premetto che non rivedró sto film, anche per uno come me a cui piacciono le cose lunghe e lente questo é troppo stancante, inoltre avrebbe potuto essere fatto meglio esteticamente.
film e regista ultra osannati in occidente... e ostacolati in urss.
sulle prime non vedevo l´ora che finisse e mi ha dato un senso di ripulsa, ma poi, parlando con mio figlio che ha posto certe questioni, ci ho pensato su.
nietzsche detestava il mondo cupo e psicotico del romanzo russo e qui non siamo da meno.
solaris é un pianeta coperto da uno strano oceano che sembra stabilire un contatto psichico con le menti degli scienziati terrestri di una stazione orbitante. ad ogni scienziato si materializza un clone di qualcuno/qualcosa appartenuto al proprio passato, reale o desiderato.
il film é traboccante di numerosi piccoli dettagli simbolici, ad esempio l´insistenza sul dipinto "cacciatori nella neve" di bruegel il vecchio.
ho letto varie analisi, anche molto complesse come questa:
http://www.kasparhauser.net/periodici/1 ... laris.html
e aggiungo le mie originali, partendo col dire che di una vera opera d´arte non ne é totalmente cosciente manco l´autore, figuriamoci gli analizzatori. anche le analisi fanno parte dell´arte. se cosí non fosse non sarebbe vera arte. per cui non so se la mia analisi é "giusta".
voglio soprassedere su una possibile lettura psicoanalitica freudiana derivante dall´eliminazione delle donne (non assenza, eliminazione: madre morta, moglie morta).
mi soffermo invece su una lettura filosofica gnoseologica che é anche la piú usata dagli analizzatori, ma io ne stravolgo le conclusioni.
nel finale del film il protagonista torna alla casa del padre sulla terra ma... si scopre che é solo un´isola nell´oceano di solaris all´uopo creata, é un´illusione. in genere ció viene interpretato come una sfiducia nella ragione, nella conoscenza e nell´opera umana di fronte al "grande ineffabile".
e se cosí non fosse?
nel film non si ride mai tranne in una breve scena: appena prima del "ritorno sulla terra" il protagonista si produce per pochi secondi in un sorrisetto tra il sarcastico e il compiaciuto.
beh secondo me lui ha capito il meccanismo e ha voluto fregare il pianeta: "tu credi di poter controllarmi leggendo e riproducendo contenuti della mia mente? e io TI COSTRINGO a riprodurre ció che IO VOGLIO, tié!". insomma ha dato una SÓLA a SOLARIS, ahahah!
una vittoria dell´idealismo sul realismo, della volontá-libertá soggettiva sull´oggettivo.
e questo il materialismo sovietico non poteva sopportarlo.
ma nella realtá l´oggetto vince sul soggetto, solo che la consapevolezza di ció non puoi imporla, per questo il materialismo sovietico "perse". l´oggetto vince ma non lo si deve dire, l´uomo ha bisogno di credere nella "libertá".



