IL METODO HADD

L'allenamento per tutte le altre distanze e la tecnica di corsa
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GioPod
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da GioPod »

Sono domande... se mi concedi di fartele... e se non ti pesa... per parlarne e capire, certo non per convincere qualcuno.
A me di quello che fanno di là interessa di meno. Anche il metodo non lo sposo, lo sai.

Quello studio in realtà parla di percentuali di VO2max, forse più fisse della fcmax, che cita come media.

Perché dici anni??? Io in 3 mesi ho visto cambiare delle cose. Di quanto è un altro discorso, che abbiamo fatto.
Io sto cercando di capire che cosa abbia causato quei cambiamenti

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Zedemel
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da Zedemel »

GioPod ha scritto:Lipidica o glicidica? Può avere senso allenare anche la corsa lenta al crossover point per renderlo più veloce? È questa la domanda.
Cioè... se tu allenassi quella percentuale di vo2max che ora ti fa camminare, al punto fa farti correre, anche se lentamente, potresti averne benefici in una corsa di endurance?

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Secondo me la corsa è un qualcosa di progressivo, correre più veloce, più spesso, più a lungo. Poi quando arrivo ad avere una velocità decente per un buon numero di km, poi posso gestirmi varie velocità negli allenamenti.
Non credo si parta da maratoneti e da lì diventare sempre più veloci su quei passi, prima o poi plafoni. Infatti i campioni vengono comunque da distanze più brevi avendo già velocità di base importanti.

Infine questa cosa dell'uso dei carboidrati e dei grassi non mi convince molto. Nella mezza ci stai comunque dentro, per la maratona comunque devi assumere qualcosa durante la gara, altrimenti non ci arrivi in fondo. Già un professionista lo fa e ci mettono 2 ore, figuriamoci chi la fa in 3 o 4 ore.
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lucaliffo
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da lucaliffo »

GioPod ha scritto:Sono domande... se mi concedi di fartele... e se non ti pesa... per parlarne e capire, certo non per convincere qualcuno.
A me di quello che fanno di là interessa di meno. Anche il metodo non lo sposo, lo sai.

Quello studio in realtà parla di percentuali di VO2max, forse più fisse della fcmax, che cita come media.

Perché dici anni??? Io in 3 mesi ho visto cambiare delle cose. Di quanto è un altro discorso, che abbiamo fatto.
Io sto cercando di capire che cosa abbia causato quei cambiamenti

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e nun te ncazzà! :hihihi:
tu scrivi quello che vuoi... io rispondo quello che voglio.
PER ME sto crossover starebbe a 110bpm, PER ME è camminata, PER ME ci vorrebbero anni per farMI correre a quell'intensità.
e comunque me ne frego di autoviolentarmi così.
ci sono 34 studi che indicano che fare così migliori le prestazioni, anche di atleti elite, più di altri metodi?
ci sono 27 studi che provano che se corri al 70% massimizzi le prestazioni rispetto a chi corre al 77%?
quando non esistevano i cardiofrequenzimetri eravamo più pippe?

ogni tanto guardo il diario di steva... oh pare un convegno di cardiologi, holter, analisi degli scarti fra i battiti, grafici, equazioni... E NNAMOOOO!
oh, io faccio ATLETICA, non cardiologia!! :prof:
allenatore, personal trainer

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lucaliffo
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da lucaliffo »

zedemel,
molti dei miei non prendono nulla durante la maratona oltre all'acqua.
in tema di integrazione, in gara o meno, li lascio fare quello che vogliono, è un argomento che mi interessa zero.
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disti
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da disti »

A me da fastidio prendere qualcosa durante la maratona. Di solito prendo dei gel ma me li devo forzare e poi mi rimane il sapore dolce in bocca. Secondo me si arriva in fondo anche senza, io questo muro non l'ho mai incontrato anche quando ho fatto lunghissimi spinti a digiuno.
1km: 3'12" - 23/07/2019
1.5km: 4'59" - 02/10/2020
3km: 10'35" - 01/08/2020
5km: 18'28" - 28/08/2020
10km strada: 37'32" - 16/02/2020
HM: 1h22m51s - 03/11/2019
M: 2h55m09s - 20/10/2019
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da Zedemel »

dicono che la scorta di glicogeno si esaurisce in una maratona e quindi bisogna integrare con qualche zucchero, mi pare che anche qualche campione lo faccia, sarà molto soggettivo.
Forse il muro è allora più un discorso di cedimento delle gambe a livello muscolare, che un discorso energetico. Non mi esprimo sulla maratona perchè mai fatta, tanto io il muro ce l'ho già al 17esimo sulla mezza :joint: :joint: :joint:
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da Zedemel »

lucaliffo ha scritto:zedemel,
molti dei miei non prendono nulla durante la maratona oltre all'acqua.
in tema di integrazione, in gara o meno, li lascio fare quello che vogliono, è un argomento che mi interessa zero.
beh t'interessa zero perchè avrai appurato che non serve, se invece qualcuno schioppasse gli ultimi 10 km......
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GioPod
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da GioPod »

Ragazzi, come confermerà anche Luc, il problema energetico è il problema n.1 nella maratona. Le scorte di glicogeno, da sole, non bastano se non utilizzi anche dei grassi: il dispendio energetico per finire una maratona è superiore alle scorte di glicogeno, mentre non lo è per le distanze minori, come la mezza maratona. Per quello il muro, quello vero, si può incontrare solo in maratona

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GioPod
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da GioPod »

Luc, altra considerazione (a prescindere da "chi va a scuola"). Se ci si allena per l'endurance (diciamo maratona e ultra) mi sembra che la capacità di produrre energia attraverso i grassi sia fondamentale, direi quasi "la base", senza la quale ogni altra considerazione viene in secondo piano (vedi forza, velocità ecc) (parliamo di amatori, non di elite che se sono elite è perché hanno già di loro sviluppato del meccanismi energetici virtuosi).
Se ci alleniamo con dei lenti "troppo ricchi di glicogeno" (quell'aerobico glicidico che dicevamo) potrebbe succedere che aumentando le velocità a ritmi maratona la nostra miscela energetica sia troppo spostata verso il glicogeno e saremo obbligati a ridurre eccessivamente la velocità in maratona o a fare troppi lunghissimi per "insegnare" al corpo a utilizzare più grassi come benzina.
Se invece, attraverso l'individuazione del crossover point, lavorassimo ANCHE (non solo) a quelle andature "ricche di grassi" per farle aumentare di velocità, dovrebbe trarne vantaggio anche il ritmo maratona (stiamo sempre parlando di amatori non ancora ottimizzati per la maratona). Se questo ultimi passaggio è corretto, come velocizzare il passo al crossover point, se non correndo spesso a quei livelli, almeno fino a quando si è alzato un po'?

Per contro, chi si allena per il mezzofondo o fino alla mezza maratona non ha necessariamente bisogno di lavorare su questo aspetto.

Può avere senso per qualcuno questo? Poi si parla di numeri e percentuali se si vuole, o di come arrivarci in modi diversi, ma volevo capire se il concetto aveva senso
Ericradis
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da Ericradis »

@giopod mi sembra che la questione che poni sia in realtà molto semplice. Visto che i metabolismi lipidici, glicidici e altri non siano scompartimenti stagni ma cose che si sovrappongono bisogna ad allenarsi di conseguenza.

Quindi, per la maratona si dovrà correre soprattutto:
Al ritmo maratona per abituare il metabolismo all'ottimale consumo grassi e glicogeno
sopra al ritmo maratona per allenare il consumo grassi glicogeno "dall'alto"
Sotto al ritmo maratona, nei lunghi per lo stesso scopo "dal basso"

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