Il fatto del giorno!
Re: Il fatto del giorno!
No, siamo messi male e con una grande tradizione che va da mani pulite a Woodcock e tanti altri.
Re: Il fatto del giorno!
Qui il problema sono le leggi, che consentono ampi spazi di manovra sia ai giudici che ai politici.
Mutante sovrumano
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Re: Il fatto del giorno!
lucaliffo ha scritto: ven 26 gen 2018, 15:35 ho letto certi giornali... "eroica arringa della giudice".
ho letto che una delle molestate aveva solo ricevuto apprezzamenti via social.
ho letto che una delle molestate scordarelle ha fatto causa alla federazione e s'è beccata 1.600.000 dollari.
comunque anche qui in brasile sul caso lula i giudici fanno in continuazione commenti morali e politici, stanno sempre in tv, sono diventati delle star. e stanno spesso a washington...
l'altro giorno l'ex governatore corrotto di rio l'hanno spostato di prigione. tutte le tv a filmare il grande evento: è sceso dalla macchina della polizia federale INCATENATO MANI E PIEDI e con 4 mitra pesanti puntati addosso da 4 federali coi passamontagna neri![]()
spiritolibero,
ma perdo un cliente se dico cosa penso dei sistemi giudiziari? dai, poi tu puoi dire fuoco e fiamme dei sistemi bancari![]()
Puoi dire quello che vuoi, perché io sono tendenzialmente anarchico. Nella mia società utopica non esistono regole imposte esternamente perché ciascun soggetto sa esattamente che il suo benessere non può essere a costrizione di altri. Un po' come i diritti della solitudine (proprietà, possesso, etc.) e i diritti della socievolezza teorizzati da Carnellutti, laddove il mio "interesse" non può realizzarsi senza comprendere dentro di esso anche il soddisfacimento di quello altrui.
E quindi, per traslato, se ci devono essere regole minime, esse devono essere condivise.
Ma fino a quando non sarà così, ci vorrà qualcuno che tuteli i diritti che con le unghie e con i denti sono stati strappati alla classe dominante, oggi composta da banche, multinazionali e gruppi finanziari. In Occidente non estremo.
In altre parti del mondo, ci sono quelli che vengono uccisi o incarcerati solo per avere fatto il loro dovere. In Turchia solo per avere difeso in tribunale dei curdi, in Egitto per avere difeso le famiglie dei "desaparecido" del regime, in Siria solo perché erano ...avvocati, e non è stato Assad.
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Re: Il fatto del giorno!
Christine Lagarde, direttrice del FMI, trova che il movimento #metoo é un grande imbarazzo per gli uomini (tutti) e che molti uomini (deo gratias non tutti) agiscono con condiscendenza nei confronti delle donne.
per chi non lo sapesse, la signora, oltre ad aver fatto un buco di debito pubblico di 400 MILIARDI di euro in un paio d'anni ed essere stata ritenuta responsabile (ma senza comminare alcuna pena) di negligenza sulla bagatella di 400 milioni di euro regalati a Tapie é anche l'autrice di una struggente lettera a Nicolas Sarkozy, sequestrata appunto nel caso tapie, dove si leggono passaggi del tipo:
sono al tuo fianco per servirti
utilizzami per tutto il tempo e i modi che ritieni necessari
ho bisogno della tua guida
senza di te sono una merdaccia (piu' o meno)
http://www.lemonde.fr/societe/article/2 ... _3224.html
a quanto pare, il moralismo imperante funziona solo per le toccate di culo, vere o presunte
per chi non lo sapesse, la signora, oltre ad aver fatto un buco di debito pubblico di 400 MILIARDI di euro in un paio d'anni ed essere stata ritenuta responsabile (ma senza comminare alcuna pena) di negligenza sulla bagatella di 400 milioni di euro regalati a Tapie é anche l'autrice di una struggente lettera a Nicolas Sarkozy, sequestrata appunto nel caso tapie, dove si leggono passaggi del tipo:
sono al tuo fianco per servirti
utilizzami per tutto il tempo e i modi che ritieni necessari
ho bisogno della tua guida
senza di te sono una merdaccia (piu' o meno)
http://www.lemonde.fr/societe/article/2 ... _3224.html
a quanto pare, il moralismo imperante funziona solo per le toccate di culo, vere o presunte
Ultima modifica di maxmagnus il sab 27 gen 2018, 14:11, modificato 1 volta in totale.
Re: Il fatto del giorno!
spirito, tu che sei del mestiere, mi sai indicare a che punto la libertà d'espressione - ma non solo, anche la privacy, ad esempio -ha smesso d'essere un principio cardine per passare in second'ordine rispetto ai "valori dello stato"?spiritolibero ha scritto: ven 26 gen 2018, 22:22 Puoi dire quello che vuoi, perché io sono tendenzialmente anarchico. Nella mia società utopica non esistono regole imposte esternamente perché ciascun soggetto sa esattamente che il suo benessere non può essere a costrizione di altri. Un po' come i diritti della solitudine (proprietà, possesso, etc.) e i diritti della socievolezza teorizzati da Carnellutti, laddove il mio "interesse" non può realizzarsi senza comprendere dentro di esso anche il soddisfacimento di quello altrui.
E quindi, per traslato, se ci devono essere regole minime, esse devono essere condivise.
Ma fino a quando non sarà così, ci vorrà qualcuno che tuteli i diritti che con le unghie e con i denti sono stati strappati alla classe dominante, oggi composta da banche, multinazionali e gruppi finanziari. In Occidente non estremo.
In altre parti del mondo, ci sono quelli che vengono uccisi o incarcerati solo per avere fatto il loro dovere. In Turchia solo per avere difeso in tribunale dei curdi, in Egitto per avere difeso le famiglie dei "desaparecido" del regime, in Siria solo perché erano ...avvocati, e non è stato Assad.
ne discutete di queste cose, fra voi?
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Re: Il fatto del giorno!
maxmagnus ha scritto: sab 27 gen 2018, 14:11spirito, tu che sei del mestiere, mi sai indicare a che punto la libertà d'espressione - ma non solo, anche la privacy, ad esempio -ha smesso d'essere un principio cardine per passare in second'ordine rispetto ai "valori dello stato"?spiritolibero ha scritto: ven 26 gen 2018, 22:22 Puoi dire quello che vuoi, perché io sono tendenzialmente anarchico. Nella mia società utopica non esistono regole imposte esternamente perché ciascun soggetto sa esattamente che il suo benessere non può essere a costrizione di altri. Un po' come i diritti della solitudine (proprietà, possesso, etc.) e i diritti della socievolezza teorizzati da Carnellutti, laddove il mio "interesse" non può realizzarsi senza comprendere dentro di esso anche il soddisfacimento di quello altrui.
E quindi, per traslato, se ci devono essere regole minime, esse devono essere condivise.
Ma fino a quando non sarà così, ci vorrà qualcuno che tuteli i diritti che con le unghie e con i denti sono stati strappati alla classe dominante, oggi composta da banche, multinazionali e gruppi finanziari. In Occidente non estremo.
In altre parti del mondo, ci sono quelli che vengono uccisi o incarcerati solo per avere fatto il loro dovere. In Turchia solo per avere difeso in tribunale dei curdi, in Egitto per avere difeso le famiglie dei "desaparecido" del regime, in Siria solo perché erano ...avvocati, e non è stato Assad.
ne discutete di queste cose, fra voi?
Ma non sono mai stati principi cardine, almeno qui in Italia. Il primo è di derivazione illuministica francese, mentre il secondo di derivazione anglosassone.
Qui da noi si è sempre teorizzato e discusso sulla preminenza dello "Stato" nei confronti dei "privati" e del modo di esercizio di tale potere. Senza andare troppo indietro nel tempo, limitiamoci a partire da Machiavelli in avanti.
Solo nell'ultimo mezzo secolo si è iniziato a conferire tutela piena ai diritti individuali dei singoli soggetti, dallo Stato (libertà negative) e nello Stato (libertà positive).
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Re: Il fatto del giorno!
spirito,
una domanda strana vista la vastità della materia e del periodo temporale di riferimento.
che ne pensi del diritto penale romano?
per carità, ne so poco, ma leggendo qua e là sono rimasto colpito da quella che m'è sembrata una molto scarsa propensione repressiva rispetto a quanto sono abituato nelle nostre civiltà democratiche buoniste.
mi pare d'aver letto che:
- non esisteva il carcere (se non quello preventivo in attesa di giudizio)
- la pena di morte era prevista raramente: attentato all'imperatore, rivolta grave di schiavi, parricidio
- l'omicidio spesso prevedeva solo la perdita della cittadinanza e l'esilio
- furti e rapine erano puniti con pene pecuniarie o periodi di schiavitù o frustate
una domanda strana vista la vastità della materia e del periodo temporale di riferimento.
che ne pensi del diritto penale romano?
per carità, ne so poco, ma leggendo qua e là sono rimasto colpito da quella che m'è sembrata una molto scarsa propensione repressiva rispetto a quanto sono abituato nelle nostre civiltà democratiche buoniste.
mi pare d'aver letto che:
- non esisteva il carcere (se non quello preventivo in attesa di giudizio)
- la pena di morte era prevista raramente: attentato all'imperatore, rivolta grave di schiavi, parricidio
- l'omicidio spesso prevedeva solo la perdita della cittadinanza e l'esilio
- furti e rapine erano puniti con pene pecuniarie o periodi di schiavitù o frustate
Re: Il fatto del giorno!
@spirito, non parlavo specificatamente dell'italia, che già é tanto se non usa la bibbia per giudicare la gente, ma dei paese motore in tema di libertà individuali occidentali. Negli stati uniti ad esempio, la libertà d'espressione, almeno a quanto ne so, era presa molto sul serio. non ho il polso della situazione, ma da quanto leggo non pare sia il caso oggi.
Per quanto riguarda la francia, la prima legge che passa dal reprime non gli atti discriminatori , ma le opinioni che vanno contro la storiografia ufficiale e, in pratica, il politicamente corretto, penso sia quella del 1990 (legge Gayssot, non a caso un comunista).
Da allora, la regressione é continua
Per quanto riguarda la francia, la prima legge che passa dal reprime non gli atti discriminatori , ma le opinioni che vanno contro la storiografia ufficiale e, in pratica, il politicamente corretto, penso sia quella del 1990 (legge Gayssot, non a caso un comunista).
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Re: Il fatto del giorno!
Uhm... no non è proprio così. Intanto diciamo che il diritto romano ha raggiunto i suoi massimi livelli del campo civilistico.lucaliffo ha scritto: sab 27 gen 2018, 14:40 spirito,
una domanda strana vista la vastità della materia e del periodo temporale di riferimento.
che ne pensi del diritto penale romano?
per carità, ne so poco, ma leggendo qua e là sono rimasto colpito da quella che m'è sembrata una molto scarsa propensione repressiva rispetto a quanto sono abituato nelle nostre civiltà democratiche buoniste.
mi pare d'aver letto che:
- non esisteva il carcere (se non quello preventivo in attesa di giudizio)
- la pena di morte era prevista raramente: attentato all'imperatore, rivolta grave di schiavi, parricidio
- l'omicidio spesso prevedeva solo la perdita della cittadinanza e l'esilio
- furti e rapine erano puniti con pene pecuniarie o periodi di schiavitù o frustate
In quello penale molto dipendeva dallo "status" del soggetto. Il trattamento sanzionatorio era differente a seconda di chi fosse il reo e chi la vittima, cioè la sua classe sociale. E si differenziava, a sua volta, se i soggetti fossero o non fossero cittadini romani.
Ovviamente se si trattava di un senatore, anche per reati gravi, poteva aversi l'esilio. Mentre per lo stesso crimine, un plebeo, poteva essere ridotto in schiavitù, dato alle bestie o addirittura crocifisso. Nel parricidio si comprendevano tutti gli omicidi di membri della comunità liberi (in origine le familiae erano tutte imparentate tra di loro). La pena era la morte, talvolta preceduta da un supplizio.
Per perdere la libertà "bastava" pure non essere in grado di pagare i propri debiti. A quel punto si finiva schiavi dei propri creditori.
È un diritto sostanzialmente "antico", perché parte dal presupposto che le pene debbano essere diverse a seconda di chi abbia commesso il crimine e di chi sia la vittima. Quindi è l'antitesi del principio di uguaglianza. In questo non si discosta molto da quanto veniva praticato nel resto del mondo dell'epoca.
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