disti ha scritto: gio 21 nov 2019, 13:05
Comunque i videogiochi sono come lo sport per certi aspetti, pochi possono arrivare a competere a certi livelli. Per dire i campioni degli e-sport guadagnano milioni. Puoi investirci milioni di ore ma se non hai talento non arriverai mai ad essere un campione proprio come lo sport. Purtroppo questa è la realtà...
Il campionato mondiale di League Of Legends è tra i più famosi del mondo e per il team vincente il premio è una coppa da 32 kg e 1 milione di dollari.
Il torneo di quest'anno è stato visto da più di 60 milioni di persone e parlano che verrà inserito nei Giochi Asiatici 2022 e nelle Olimpiadi del 2024.
Ecco, io ci ho provato a giocare. Sono bravino, ma per eccellere servono "solo" queste doti:
-conoscenza a menadito di TUTTI i 145 personaggi del gioco, per capire il moveset del personaggio che ci si para davanti per sfruttarne le debolezze
-collaborazione col proprio team
E se non c'è "feeling" puoi anche giocarci 24h al giorno, ma non vai oltre un tot. Un po come se mi mettessi a studiare storia per 24h al giorno non diventerei il nuovo Piero Angela.
Un po come gli scacchi. Ci gioco da parecchio, ci ho pure scritto un libro ma mi separano "solamente" 1600 punti elo per raggiungere il campione mondiale. Considerando che sono a 1350 circa e ci ho messo quasi un anno per migliorare di 100 punti, nonostante ci gioco frequentemente da un paio di anni ma sporadicamente da 15, capiamo che non diventerò mai campione mondiale. A meno che non abbandonassi rulli e lavoro per allenarmi con un gran maestro... ma al massimo arriverei a livello italiano, toh. 600 punti in meno dal campione del mondo.
E gli scacchi sono un gioco in cui non c'è un grande invecchiamento fisico, cioè fino ai 50 anni puoi ancora competere ad altissimi livelli, ma 50 anni non sono comunque sufficienti per trasformare una capra in campione.

Però se prendessimo un bambino di 2 anni e lo facessimo allenare per un anno con un gran maestro, se si appassiona, potrebbe diventare davvero forte sebbene non abbia la "genetica" dalla sua parte. Però sono appunto due condizioni da rispettare, una più impegnativa dell'altra.