L'Appiedato ha scritto: mer 22 nov 2017, 8:29 @spirito, io nasco come lettore fantasy.
Anche io ho letto con piacere il Trono di Spade, almeno fino al punto in cui è arrivata la saga.
Credevo che dopo le opere di Tolkien fosse difficile aggiungere qualcosa di nuovo al fantasy.
Martin c’è riuscito, non è al’altezza del grande Ronald ma è un “signor” scrittore.
Non so se i suoi libri sono pieni di riferimenti politici.
Di certo i suoi romanzi sono pieni di spunti, riferimenti, ispirazioni che derivano proprio dallo storia del “nostro” mondo.
In fatti, se ci fai caso, almeno fino all’entrata in scena dei non morti, questi romanzi sono molto poco fantasy, sono molto verosimili; diciamo che potrebbero essere benissimo ambientati in un mondo parallelo al nostro.
ps.@lucaliffo...la forza è possente in te, unisciti al lato oscuro della forza![]()
Si è così. Non so se lo Zio riuscirà a terminare la saga prima che schiatti, che poi alla fine è un unico romanzo diviso in più parti.
L'opera è così bella e complessa che ha bisogno di diverse riletture per comprendere tutto.

A me affascina molto la setta degli "uomini senza volto". Nota come Martin ha creato il paradosso per il quale gli assassini senza faccia sono quelli che nel mondo del ghiaccio e del fuoco danno in assoluto maggiore valore alla vita. Il prezzo da pagare per ingaggiarli è altissimo, e talora non si tratta solo di denaro. Bisogna dimostrare all'organizzazione di volere davvero la morte di una persona ed essere disposti a un grandissimo sacrificio personale.
Mentre nel resto del mondo le guerre imperversano e a volte si uccide e si fa violenza pure per mero capriccio.