negli ultimi sei mesi ho avuto un problema che mi stava facendo impazzire, una verruca sotto la pianta del piede che non riuscivo a risolvere, nonostante cure dal dermatologo
naturalmente lungi da me l'idea di non correre, ho sofferto per mesi come un cane non solo a correre, ma ogni volta che appoggiavo al piede.
Grazie a Dio, nelle ultime due settimane il problema sembra essere risolto e, potrete immaginare, correre adesso non solo è tornato ad essere un piacere, ma sento "tanta forza in più" da sprigionare ora che non ho il dolore.
Come se il tappo di champagne che mi tratteneva fosse esploso all'improvviso.
La domanda che sto per farvi e che mi costerà gran parte della già poca credibilità che avevo è... come possiamo simulare nella corsa, pricipalmente nella fase di preparazione, un "fattore frenante" che una volta eliminato possa portare ad esprimersi al meglio nella fase specifica ed agonistica, naturalmente non creando un deficit motorio o peggio ancora un rischio di infortunio nell'atleta?
Il primo pensiero è stato alle cavigliette (massimo da 250gr), però CHIUNQUE le bolla come altissimo fattore a rischio infortunio (anche se faccio fatica a pensare che se avessi 3kg in più di panza sarebbe meglio...)
Comunque, dopo le meritate offese, qualora vogliate darmi qualche consiglio ne sarei assai grato!
