Allora abbiamo gusti culinari simili e siamo quasi conterranei.Ericradis ha scritto:Meglio spezzatino, osso buco e (te lo consiglio) il GANASSINO, ottimo con la polenta. Che dire poi di pizzoccheri e soprattutto casonsei fatti in casa(mia moglie è de bergum)
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Confermi dunque che da voi le alici sono così care perché ve le vendono sempre al prezzo di quelle già pulite.spiritolibero ha scritto:Zivago qui ti fanno pagare lo stesso le Alici, intere o sviscerate che siano.
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Ma il “busillisso” della discussione era più generale: sul complessivo costo della spesa alimentare. Non sono raffrontabili i prezzi per ogni singolo prodotto: dipendono dal luogo di produzione, dalla distribuzione, dalla domanda/offerta, etc. .lucaliffo ha scritto:vabbè, se andiamo sullo spezzatino io lo pago 3 euro al kg. io volevo comparare i prezzi delle STESSE merci.
Qui si ragionava piuttosto sul carovita: questo, credo, era il senso del tuo post sulla spesa che hai fatto. No?
Ma come hai visto anche sul quanto e come spendere i pareri sono diversi: ognuno ha una propria percezione del valore delle cose. Qual'è quella giusta? Chi ha veramente ragione o sbaglia? Dipende dal punto di vista... tutto è da relativizzare rispetto alla propria condizione, alla sua storia, alla sua cultura.
Tu, drastico lucaliffo, tagli troppo con l'accetta, sei perentorio nelle tue affermazioni, poco disposto alla reciproca comprensione (prendere e dare). Ti appassioni molto nelle discussioni, e questo è un bene (che brutta cosa l'ignavia!), ma pecchi di presunzione (assumi avere la verità in tasca). Essere critici, prendere posizione, selezionare, distinguere, non deve necessariamente sfociare nel pessimismo nichilista del “è tutto irrimediabile”, “è tutto preordinato”, “siamo tutti schiavi di un planetario malefico potere”.
I popoli contano, contano gli individui che hanno (consapevolmente o no) il libero arbitrio; da essi è fatta la storia che non è immutabile, che è un continuo divenire.
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Confermo! Io sul finire degli anni 70 ho avuto brutte esperienze con le “forze dell'ordine”. Era il tempo della famigerata “Legge Cossiga” che permetteva disinvolti fermi e arresti. Io, che ero un militante comunista (PCI), più volte fui arbitrariamente fermato: mai malmenato (ad altri capitò) ma spesso maltrattato. È accertato fattivamente e storicamente che nelle nostre polizie ci sono (non generalizzo) elementi fascistoidi : lo confermano anche fatti recentissimi. Senza contare che in Italia non abbiamo ancora una legge sul reato per tortura (sic!).lucaliffo ha scritto:bisogna vedere cosa si intende per dissenso.
durante gli "anni di piombo" l'italia fu condannata molte volte dalle organizzazioni per i diritti umani per le persecuzioni dei dissidenti. usando i "reati associativi" furono comminate pene bibliche a gente che non aveva mai torto un capello a nessuno. senza contare l'uso normale della tortura... ma ai TG passava tutti i giorni il "caso sakharov"
