In realtà avete mischiato un po' di cose.loris ha scritto: dom 19 feb 2017, 14:09
Quelle elencate da me come dagli altri sono solamente opinioni,giuste o sbagliate che siano, su come SECONDO NOI dovrebbe essere le cose.
Inoltre la discussione era rivolta soprattutto all'adozione da parte di coppie gay di bambini non loro consanguinei e sul l'utero in affitto.
Se per disgrazia un bambino perde i genitori dovrebbe essere la normalità che prima di affidarsi a dei perfetti sconosciuti si pensi ai parenti, eterosessuali o gay che siano.
E comunque questo bambino così sfortunato saprà sempre chi erano il suo babbo e la sua mamma anche se si ritroverà adottato da una coppia gay.
Con la pratica dell'utero in affitto al contrario i genitori risulteranno essere solo gli affidatari, la madre non sarà mai nota perché terminerà il suo "lavoro" e riceverà il suo compenso al momento del parto.
Quando questo bambino crescerà, con tutto l'amore e l'affetto che vuoi, arriverà a chiedersi chi sia sua madre. Cercherà risposte.
E come gli verrà spiegato che lui non ha diritto a una madre e un padre?
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Utero in affitto e adozione da parte di consanguinei sono due cose diverse. E in ogni caso la seconda non è affatto scontata come la stai dando tu. Io ricordo di polemiche furibonde per adozioni "intrafamifliari" ma con presenza di omosessuali adottanti.
Potete parlare di quello che volete, ma ricordate che dietro le "fredde norme" o, di converso, dietro le vostre "opinioni" ci sono delle persone e delle situazioni reali.
Ho avuto l'impressione che questa cosa fondamentale sia passata in secondo piano.
Mi dispiace se vi ho dato l'impressione di "maestrino", non era mia intenzione.
Solo che divento abbastanza rigido quando si parla di diritti. Perché so quello che c'è dietro e quanta lotta è necessaria per conquistarli.