare attività ad intensità elevate (sprint ostacoli e salti). Sono esplosi, ad esempio, i casi di periostiti.
2. Avevo notato che lo scarso dosaggio pliometrico portava ragazzi anche di buon livello ad avere "piedi poco reattivi". Quando mio allenavo io, anche ragazzi scarsetti avevano "piedi buoni".
3. Quando ho iniziato a controllarne bene progressione e dosaggio la pliometria mi ha dato veramente pochi problemi.
Quindi credo che la pliometria, a patto che sia dosata accuratamente, debba essere introdotta fin da bambini. Ci sono studi che dimostrano come questo tipo di esercizio fatto nella fascia di età nella corretta, porti a sviluppare "ossa forti".
Ad esempio, quando si ha fra le mani una futura mezzofondista, una delle cose più utili che si possa fare è impostare un programma pliometrico meglio ancora se multidirezionale, così da creare "ossa più robuste", elemento che la corsa non è in grado di fare.