L'Appiedato ha scritto: mar 3 mag 2022, 12:46
lucaliffo ha scritto:ieri lucio ha fatto una mezza in 1h15.
dopo l´abbandono alla maratona 4 settimane fa, i fastidi allo stomaco sono durati 10gg e poi non ha trovato una forma ottimale.
Prendendo spunto da Lucio [che, correggimi se sbaglio, mi pare tu dicessi essere più interessato alla strada] per farti pubblicamente una domanda.
Secondo te, per un amatore, spaziare nel corso dell'anno, ovviamente con una logica, tra strada, pista, cross, distanze brevi e lunghe è controproducente? Nell'alto livello, lo vediamo, devi essere specializzato; la stessa cosa vale anche per gli amatori?
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piú il livello é alto e piú ci dovrebbe essere specializzazione. la quale peró non significa rinunciare a quasi tutto ma prevedere 1-2 distanze core e un paio ancillari, per esempio.
se le distanze ancillari come DISTANZA sono vicine (soft), in certi periodi dell´anno possono fungere da utile diversivo. se sono molto lontane (hard) ci puó essere invece un´azione di disturbo.
l´entitá di disturbo poi dipende da:
- quanto ti ci dedichi come allenamento
- quanto l´ancillare hard é vicina alla core in termini di TEMPO
questo vale per pista e strada.
prendiamo crippa. distanze core 5000 e 10000. se a inizio e fine stagione si fa un 3000 e una 21k é ok. invece un 1500 o una maratona sarebbe inutile o dannoso, ancora peggio se vicino temporalmente alle distanze core.
ma per amatori di livello basso/medio potremmo dire "ma chissenefrega, dividiamo l´anno in mega cicli e facciamo dai 1500 alla maratona".
sul cross il discorso é diverso. qui non é questione di distanza ma di meccanica differente e perdita di volumi per scaricarli.
per me i cross sono inutili, tecnicamente parlando. se non dannosi.