Capisco perfettamente cosa intendi, il problema però è che spesso è difficile ''svincolarsi'' da queste catene culturali. E te lo dico, perchè anche io ho difficoltà a farlo. Vengo praticamente additata 9 volte su 10 come quella strana perchè, non sono la tipica ventenne che si potrebbe immaginare. Ho interessi diversi, ho diversi ritmi e atteggiamenti rispetto ai miei coetanei. E che succede? che (soprattutto in paese) vengo un po' messa da parte. La gente mi dice che dovrei uniformarmi alla massa per essere accettata, e quindi comportarmi come il 90% delle altre persone. Io ci provo, ed è questa la cosa sbagliata. Io so di non essere nel torto, quindi perchè dovrei fare come dicono gli altri solo per dare il contentino?
Come dici tu, un ragazzo lo trovo, un lavoro lo trovo, poi ( teoricamente ) me ne dovrei fregare di quello che gli altri pensano, dicono su di me. Ma ( praticamente ) non ci riesco. Ho sempre l'impressione che per trovare qualcuno io debba fare qualcosa che mi impone un certo target : uscire in discoteca fumare, ubriacarmi abbestia. Allo stesso tempo però vorrei fregarmene...
( non so se ho reso quello che intendo )
Psicologia
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Re: Psicologia
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https://www.strava.com/athletes/11194466 <— il disagio di cui il mondo aveva il bisogno (=io che cerco di fare più discese che salite
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Re: Psicologia
io non credo che per trovare un uomo sia necessario "uscire in discoteca fumare, ubriacarmi abbestia".
sono sicuro che basterebbe essere "più facile"
se poi l'ambiente ti condanna e non riesci a importi, agisci, cambia ambiente, vattene a roma, trovati un lavoretto, dividi una casa con altri giovani. la vita è UNA E BREVE e non possiamo sprecarla appresso alle opinioni altrui.
però (non sto dicendo che sia il tuo caso!) a volte sta storia dell'"ambiente giudicante" viene esagerata per proiettare all'esterno la causa di comportamenti che invece sono stati interiorizzati.
ne raccontai alcuni episodi: tipe che mi si negano anche quando non c'è alcuna possibilità che l'"ambiente giudicante" lo venga a sapere, o quando st'ambiente giudicherebbe positivamente la cosa.
ci furono casi in cui LE MADRI mi presentavano le figlie, LE FIGLIE (che mi ronzavano da mesi e quindi chiaramente erano interessate) mi invitavano a uscire, uscivamo e... manco un bacetto... e che mi puzza l'alitoooo????
poi LE MADRI venivano a scusarsi!!! "mi fija è na rincojonita".
ecco, in questi casi l'ambiente era favorevole, come la mettiamo?
in questi casi io ricorrerei alla psicopatologia... e no, se lo faccio sono un maschilista discriminatore a-scientifico, le donne sono libere e hanno tutto il diritto di trattare così gli uomini che devono stare zitti e mosca.
invece episodi del genere fanno MOLTO MALE (al maschio, alla femmina e alla società tutta), sono estremamente umilianti, causano rabbia e a lungo andare anche impotenza sessuale.
le donne si rendono conto di tali danni? se sì, gliene frega qualcosa? se sì, che aspettano a cambiare atteggiamento?
sono sicuro che basterebbe essere "più facile"

se poi l'ambiente ti condanna e non riesci a importi, agisci, cambia ambiente, vattene a roma, trovati un lavoretto, dividi una casa con altri giovani. la vita è UNA E BREVE e non possiamo sprecarla appresso alle opinioni altrui.
però (non sto dicendo che sia il tuo caso!) a volte sta storia dell'"ambiente giudicante" viene esagerata per proiettare all'esterno la causa di comportamenti che invece sono stati interiorizzati.
ne raccontai alcuni episodi: tipe che mi si negano anche quando non c'è alcuna possibilità che l'"ambiente giudicante" lo venga a sapere, o quando st'ambiente giudicherebbe positivamente la cosa.
ci furono casi in cui LE MADRI mi presentavano le figlie, LE FIGLIE (che mi ronzavano da mesi e quindi chiaramente erano interessate) mi invitavano a uscire, uscivamo e... manco un bacetto... e che mi puzza l'alitoooo????

poi LE MADRI venivano a scusarsi!!! "mi fija è na rincojonita".
ecco, in questi casi l'ambiente era favorevole, come la mettiamo?
in questi casi io ricorrerei alla psicopatologia... e no, se lo faccio sono un maschilista discriminatore a-scientifico, le donne sono libere e hanno tutto il diritto di trattare così gli uomini che devono stare zitti e mosca.
invece episodi del genere fanno MOLTO MALE (al maschio, alla femmina e alla società tutta), sono estremamente umilianti, causano rabbia e a lungo andare anche impotenza sessuale.
le donne si rendono conto di tali danni? se sì, gliene frega qualcosa? se sì, che aspettano a cambiare atteggiamento?
Re: Psicologia
@adele
A 20 anni è normale voler sentirsi parte di un gruppo, poi man mano passano gli anni, si impara col tempo e un po di buona volontà a fragarsene degli altri e accettare sé stessi.
L'accettazione cmqe è il primo punto, perché potresti anche essere molto "standard" e non essere contenta lo stesso. Persone tristi e depresse non sono necessariamente quelle più "strane" o sole.
A 20 anni è normale voler sentirsi parte di un gruppo, poi man mano passano gli anni, si impara col tempo e un po di buona volontà a fragarsene degli altri e accettare sé stessi.
L'accettazione cmqe è il primo punto, perché potresti anche essere molto "standard" e non essere contenta lo stesso. Persone tristi e depresse non sono necessariamente quelle più "strane" o sole.
Mutante sovrumano
Re: Psicologia
@Luc hai risposto a quello che ti dicevo.
Bisognerebbe scavare a fondo e capire perché ci si comporta in questa maniera. Perché si tramandano queste cose ai figli e perché questi le tramandano agli altri.
@Adele: Io mi ricordo che la prima volta che sono venuto a trovarti i miei colleghi stortavano il naso perché te non avevi ancora compiuto i 18 anni. Per me è solo "invidia". Invidia che quelli che giudicano gli altri in realtà sognano di notte questo senso di "libertà" di chi viene giudicato.
Si punta il dito contro chi non si "adegua" alla massa.. ma non è che è proprio chi sfugge alla massa che può vivere la vita secondo i propri gusti ed esigenze?
Bisognerebbe scavare a fondo e capire perché ci si comporta in questa maniera. Perché si tramandano queste cose ai figli e perché questi le tramandano agli altri.
@Adele: Io mi ricordo che la prima volta che sono venuto a trovarti i miei colleghi stortavano il naso perché te non avevi ancora compiuto i 18 anni. Per me è solo "invidia". Invidia che quelli che giudicano gli altri in realtà sognano di notte questo senso di "libertà" di chi viene giudicato.
Si punta il dito contro chi non si "adegua" alla massa.. ma non è che è proprio chi sfugge alla massa che può vivere la vita secondo i propri gusti ed esigenze?
Gym: squat 110k / panca 70k / stacco 145k
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
Watt: 20' 318 / 10' 344 / 5' 381 / 1' 549 / max 1052
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Re: Psicologia
Mah io non penso di "estremizzare" questa condizione di isolamento. Infondo, sono la ragazza che quando arriva nella piazza del paese correndo, sento tutti i ragazzi che mi fanno qualche ridolino o commento dietro. Sono gli stessi che al Mister di calcetto, quando lui chiese : che ne pensate di Adele? Risposero che ero antipatica perche diversa. Perché andavo a scuola in bici, o perché magari corrrevo la mattina presto. O passeggiavo il pomeriggio nel paese. Ma mai nessuno che mi abbia rivolto la parola è chiesto qualcosa. Mai nessuno che avesse pensato : magari sta ragazza fa anche altro. Ancora adesso non mi parlano, nonostante io comunque provi a integrarmi... anche in classe, siamo 23 ragazze e 1 ragazzo. Le mie compagne non mi vedono come qualcuno che vorrebbero nella loro cerchia di amici. Io ho giusto le mie amiche che mi conoscono da tanto e sanno che non sono "strana" e non mi giudicano a priori.
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Re: Psicologia
@Adele purtroppo, in molti casi l'uomo si rivela molto meno evoluto di quel che pensa di essere e tuttora applica alla lettera comportamenti primordiali che gli derivano dall'istinto di conservazione di se stesso e della specie. Ma vedrai che in molti casi, il tempo, le sofferenze e la lettura di qualche libro saranno sufficienti ad elevare un po' il loro pensiero, a renderli meno certi delle proprie opinioni e di conseguenza del giudizio verso gli altri.AdeleSkywalker ha scritto: mar 25 apr 2017, 14:51 Mah io non penso di "estremizzare" questa condizione di isolamento. Infondo, sono la ragazza che quando arriva nella piazza del paese correndo, sento tutti i ragazzi che mi fanno qualche ridolino o commento dietro. Sono gli stessi che al Mister di calcetto, quando lui chiese : che ne pensate di Adele? Risposero che ero antipatica perche diversa. Perché andavo a scuola in bici, o perché magari corrrevo la mattina presto. O passeggiavo il pomeriggio nel paese. Ma mai nessuno che mi abbia rivolto la parola è chiesto qualcosa. Mai nessuno che avesse pensato : magari sta ragazza fa anche altro. Ancora adesso non mi parlano, nonostante io comunque provi a integrarmi... anche in classe, siamo 23 ragazze e 1 ragazzo. Le mie compagne non mi vedono come qualcuno che vorrebbero nella loro cerchia di amici. Io ho giusto le mie amiche che mi conoscono da tanto e sanno che non sono "strana" e non mi giudicano a priori.
In questi giorni sto leggendo "Il libro della gioia", un libro-intervista del Dalai Lama e dell'arcivescovo Desmond Tutu sul tema della gioia ma in generale su tutto lo spettro delle emozioni umane ed è consolante avere la prova di quanto in alto possa volare la mente umana.
Oh...poi magari sei veramente una antipatica

" personaggio occulto, un massone, un beato paolo" (cit. Lucaliffo)
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Re: Psicologia
@l'appiedato, ma io non mi offenderei se loro, dopo avermi parlato, mi dessero della antipatica. Perché sarebbe semplicemente una conclusione matura di una loro analisi della mia persona. Invece loro mi giudicano a priori per degli schemi mentali che secondo loro non rispecchio. Non mi ritengo una persona monotematica che parla solo di corsa o sport. Oppure che riempio la mia vita solo ed esclusivamente di questo. Mi piace fare tante altre cose, per questo mi scoccia un po'. Però vivo in questo paese da 3 anni, e anche senza la loro approvazione per ora sto benissimo.
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Re: Psicologia
Ma certo, la mia era una provocazione.
Perchè provano astio nei tuoi confronti?
Ti potrei dire che ci vuole coraggio per non seguire il branco ed è anche normale che qualcuno all'interno del branco provi invidia per questo coraggio o che il fatto che qualcuno veda che ci sono altri modi di vivere oltre a quello comune faccia vacillare le sue convinzioni e mettere in discussione le convinzioni è disagevole e per questo attacca il diverso.
Però faccio questa riflessione: tu dici, e molti dicono, che il giudizio degli altri non li tange. Io dico invece che il giudizio degli altri ci deve interessare perchè è necessario per metterci in discussione ma sopratutto per cercare di capire gli altri e quindi il mondo.
Isolandosi si rischia di diventare autoreferenziali e questo distorce la visione della realtà.
Mettiamo in discussione pure gli altri ma mettiamo in discussione anche noi stessi. Questo in generale e a prescindere dal tuo caso
Perchè provano astio nei tuoi confronti?
Ti potrei dire che ci vuole coraggio per non seguire il branco ed è anche normale che qualcuno all'interno del branco provi invidia per questo coraggio o che il fatto che qualcuno veda che ci sono altri modi di vivere oltre a quello comune faccia vacillare le sue convinzioni e mettere in discussione le convinzioni è disagevole e per questo attacca il diverso.
Però faccio questa riflessione: tu dici, e molti dicono, che il giudizio degli altri non li tange. Io dico invece che il giudizio degli altri ci deve interessare perchè è necessario per metterci in discussione ma sopratutto per cercare di capire gli altri e quindi il mondo.
Isolandosi si rischia di diventare autoreferenziali e questo distorce la visione della realtà.
Mettiamo in discussione pure gli altri ma mettiamo in discussione anche noi stessi. Questo in generale e a prescindere dal tuo caso
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Re: Psicologia
adele,
se c'è una cosa che ho sempre odiato dell'italia è la "COMITIVA". fare le cose in gruppo, fare ciò che vuole il gruppo.
qua in brasile questo NON ESISTE. i brasiliani sono estremamente egoisti e quindi liberi e quindi se ne stra-stra-strafottono dei giudizi.
qua tutto è normale e tutti sono normali.
ti mancano gambe e braccia? ti piace dormire sul marciapiede? fai la mignotta nella strada dove vivi da 30 anni e tutti ti conoscono? ti trombi la nipote di tua moglie? sei appena uscito di carcere per omicidio? la tua ragazza ha sabotato i preservativi apposta per farsi mettere incinta? fai il predicatore evangelico sugli autobus? sfrecci col jetsky a 15m dal bagnasciuga in mezzo ai bambini? hai 16 anni e esci di casa senza dire nulla alla mamma e ritorni dopo 27 anni?
tutto normale... annamo ar bar a fasse na birra
se c'è una cosa che ho sempre odiato dell'italia è la "COMITIVA". fare le cose in gruppo, fare ciò che vuole il gruppo.
qua in brasile questo NON ESISTE. i brasiliani sono estremamente egoisti e quindi liberi e quindi se ne stra-stra-strafottono dei giudizi.
qua tutto è normale e tutti sono normali.
ti mancano gambe e braccia? ti piace dormire sul marciapiede? fai la mignotta nella strada dove vivi da 30 anni e tutti ti conoscono? ti trombi la nipote di tua moglie? sei appena uscito di carcere per omicidio? la tua ragazza ha sabotato i preservativi apposta per farsi mettere incinta? fai il predicatore evangelico sugli autobus? sfrecci col jetsky a 15m dal bagnasciuga in mezzo ai bambini? hai 16 anni e esci di casa senza dire nulla alla mamma e ritorni dopo 27 anni?
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Re: Psicologia
Il paradiso.. (anche se, da come dici, ora è in "declino").
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Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
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