Io trovo che un pensiero sia valido indipendentemente venga espresso da un giovane o da un vecchio. Certo, è vero che nella vita si cambia modo di pensare. Personalmente ho lavorato in grosse organizzazioni che si confrontano con istituzioni(non per tirarmela perchè conto una pippa) e più volte ho visto degli anziani capaci di provocare stravolgimenti o semplicemente di dire quelle verità che non si possono dire.salvassa ha scritto: mer 30 mag 2018, 9:09Sempre un vecchio con idee da vecchio rimane...Ericradis ha scritto: Vecchietto si ma lucido di cervello direi.
https://scenarieconomici.it/la-risposta ... lo-savona/
Pure mio padre è estremamente lucido, tre lauree etc etc. Ha pure 12 anni di meno. Non lo metterei nemmeno a fare l'usciere di un "governo del cambiamento" (sic.)
Vuoi cambiare e sono ESSENZIALI gli ottantaduenni... Auguri
A meno che, come sostengo, non sia tutto un gioco delle parti (Mattarella incluso)
I giovani manager o politici non osano perchè possono bruciarsi la carriera. O semplicemente vogliono continuare a fare parte del gruppo o cordata che conta. O sono in quella posizione perchè lo devono a qualcun’altro.
Il mese scorso ho assistito a una tavola rotonda su una riforma gestionale regionale. Presenti politici regionali e chi gestirà la riforma. Il pensiero comune tra i presenti era estremamente negativo, ma nessuno si sbilanciava e cercava di evidenziare degli improbabili risvolti positivi. Alla fine hanno chiesto il parere al più anziano, che andrà in pensione a fine hanno che disse” sarà che sono vecchio e l’arteriosclerosi mi rende disinibito ma mi viene da dire la stessa cosa che disse Fantozzi davanti alla corrazzata potemkin. È una cagata pazzesca!” Un momento di imbarazzo e poi un grande applauso. I rappresentanti regionali sbiancati...




