sull'utilità o meno della psicoterapia... secondo me tutti avevano parte di ragione.
ragione degli ANTIPAOLO:
la psicologia e la psicoterapia esistono e sono diffuse, hanno un "mercato", quindi tanta gente ne vede l'utilità.
personalmente ho studiato per decenni una branca della psicologia, la psicologia del profondo-inconscio (freud e jung) e ho avuto molti riscontri reali e scientifici della verità di certe tesi.
ragione di PAOLO:
psicologi e psicoterapeuti sono umani ed è difficile che siano totalmente depurati dalla cultura dominante. possono anche avere una funzione di omologazione ideologica.
la questione è che la mente è diversa da un ginocchio o una milza: l'attività della mente ha effetti diretti e decisivi sull'organizzazione della società, sulla cultura, sulla politica. quindi autorità, religione e cultura dominante tendono a intervenire e distorcere la ricerca e la terapia per indirizzarle a-scientificamente verso un "politicamente corretto".
poi ogni cultura e ogni epoca storica hanno i loro "politicamente corretto", anche diametralmente opposti tra loro.
checchè ne dica zedemel
è un campo molto delicato. già l'esistenza di una terapia indica una compartimentazione tra comportamenti "sani-normali" e "malati-anormali"... ma è difficile definire questi insiemi data l'estrema varietà delle culture umane e a volte la rapidità dei mutamenti culturali.
addirittura sono esistiti movimenti che escludevano di sana pianta la categoria "malato-anormale".
insomma è un gran casino... e bisogna sapere che se si prende il sentiero di una ricerca onesta e scevra da ideologie va a finire che ci si scontra con la società, con chi ci sta vicino, con le donne, coi figli, coi genitori, coi datori di lavoro... è un sentiero di solitudine e non so se vale la pena percorrerlo o se sia meglio vivere nell'ignoranza da omologati.
già freud si accorse di questo: la sua psicoanalisi, validissima nell'indagare la verità dell'essere umano, era inefficiente nel "guarire" i "malati" perchè molti problemi non nascono dall'individuo bensì dalla CULTURA. e una volta scoperta questa verità che si fa? si distrugge la cultura, i valori, i costumi, l'etica, le regole, le leggi?
ed ecco che, di fronte all'impossibilità di ciò, la terapia diventa "omologazione", ovvero un tentativo di far vivere il paziente meno peggio possibile individualmente e di conformarlo in modo che non rompa il cazzo al prossimo.
ma questa non è vera guarigione...


