io invece, essendo seguace della psicoanalisi e del sudamerica, trovo inaccettabili questi tratti del sentire orientale. anzi, a partire da quando "ho capito", mi sono mosso in senso esattamente opposto.
rispetto, coraggio e accettazione dell'inevitabilità sono cose buone ma che (ad esempio agli indios) vengono naturali, SENZA reprimere le emozioni e l'attaccamento istintuale all'oggetto esterno.
anzi per la psiconalisi (e io ne sono fermamente convinto) il "disturbo" è proprio il ritirare la libido dall'oggetto esterno (direzione Naturale in senso aristotelico) e il volgerla verso l'interno. e all'interno si guasta e diventa disturbo.
poi è tutto da discutere in che misura sta filosofia orientale dell'ascesi, della rinuncia e del sacrificio sia lì effettivamente applicata da tutti o sia invece solo un sistema per tenere buone le masse sfruttate. perchè non mi pare che gli imperatori rinunciassero ai lussi, non mi pare che i samurai rispettassero i contadini in rivolta mentre li facevano a fettine con le loro rispettose spade, non mi pare che l'esercito di occupazione giapponese rispettasse i 20milioni di civili cinesi che massacrò nella 2a GM
oh, ovviamente leggere di tutto è una cosa buona. ma manteniamo sempre un senso critico e realista... io stesso ho passato anni a studiare filosofie, ideologie e religioni che mi sono decisamente avulse se non nemiche.
p.s. qua in città ci sono molti cinesi. tutti padroni di negozietti e ristorantini. come vivono?
dormono nel negozio per risparmiare.
MAI una volta nella vita li vedi in spiaggia o a passeggiare.
MAI alzano gli occhi al cielo per vedere se piove o c'è il sole.
MAI un viaggio, una vacanza.
MAI una domenica di riposo.
la moglie non gliela dà al marito se quel mese il negozio non ha dato utile.
sacrificio totale al 100%.
MA CHE CAZZO CAMPATE A FA'??? SPARATEVE!!!
e infatti cina, corea e giappone sono ai primi posti al mondo per tasso di suicidi...