È stata fatta una scelta politica in tal senso.lucaliffo ha scritto: sab 22 apr 2017, 0:20 conto economico pubbliche amministrazioni 2017.
il VERO buco dell'inps ammonta a 124 miliardi. significa che 1/4 di tutte le tasse serve a coprire sto buco invece che finanziare servizi come sanità e istruzione. o investimenti e ricerca scientifica.
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Le forze politiche maggioritarie hanno preferito destinare le risorse alle vecchie generazioni, da qui la decisione di accorpare i due enti INPS e INPDAP, il primo per i lavoratori dipendenti del settore privato il secondo per quelli del settore pubblico. Il vero buco è nel secondo.
In pratica lo Stato era debitore moroso di se stesso e per aggiustare i conti, ed evitare di andare in bancarotta, ha accorpato le due gestioni pensionistiche insieme. Un espediente di finanza creativa diciamo.
Ma anche con l'accollamento della gestione ex INPDAP, il bilancio dell'INPS sarebbe in leggero attivo o in pareggio.
Tuttavia, si è scelto di conferire all'INPS anche l'intera assistenza sociale, ed ecco che il bilancio va in rosso.
La tabella di sopra è un mero quadro di sintesi e non riporta i dati analitici scorporati. Difatti nel dato relativo alle "prestazioni sociali" è compreso tutto, sia pensioni che assistenza.
A titolo meramente esemplificativo riporto uno stralcio della tabella relativa al bilancio consuntivo INPS del 2012, che indica l'assistenza agli anziani ed è il dato più alto. La cifra è in tendenziale aumento.
A questo bisogna sommare tutti gli altri interventi in materia di assistenza, che sono sparsi nei mille rivoli dei bilanci, e possono stimarsi in non meno di 100 miliardi di euro.
Se avete molto tempo, potete recuperarli dai vari tomi pubblicati e calcolare l'incidenza nel dato complessivo delle prestazioni erogate. Io non ho né il tempo né la voglia, né m'interessa essendo soggetto a cassa di previdenza privata.
Qui avete un link da cui partire http://formiche.net/2015/02/22/inps-pen ... ssistenza/
In ogni caso, le conclusioni, abbastanza evidenti, sono due:
- è falsa l'affermazione secondo cui i contributi versati non sono sufficienti a garantire le pensioni correnti degli assistiti. Questo perché alle entrate contributive dell'Ente bisogna sommare anche le trattenute erariali, sempre a carico dei prestatori e datori di lavoro.
- le misure di stretta sul sistema pensionistico, leggi Fornero e seguenti, sono principalmente volte a sostenere il crescente carico assistenziale, causato dall'aumento dell'età della popolazione.
Il problema è che non c'è una crescita economica tale per mantenere il sistema di cui sopra.
Ciò anche perché, come diceva bene Luc, non ci sono sufficienti risorse disponibili per gli investimenti essendo destinate ad altre spese correnti.
In questa maniera il Paese morirà di vecchiaia anch'esso.


