1) spesso i problemi al tda NON dipendono dal polpaccio debolemarekminutski ha scritto:Sul punto 1 mi permetto di dissentire (poi magari sbaglio io): mi pare che parte dei problemi al tda sorgano x polpacci debolucci. Sbaglio? Ecco, io dopo una settimana in cui ho fatto 500k ho i polpacci di cemento armato. Il tda non lo forzi se sei capace di pedalare (anche le caviglie devono lavorare!!!)
SEMMAI VEDO NEGATIVA LA BICI PER IL TDA perché proprio "non lo usi" quindi si "rattrappisce" e poi come carichi a piedi (vedi lavori veloci) rischi di spaccarti.
Sul punto 2 hai ragione x il caso del tda (un compagno l'ha fatto (togliere i lunghi e farli in bici) ma x problemi alle ginocchia e in un anno è passato, senza rompersi, da 1:23 a 1:18; parliamo di un 44enne che corre da 20 anni...)
2) se mi dici che in bici "le caviglie devono lavorare" mi dai ragione sul fatto che stressi polpacci-tda
3) ma NON si deve stressare una cosa MENTRE hai dolore, vedi chippz che il fisio gli fece fare distensioni peggiorando il problema
4) sul fatto di rafforzare i polpacci analiticamente per la corsa (quando sei in salute), la cosa è dibattuta... in italia si fa, nella filosofia anglosassone no.