lucaliffo ha scritto: mar 25 apr 2017, 20:10
adele,
se c'è una cosa che ho sempre odiato dell'italia è la "COMITIVA". fare le cose in gruppo, fare ciò che vuole il gruppo.
qua in brasile questo NON ESISTE. i brasiliani sono estremamente egoisti e quindi liberi e quindi se ne stra-stra-strafottono dei giudizi.
qua tutto è normale e tutti sono normali.
Per me la mia libertà finisce dove inizia la tua
lucaliffo ha scritto: mar 25 apr 2017, 20:10
sfrecci col jetsky a 15m dal bagnasciuga in mezzo ai bambini?
tutto normale... annamo ar bar a fasse na birra
ecco la libertà in quel caso dovrebbe essere finita già da un centinaio di metri
lucaliffo ha scritto: mar 25 apr 2017, 13:43
....
ci furono casi in cui LE MADRI mi presentavano le figlie, LE FIGLIE (che mi ronzavano da mesi e quindi chiaramente erano interessate) mi invitavano a uscire, uscivamo e... manco un bacetto...
Probabilmente si trattava di "ansia" di volere bene figurare.
Io comunque non accetterei mai di uscire con una tipa presentatami da qualche genitore.
Concordo sulla comitiva.
Non mi piace il fatto che in Italia la vita sociale sia relegata una moltitudine di gruppi chiusi tra di loro.
Sul Brasile non mi esprimo non conoscendolo.
1,73m x 57kg
obiettivi: mezzofondista in cerca di sfide
lucaliffo ha scritto: mar 25 apr 2017, 20:10
adele,
se c'è una cosa che ho sempre odiato dell'italia è la "COMITIVA". fare le cose in gruppo, fare ciò che vuole il gruppo.
qua in brasile questo NON ESISTE. i brasiliani sono estremamente egoisti e quindi liberi e quindi se ne stra-stra-strafottono dei giudizi.
qua tutto è normale e tutti sono normali.
Per me la mia libertà finisce dove inizia la tua
lucaliffo ha scritto: mar 25 apr 2017, 20:10
sfrecci col jetsky a 15m dal bagnasciuga in mezzo ai bambini?
tutto normale... annamo ar bar a fasse na birra
ecco la libertà in quel caso dovrebbe essere finita già da un centinaio di metri
in quel caso io offrirei la birra al primo che gli tira con la carabina e lo accoppa. e se tira sul serbatoio e lo accoppa con una bella esplosione di birre gliene offro 2
lucaliffo ha scritto: mar 25 apr 2017, 13:43
....
ci furono casi in cui LE MADRI mi presentavano le figlie, LE FIGLIE (che mi ronzavano da mesi e quindi chiaramente erano interessate) mi invitavano a uscire, uscivamo e... manco un bacetto...
Probabilmente si trattava di "ansia" di volere bene figurare.
Io comunque non accetterei mai di uscire con una tipa presentatami da qualche genitore.
Concordo sulla comitiva.
Non mi piace il fatto che in Italia la vita sociale sia relegata una moltitudine di gruppi chiusi tra di loro.
Sul Brasile non mi esprimo non conoscendolo.
capisco che in italia se un genitore ti presenta la figlia, data la stranezza della cosa, uno pensa subito "questi mi vogliono fregare".
ma nei miei casi accettai di buon grado, tanto MATERIALMENTE cosa potevano farmi di male? assolutamente niente.
alle brutte avevo appoggi in tutte le organizzazioni militari esistenti: polizia, digos, carabinieri, finanza, vigili, sismi, autonomi, ndrangheta, casalesi, zingari... gli mandavo addosso una coalizione denominata "quarticciolo storm"
"Per me la mia libertà finisce dove inizia la tua"
questo è un concetto pericoloso, perchè se a me infastidisce tutto tu non puoi fare più niente. la società diventa un'immane galera a cielo aperto. l'italia è un po' così, c'è TROPPO rispetto per gli altri, alla fine tutti ingessati.
come ti muovi sbagli... querele, avvocati, giudici... siete arrivati al punto che se cucini e al vicino dà fastidio l'odore delle pietanze scatta il reato di "molestia olfattiva".
gliel'ho raccontato ai brasiliani e non ci potevano credere.
il brasiliano invece è fondamentalmente felice perchè è "cattivo", non si ferma dove inizia la libertà dell'altro.
il brasiliano pensa "e perchè la tua libertà deve essere più importante della mia?"
uniformarsi alle masse? il vero eroe è colui comincia a muoversi contro il parere di tutti e no chi è sostenuto dalla folla.
per me la liberta' finisce dove inizia la tua? la vita è come un campo di battaglia dove si scontrano le idee e ognuno cerca di imporre le proprie.
Naruto docet.
Oddio, non voglio far passare l'idea che io ho "bosogno" di uniformarmi alla massa per farmi amici ( anche perché se fosse così, già avrei smesso di fare ciò che faccio e non sarei dove sono ora ), però la sensazione che provo è questa : visto che sono "diversa", vengo scartata e messa da parte senza neanche essere considerata. Sul fattore libertà, condivido l'idea del " la mia libertà finisce dove inizia la tua ", ma solo per l'aspetto invasivo ( non sono libero di trattarti male solo perché a me fa stare bene e sono fatto così ), ma voglio poter essere libera di essere me stessa, con i pregi, e i miei difetti ( che posso imparare anche a cambiare se c'è bisogno ), senza dover essere un emarginata sociale. Nella vita si cambia tanto, non si rimane quadrati per sempre, ma non bisogna cambiare PER gli altri, ma se si deve cambiare, lo si fa per se stessi, per stare bene con gli altri. Forse in Brasile ci andrei solo per i manghi e le noci di cocco però
Ciao AdeleSkywalker,
ti comprendo e ti sostengo.
Al momento non trovo di meglio che dedicarti queste parole:
♫♫♫ Coltivando tranquilla
l’orribile varietà
delle proprie superbie
la maggioranza sta
come una malattia
come una sfortuna
come un’anestesia
come un’abitudine
per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
♫♫♫ "Smisurata preghiera" - Fabrizio De Andrè - Ivano Fossati (1996)
)